Legislatura: 18Seduta di annuncio: 368 del 08/07/2020
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2020 SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2020 PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2020 SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 08/07/2020
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 08/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 09/07/2020 Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 09/07/2020 Resoconto PUGLISI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI) REPLICA 09/07/2020 Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 09/07/2020
SVOLTO IL 09/07/2020
CONCLUSO IL 09/07/2020
CARNEVALI, RIZZO NERVO, SIANI, PINI e SCHIRÒ. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
il reddito di cittadinanza (Rdc) introdotto dal decreto-legge n. 4 del 2019 è una misura di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto al lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all'esclusione sociale, nonché diretta a favorire il diritto all'informazione, all'istruzione, alla formazione e alla cultura attraverso politiche volte al sostegno economico e all'inserimento sociale dei soggetti a rischio di emarginazione nella società e nel mondo del lavoro;
per ricevere il Rdc è necessario rispettare alcune «condizionalità» che riguardano l'immediata disponibilità al lavoro, l'adesione ad un percorso personalizzato di accompagnamento all'inserimento lavorativo e all'inclusione sociale che può prevedere attività di servizio alla comunità, per la riqualificazione professionale o il completamento degli studi nonché altri impegni finalizzati all'inserimento nel mercato del lavoro e all'inclusione sociale. Al rispetto di queste condizioni sono tenuti i componenti del nucleo familiare maggiorenni, non occupati e che non frequentano un regolare corso di studi;
inoltre, i beneficiari Rdc, pena la perdita del sussidio, nell'ambito dei patti per il lavoro e/o per l'inclusione sociale, sono tenuti a svolgere progetti utili alla collettività (Puc) nel comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16;
secondo il database dell'Anpal, alla data del 1° aprile 2020, il numero complessivo dei beneficiari del reddito di cittadinanza presenti all'interno del database è pari a 991.565 mila individui e. sulla base di quanto previsto dalla regolamentazione, alcuni di questi sono esclusi o esonerati dall'essere soggetti al patto per il lavoro, presi in carico e inseriti in una politica o, infine, rinviati ai servizi competenti dei comuni per il contrasto alla povertà. In particolare, dei poco più 991 mila individui inseriti nel database dell'Anpal, 52.121 sono esonerati, 15.480 sono rinviati ai comuni, 104.835 hanno rifiutato, abbandonato o sono stati esclusi dal percorso e 819.129 sono beneficiari soggetti al Patto per il lavoro –:
quanti beneficiari, in relazione ai progetti utili alla collettività (Puc) abbiano svolto progetti di utilità sociale presso i rispettivi comuni nei vari ambiti culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo, tutela dei beni comuni, come esplicato dal decreto ministeriale 22 ottobre 2019. nonché quale siano i profili degli oltre 15 mila beneficiari rinviati ai comuni.
(5-04315)
Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sul numero di beneficiari del Reddito di Cittadinanza che abbiano svolto progetti di utilità sociale presso i comuni.
Preliminarmente, voglio specificare che il riferimento da parte degli interroganti alla Piattaforma ANPAL, in relazione ai dati relativi ai beneficiari del reddito di cittadinanza, non è corretto. I dati relativi ai beneficiari del Reddito di cittadinanza vengono forniti, infatti dall'INPS, per quanto attiene la percezione del beneficio, e dal Ministero del lavoro che gestisce la Piattaforma del Reddito di cittadinanza.
In relazione agli specifici quesiti, invece, si rappresenta che a seguito del decreto del 22 ottobre 2019, con il quale sono state definite le forme, le caratteristiche e le modalità di attuazione dei progetti utili alla collettività (PUC), con decreto ministeriale del 14 gennaio 2020 è stata approvata la determina INAIL che stabilisce i premi assicurativi unitari che saranno pagati dal Ministero per i partecipanti ai PUC mentre, il 22 febbraio, è stata messa a disposizione dei territori, una sezione della Piattaforma di gestione per i flussi informativi con l'INAIL.
Tuttavia, la definizione dei progetti da parte dei Comuni, ha subito una brusca interruzione a causa dell'emergenza COVID-19. Successivamente, sono state fornite ai territori indicazioni in merito alla sospensione delle misure di condizionalità per i beneficiari del reddito di cittadinanza, inclusi i PUC, ai sensi dell'articolo 40 del decreto-legge n. 18 del 17 marzo 2020. Tale sospensione è stata poi prorogata sulla scorta di quanto previsto dall'articolo 76 del decreto-legge n. 34 del 2020, che ha esteso da 2 a 4 mesi la sospensione degli obblighi connessi alla fruizione del Reddito di cittadinanza. L'attivazione dei Puc potrà riprendere dal 17 luglio 2020.
Durante la sospensione, si è comunque proceduto a garantire ai territori, iniziative formative per l'attivazione dei progetti, e insieme con ANCI, il Ministero ha preparato una raccolta di progetti che possono costituire degli spunti per la progettazione dei PUC.
Alla luce di quanto sopra illustrato, ad oggi non ci sono beneficiari del Reddito di cittadinanza formalmente impegnati in PUC.
Con riferimento ai profili dei circa 15 mila beneficiari del reddito di cittadinanza indirizzati in prima istanza ai Centri per l'Impiego e poi da questi reindirizzati ai Comuni in relazione alle particolari criticità riscontrate in ordine all'avvio di un percorso di inserimento al lavoro, si rappresenta che il reindirizzamento avviene attraverso la Piattaforma digitale. Al fine di assicurare omogeneità di trattamento, vengono definiti con accordo in Conferenza Unificata i principi e i criteri generali da adottare in sede di valutazione per l'identificazione delle condizioni di particolare criticità.
Posso riferire che nel periodo emergenziale, la Conferenza unificata di cui in discorso è stata annullata e pertanto il reindirizzamento non avviene ancora in Piattaforma e non sono disponibili i dati sul profilo dei beneficiari reindirizzati dai CpI ai servizi sociali dei Comuni.
Naturalmente il Ministero che rappresento è particolarmente sensibile alle questioni di cui parliamo e posso assicurare che la situazione verrà attentamente monitorata per fare in modo che i problemi emersi a causa del periodo emergenziale vengano rapidamente superati.