ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04217

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 360 del 23/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: GRIPPA CARMELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BARBUTO ELISABETTA MARIA MOVIMENTO 5 STELLE 23/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 23/06/2020
Stato iter:
22/07/2020
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/06/2020

RITIRATO IL 22/07/2020

CONCLUSO IL 22/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04217
presentato da
GRIPPA Carmela
testo di
Martedì 23 giugno 2020, seduta n. 360

   GRIPPA e BARBUTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   la normativa vigente sul cambio dei pneumatici prevede che «nel periodo dal 15 novembre al 15 aprile gli autoveicoli devono essere muniti di pneumatici invernali, ovvero devono avere a bordo mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia su neve e ghiaccio» come previsto dalla direttiva del 16 gennaio 2013 prot. n. RU/1580. Ad integrazione di questo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, riconoscendo l'eventuale congestionamento dei gommisti per effetto del cambio delle gomme e quanto segnalato da Aniasa e dalle associazioni di categoria, ha ritenuto opportuno consentire l'uso dei pneumatici invernali sino al 15 giugno 2020, anche con indice di velocità inferiore rispetto a quello indicato nella carta di circolazione (comunque non inferiore a Q), come indicato nella circolare prot. 1049 del 17 gennaio 2014;

   nel pieno dell'emergenza COVID-19 secondo le disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 marzo 2020 i gommisti hanno potuto esercitare l'attività di manutenzione, autoriparazione e vendita al dettaglio di parti e accessori per autoveicoli in quanto rientranti tra quelle ritenute essenziali;

   da articoli di stampa e da diverse segnalazioni si apprende che numerosi conducenti avrebbero iniziato a effettuare il cambio dei pneumatici. Tuttavia, nel pagare la prestazione, diversi di loro hanno riscontrato una nuova voce tra gli addebiti che sembrerebbe far riferimento ad una «obbligatoria» sanificazione dell'abitacolo con un costo che attribuito variabile dai 30 ai 50 euro. La pratica di gonfiare i costi di un'attività di manutenzione dell'auto non riguarderebbe solo il cambio dei pneumatici, ma sarebbe purtroppo estesa anche ad altre attività quali riparazioni di parti meccaniche e o elettroniche, come alle concessionarie. Insomma, in fattura sarebbe presente un costo aggiuntivo sommato alle altre voci che descrivono l'intervento effettuato;

   non sono mai stati varati decreti che dispongono l'obbligo di sanificare l'auto di un cliente a pagamento. Gli unici obblighi per le aziende e gli esercizi commerciali sono quelli che impongono di adottare tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori e dei clienti dal rischio del contagio. Ne consegue che i conducenti abbiano il diritto di chiedere il lavoro senza sanificazione;

   a parere degli interroganti la pratica sarebbe scorretta e illegittima, ancorché subita purtroppo da molti automobilisti in Italia;

   in un articolo pubblicato proprio sulla questione in data 20 aprile 2020 sul sito web «iduepunti.it» si legge: «(...) Nel chiedere spiegazioni mi è stato risposto che a fronte della situazione attuale è una pratica di tutela per i dipendenti e per il cliente. Ancora più assurdo, l'operazione si sarebbe svolta solo all'ingresso dell'auto in officina ma non in uscita, dopo il maneggiamento da parte degli operai. Ovviamente ho disdetto l'appuntamento ed appena possibile andrò a ritirare le gomme, per poi dirottare su altra officina. Ho chiamato la ASL per avere informazioni in merito e l'ufficio addetto all'igiene sui luoghi di lavoro oltre a ritenere assurda la condotta dell'officina, poiché in nessun dpcm è menzionato tale obbligo, ha precisato poi che per effettuare operazioni di sanificazione bisogna avere certe competenze senza improvvisazioni e che purtroppo loro davanti a tali situazioni non sarebbero potuti intervenire, invitandomi a rivolgermi all'autorità giudiziaria» –:

   se il Ministro interrogato sia informato su quanto esposto in premessa, se i fatti risultino veritieri e di quali ulteriori elementi conoscitivi disponga in merito;

   quali iniziative intenda adottare, per quanto di competenza, al fine di accertare eventuali pratiche di «imposizione» del trattamento di sanificazione oneroso dell'abitacolo e se non ritenga opportuno coinvolgere le associazioni di categoria per promuovere una maggiore trasparenza nella prestazione dei servizi erogati ai clienti.
(5-04217)