Legislatura: 18Seduta di annuncio: 358 del 17/06/2020
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO 16/06/2020 ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 16/06/2020
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 16/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 17/06/2020 Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO RISPOSTA GOVERNO 17/06/2020 Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE) REPLICA 17/06/2020 Resoconto ROTTA ALESSIA PARTITO DEMOCRATICO
DISCUSSIONE IL 17/06/2020
SVOLTO IL 17/06/2020
CONCLUSO IL 17/06/2020
CARNEVALI, ROTTA e ZARDINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
a distanza di dieci mesi dalla neonata deceduta al Gaslini di Genova dopo un devastante calvario causato da una grave forma di encefalite con danni irreversibili al cervello come conseguenza del batterio Citrobacter, contratto nel reparto di ostetricia dell'Ospedale della donna e del bambino, a Borgo Trento dove la madre aveva partorito, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, Cobello, ha annunciato di avere deciso il trasferimento di quasi tutto il personale, ad eccezione dei dirigenti medici, e la chiusura a tempo indeterminato del punto nascita nonché il trasferimento della terapia intensiva neonatale e della terapia intensiva pediatrica in altri reparti per una sanificazione totale degli ambienti;
nonostante l'ospedale in questione sia stato inaugurato solo tre anni fa da ora in avanti, i parti avverranno negli ospedali di Negrar, Villafranca Veronese e San Bonifacio;
si tratta di un provvedimento «draconiano» ha spiegato il direttore generale dell'azienda ospedaliera di Verona, una decisione unica in Italia per una vicenda dai risvolti drammatici, anche perché viene chiuso a tempo indeterminato il punto nascita più grande del Veneto con circa 3.400 parti l'anno (una media di dieci parti al giorno) che da qualche anno aveva accentrato a Verona tutte le nascite;
il direttore generale ha aggiunto: «Ufficialmente, il trend dei casi era in calo, ma si sono verificati dodici casi in contemporanea, dei quali uno ha sviluppato un'infezione. Visto che il problema continua a ripresentarsi nonostante i reiterati tentativi di debellarlo, abbiamo deciso di provare il tutto per tutto»;
da un paio d'anni, infatti, ricorre nelle analisi dei neonati la presenza del Citrobacter, a fasi alterne, un batterio solitamente innocuo ma che, in determinate circostante e su soggetti più esposti, può causare infezioni anche gravi, quali encefaliti e meningiti;
per garantire un maggiore controllo sulle procedure, le autorità sanitarie veronesi hanno nominato una commissione di esterni composta dal pediatra Bellettato, dal microbiologo Scarparo e da Elena Narne, dell'azienda Zero della regione Veneto –:
se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali iniziative, per quanto di competenza e in raccordo con la regione, intenda adottare al fine di ripristinare la sicurezza e la salute pubblica del punto nascita dell'ospedale veronese e degli altri punti nascita dove le partorienti sono state dirottate, anche eventualmente predisponendo verifiche nei reparti di ostetricia, di terapia intensiva neonatale e di terapia intensiva pediatrica dell'Ospedale della donna e del bambino.
(5-04175)
(Presentata il 16 giugno 2020)