ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04171

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 357 del 15/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: MIGLIORE GENNARO
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 15/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENDINELLI DAVIDE ITALIA VIVA 15/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 15/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 15/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04171
presentato da
MIGLIORE Gennaro
testo di
Lunedì 15 giugno 2020, seduta n. 357

   MIGLIORE e BENDINELLI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi i gruppi di maggioranza di destra del comune di Predappio, a guida del sindaco Canali, hanno stabilito di abolire il carattere permanente delle Commissioni consiliari dal regolamento del consiglio comunale. Un atto molto grave, adottato, ad avviso dell'interrogante, per annientare la partecipazione democratica e umiliare il ruolo della minoranza e la possibilità di controllo degli atti a cui è chiamata nell'interesse di tutti i cittadini;

   la questione è stata segnalata al Ministro dell'interno e al prefetto dall'opposizione;

   l'eliminazione del carattere permanente delle commissioni consiliari rischia di annullare l'unico luogo vero di approfondimento, ma anche di dialogo e democrazia necessario alla preparazione del consiglio comunale. Nelle commissioni consiliari, infatti, i tecnici comunali, assessori e consiglieri di maggioranza illustrano le pratiche che hanno istruito ed è momento fondamentale anche per i consiglieri di minoranza, che hanno modo di conoscere ciò che si tratterà in consiglio e di chiedere informazioni e approfondimenti in merito;

   la decisione di abolire le commissioni consiliari risulta all'interrogante illegittima, in quanto la modifica del carattere permanente delle stesse si pone in evidente contrasto con lo stesso statuto comunale, fonte primaria e sovraordinata, che stabilisce le norme fondamentali di organizzazione dell'ente, anche a garanzia delle minoranze, recita il Testo unico, e che prevede che il consiglio si avvalga appunto di «commissioni permanenti» per settori organici con «funzioni preparatorie e referenti per gli atti di competenza consiliare»;

   il testo unico sugli enti locali – nel disciplinare il consiglio comunale, all'articolo 38 – infatti, rimette allo statuto approvato con maggioranze particolari la scelta della istituzione delle commissioni. La maggioranza del comune di Predappio, invece, con un'interpretazione forzata di una diversa disposizione del Testo unico non certamente riferibile alle commissioni consiliari, senza nulla aver concordato e in contrasto con lo stesso statuto comunale, ha deciso che d'ora in avanti per le commissioni consiliari si deciderà ogni anno a maggioranza semplice, se mantenerle o meno;

   lo statuto comunale, che venne approvato all'unanimità, ha, come detto, fatto la scelta delle commissioni permanenti ed appare quindi illegittimo pensare oggi di abolire le stesse sulla base di una semplice modifica del regolamento consiliare. Non è un caso che di fronte a tale irragionevole scelta si sia spaccata anche la stessa maggioranza, con l'astensione al voto del consigliere Pestelli –:

   se non ritenga di adottare iniziative di competenza, in particolare di carattere normativo, al fine di evitare scelte che appaiono in contrasto con il testo unico sugli enti locali, a parere dell'interrogante evidentemente lesive dagli stessi principi di partecipazione democratica all'interno del consiglio comunale.
(5-04171)