ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04181

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 358 del 17/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LORENZIN BEATRICE PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
INCERTI ANTONELLA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
BRUNO BOSSIO VINCENZA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
GRIBAUDO CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
SERRACCHIANI DEBORA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
PEZZOPANE STEFANIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
BOLDRINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
DI GIORGI ROSA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
CANTONE CARLA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
CAMPANA MICAELA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
CANTINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
CIAMPI LUCIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
MURA ROMINA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
NARDI MARTINA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
PICCOLI NARDELLI FLAVIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
PRESTIPINO PATRIZIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020
VERINI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 17/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 17/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04181
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Mercoledì 17 giugno 2020, seduta n. 358

   CARNEVALI, LORENZIN, CENNI, INCERTI, BRUNO BOSSIO, GRIBAUDO, ROTTA, SERRACCHIANI, PEZZOPANE, BOLDRINI, DI GIORGI, BRAGA, MADIA, CARLA CANTONE, BONOMO, POLLASTRINI, BERLINGHIERI, CAMPANA, CANTINI, CIAMPI, LA MARCA, MURA, NARDI, PICCOLI NARDELLI, PINI, PRESTIPINO, QUARTAPELLE PROCOPIO, SCHIRÒ e VERINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   la regione Umbria a guida leghista e presieduta da Donatella Tesei, con la nuova delibera per la gestione della Fase 3 dell'emergenza Covid-19, a parere degli interroganti, cancella con un colpo di spugna la parte della deliberazione della giunta regionale n. 1417 del 4 dicembre 2018 sulla somministrazione della RU486 in day hospital asserendo che «Le indicazioni ministeriali del 24 giugno 2010 “Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza” e i pareri del Consiglio superiore di sanità del 18 marzo 2004, del 20 dicembre 2005 e del 18 marzo 2010 ribadiscono la necessità di “regime di ricovero ordinario”»;

   quindi, tra le molteplici conseguenze dell'epidemia di Covid-19, in Umbria, le donne che decidono di interrompere la gravidanza in modo farmacologico saranno costrette, da ora in poi, al ricovero ordinario e non più in day hospital con tutto ciò che comporta in un periodo di pandemia;

   tale decisione mette, ancora una volta, in discussione il diritto della donna di poter interrompere la gravidanza complicando in maniera strumentale l'accesso all'interruzione di gravidanza farmacologica, rendendo più difficile la vita delle donne, la loro libertà e, la loro autodeterminazione;

   la decisione della giunta regionale di obbligare la ospedalizzazione per almeno tre giorni, rendendo volutamente ad ostacoli il percorso per ottenere l'opzione farmacologica, aumenta non solo le spese del sistema sanitario regionale ma anche, in epoca Covid, la difficoltà di reperire posti letto con la conseguenza di allungare la lista di attesa rendendo concreta la possibilità di andare oltre il tempo consentito per praticare l'interruzione di gravidanza farmacologica;

   la stessa Società italiana ginecologi ed ostetrici (Sigo) ha espresso, nell'aprile 2020, il suo parere favorevole ad una maggiore diffusione dell'aborto farmacologico, a tutela della salute e dei diritti delle donne, che rischiano di essere negati non solo a causa dell'emergenza sanitaria in corso ma anche, ora, dall'atto compiuto della giunta umbra;

   la legge n. 194 del 1978 consente ad ogni donna la possibilità di richiedere l'interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, familiari, sociali, economici e, la pillola RU486, assunta nei primi mesi di gravidanza consente l'aborto con metodo farmacologico in alternativa all'interruzione di gravidanza praticata chirurgicamente;

   inoltre, nell'attuale crisi sanitaria da Covid-19, dove la revisione di ogni prassi ospedaliera e la riconversione di alcuni reparti per far fronte all'emergenza ha causato gravi problemi nell'esercizio del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza, si rischia che tale interruzione non può essere svolta in sicurezza o non rispettando i tempi previsti dalla legge n. 194 del 1978, ledendo così il diritto delle donne ad interrompere volontariamente la propria gravidanza, poiché le Ivg, a differenza di altre procedure mediche-chirurgiche, non possono essere rimandate –:

   se il Ministro interrogato non ritenga doveroso ed urgente adottare le iniziative di competenza non solo in relazione alla delibera della regione Umbria che nega, di fatto, il diritto di poter interrompere farmacologicamente la gravidanza, specialmente in un contesto pandemico come quello attuale in cui le strutture ospedaliere sono concentrate nella cura dei casi positivi da Covid-19, ma anche per modificare le linee guida affinché sia garantita la somministrazione della pillola RU486 in regime di day hospital riducendo al minimo le ospedalizzazioni.
(5-04181)