ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04166

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 356 del 12/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 12/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 12/06/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 12/06/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 12/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04166
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Venerdì 12 giugno 2020, seduta n. 356

   GEMMATO, GALANTINO, LUCASELLI e MANTOVANI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si evince da fonti di stampa e dalle note congiunta dei sindacati Siup, Sap, Siap e Fsp inviate, tra gli altri, al Ministro dell'interno, al Capo della polizia, al prefetto e al questore di Taranto, apparirebbero evidenti alcune gravi criticità in ordine all'attuale stato dell'hotspot di Taranto, struttura che in questo periodo è coinvolta anche in operazioni di contenimento dell'epidemia determinata dalla diffusione del virus SARS-COV-2, all'indomani del trasferimento al suo interno di 120 tunisini clandestini sbarcati in Sicilia;

   intanto, si osserva che la struttura pugliese è originariamente deputata all'accoglienza degli immigrati per un tempo limite di 72 ore finalizzata a svolgere procedure operative standard (Sop) che consentono una rapida identificazione dei soggetti ospiti, con relativa registrazione, fotosegnalamento e raccolta delle impronte digitali. Attualmente, invece, pare che, a seguito di disposizioni del Ministero dell'interno, l'hotspot risulterebbe anche utilizzato per ospitare gli immigrati per un tempo più lungo ovvero per i 14 giorni necessari a concludere il periodo di isolamento per la quarantena obbligatoria;

   le criticità rilevate dai sindacati nel corso di alcuni recenti sopralluoghi sembrerebbero essere afferenti a problematiche diverse;

   al riguardo, infatti, e con riferimento a problematiche di tipo strutturale, i sindacati evidenziano che l'hotspot di Taranto, composto da moduli prefabbricati e tensostrutture, non apparirebbe idoneo ad accogliere gli immigrati per un tempo così lungo, poiché non sembra essere dotato di tutti i servizi essenziali a garantirne l'adeguata ospitalità. Il perimetro della struttura, inoltre, è protetto da una recinzione troppo bassa e facilmente valicabile e ciò non escluderebbe fughe dei soggetti ospitati e obbligati alla quarantena;

   con riferimento, invece, alle problematiche rilevate in ordine alla sorveglianza epidemiologica e alla rilevazione di eventuali soggetti positivi al SARS-COV-2, i sindacati osservano che sarebbero quantomeno dubbie almeno le condizioni sanitarie degli immigrati giunti di recente nell'hotspot poiché pare che sul luogo dello sbarco in Sicilia, nell'ambito delle operazioni di screening sanitario a loro riservato, non sarebbero stati effettuati i tamponi per escludere o confermare la presenza di eventuali soggetti affetti da COVID-19;

   appare evidente, dunque, che le evidenziate problematiche di tipo strutturale unite a quelle di tipo sanitario legate alla rilevazione di eventuali soggetti COVID-19 positivi e alla loro lunga permanenza nell'hotspot di Taranto, potrebbero essere determinanti nel non garantire le necessarie condizioni di sicurezza e di tutela della salute delle forze di polizia attualmente impiegate nella struttura pugliese;

   pare che, per garantire la salute di tutti gli ospiti della struttura e del personale delle forze di polizia impiegato, i sindacati abbiano chiesto al prefetto di Taranto l'intervento del dipartimento della salute e di prevenzione dell'Asl di Taranto ed un presidio medico permanente al suo interno –:

   se i fatti esposti in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo:

    a) se le attuali e citate condizioni dell'hotspot di Taranto e le relative problematiche evidenziate siano tali da garantire il rispetto delle disposizioni vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro di cui al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81;

    b) se non intenda porre in essere iniziative di competenza volte a garantire maggiormente la tutela della salute per gli operatori delle forze di polizia impiegati nell'hotspot di Taranto e degli immigrati ospitati, in particolar modo favorendo le condizioni per ospitare un presidio medico permanente al suo interno che possa provvedere ad operazioni di sorveglianza epidemiologica e al contenimento della diffusione del virus SARS-COV-2.
(5-04166)