ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04279

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 364 del 01/07/2020
Firmatari
Primo firmatario: FRAILIS ANDREA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 01/07/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2020
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 01/07/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 01/07/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 01/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04279
presentato da
FRAILIS Andrea
testo di
Mercoledì 1 luglio 2020, seduta n. 364

   FRAILIS, GAVINO MANCA e MURA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la vecchia stazione di piazza Cesare Battisti, rappresenta la memoria storica del comune di San Gavino Monreale e si distingue nello scenario urbano come assoluta protagonista dell'immaginario collettivo e delle tradizioni locali. La comunità sangavinese, proprio in virtù della nascita di questa stazione, si è vista traghettare verso la modernizzazione e la crescita economica nel secolo scorso, divenendo uno dei centri nevralgici del Medio Campidano. Terzo scalo ferroviario della Sardegna anche in termini meramente quantitativi, da sempre ha concesso al paese di emergere come ideale trait d'union tra Cagliari e Oristano e ne ha decretato la transizione da realtà agropastorale a centro industrializzato, essendo fonte di benessere economico per tutto il territorio. Anche grazie a questa stazione, la nota Fonderia di San Gavino Monreale, avviata nel 1932 e ancora pienamente attiva, è diventata poi nella seconda metà del Novecento la più grande d'Europa;

   dal maggio 2014, inizio di attività dell'attuale giunta comunale, i locali siti nella piazza Cesare Battisti, di proprietà di Rfi (Rete ferroviaria italiana), e gli ambienti della palazzina di via San Marco, gestiti da Ferservizi, versavano in una condizione di forte degrado, abbandono e fatiscenza, soggetti ad azioni vandaliche. Oltre ai rapporti della polizia Municipale, anche vari sopralluoghi congiunti, realizzati dai dipendenti comunali e da tecnici di Rfi evidenziarono una diffusa decadenza e una situazione igienico-sanitaria critica. Mediante ordinanze sindacali, si resero indispensabili a più riprese interventi volti a ripristinare in emergenza la sicurezza, la fruibilità e il decoro delle aree adiacenti all'ex stazione;

   l'amministrazione, fin dal primo momento del suo mandato, aveva pensato a una riqualificazione della suddetta stazione con piani ambiziosi e a lungo termine, ma da subito era risultato agli stessi ben chiaro come negli anni precedenti non fosse rimasto alcun margine di dialogo con Rfi, i cui vertici contemplavano come unica soluzione la cessione tramite vendita al comune per una cifra molto alta, cosa che ovviamente andava al di là di ogni ragionevole disponibilità finanziaria;

   in data 19 luglio 2017, si riuscì ad ottenere un comodato d'uso gratuito per un periodo di 5 anni, con scadenza al 20 luglio 2022, comprendente l'intero tracciato della vecchia stazione, la piazza Cesare Battisti, la linea ferroviaria, buona parte delle palazzine di via San Marco e il campetto sportivo. Tutto questo con l'aspirazione, da un lato, di rendere la vecchia stazione sede di vitali iniziative di natura socio-culturale e turistica, dall'altro, di scongiurare l'ulteriore aggravarsi del decadimento in atto della struttura;

   successivamente con ulteriori trattative, in cui si sottolineò che gli spazi avrebbero soddisfatto interessi pubblici rivolti alla collettività e che alla promozione socio-culturale sarebbe stata affiancata anche l'attività istituzionale, in data 21 dicembre 2018 si ottenne l'estensione a ben 15 anni, fino al 20 luglio 2032, della scadenza del contratto di comodato d'uso, eventualmente prorogabili;

   oggi riuscire ad ottenere per l'amministrazione comunale il pieno possesso della vecchia stazione, mediante cessione da parte delle Ferrovie dello Stato italiane, non solo consentirebbe alla stessa di intervenire energicamente su tutti i livelli dello scenario locale, ma potrebbe rappresentare un importante atto di generosità, la stessa generosità che la collettività sangavinese dimostrò a suo tempo, allorquando rinunciò ai propri terreni proprio per consentire la costruzione della ferrovia –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, intenda tempestivamente assumere al fine di favorire un tavolo di confronto con l'amministrazione locale e valutare l'ipotesi di una possibile cessione.
(5-04279)