ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04323

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 08/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 08/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/07/2020
Stato iter:
09/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 09/07/2020
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2020
Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 09/07/2020
Resoconto RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 09/07/2020

SVOLTO IL 09/07/2020

CONCLUSO IL 09/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04323
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Mercoledì 8 luglio 2020, seduta n. 368

   RIZZETTO e LUCASELLI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   sono circa 50.000 i lavoratori delle mense scolastiche fermi da febbraio 2020 in una situazione di grave difficoltà: solo alcuni hanno ricevuto l'anticipo del Fondo integrazione salariale dall'azienda e adesso, da giugno a settembre 2020, è scattata la «sospensione» estiva, senza diritto alla disoccupazione, né agli ammortizzatori sociali, né al riconoscimento dei contributi figurativi per la pensione;

   in particolare, «ci sono lavoratori che, ad oggi, hanno terminato la copertura dell'ammortizzatore sociale (Fis) con causale “emergenza Covid-19” e per i quali i sindacati stanno chiedendo alle imprese la collocazione in Fis ordinario, ricevendo positiva disponibilità solo da alcune. Molti lavoratori sono senza reddito da 3 mesi a causa dell'indisponibilità di numerose imprese a dare l'anticipo dell'assegno ordinario, del grave ritardo nella liquidazione dell'indennità da parte dell'Inps. Molti lavoratori, come ogni anno, vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell'anno scolastico, per riprendere con l'inizio del prossimo, rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa, dagli effetti della crisi in atto»;

   nell'incertezza attuale, peraltro, il servizio mensa rischia di continuare ad essere sospeso o, comunque, a subire pesanti limitazioni, a causa dell'inadeguatezza dei locali derivanti dalle misure di contenimento del contagio;

   altro grave problema è quello del part-time verticale che, ancora oggi, penalizza i lavoratori di categoria ai fini della contribuzione utile per la pensione di anzianità e/o di vecchiaia, malgrado la Corte di giustizia europea (sentenza del 10 giugno 2010) abbia confermato che la disciplina sul trattamento pensionistico per i lavoratori a tempo parziale di tipo verticale ciclico sia sfavorevole rispetto a quella concernente gli altri lavoratori;

   è necessario lavorare a soluzioni idonee a dare continuità occupazionale e reddituale a tutti i lavoratori che svolgono servizi in appalto per le varie istituzioni scolastiche; un aiuto concreto sia in termini di proroga degli ammortizzatori sociali, che di interventi complessivi per un settore che rischia il collasso –:

   se e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Governo per dare una risposta strutturale alle criticità sopraesposte del settore delle mense scolastiche, al fine di garantire la copertura straordinaria degli ammortizzatori sociali per tutti i lavoratori del settore che subiranno riduzioni di orario, non riprenderanno a lavorare o sono in attesa di ricollocazione e prevedere l'erogazione degli ammortizzatori sociali anche per i periodi di sospensione estiva.
(5-04323)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-04323

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sulla problematica occupazionale e reddituale relativa a tutti i lavoratori dipendenti delle ditte appaltatrici dei servizi di mensa nelle varie istituzioni scolastiche.
  Tali lavoratori, sono stati particolarmente colpiti dalla crisi collegata all'emergenza Covid in quanto, come noto, dal mese di febbraio 2020 le attività scolastiche in presenza sono state sospese e ci sono incertezze anche sulla completa riapertura a settembre.
  Al riguardo, voglio premettere che nella fase emergenziale che stiamo vivendo, la massima tutela a garanzia dei lavoratori, per scongiurare la ripresa del contagio, deve essere sicuramente coniugata con il rispetto dei diritti dei prestatori di lavoro.
  Mi preme dunque evidenziare che questo Governo e in particolare la Ministra Catalfo, ha particolarmente a cuore la situazione dei lavoratori impegnati nei servizi di mensa e ritiene che la situazione vada risolta attraverso una riforma complessiva e strutturale, già a partire dalla prossima legge di bilancio.
  Al riguardo io personalmente, insieme al collega Di Piazza, sono impegnata sulla questione che, attualmente riguarda circa 40 mila lavoratori addetti ai servizi mensa e ristorazione scolastica in appalto e che, purtroppo, va avanti ormai da troppi anni.
  Posso anche riferire che sulla questione è aperto anche un tavolo con le rappresentanze sindacali al fine di trovare soluzioni condivise per poter risolvere la situazione di questi lavoratori.
  Dunque, posso rassicurare gli odierni interroganti che, l'amministrazione che rappresento, farà di tutto per trovare una soluzione che consenta a questi lavoratori di superare non solo questo periodo emergenziale, attraverso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, ma anche di poter ottenere una regolamentazione del loro rapporto che conferisca al loro lavoro quella dignità che il nostro ordinamento garantisce a tutti i lavoratori.