ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04117

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 353 del 09/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: FORNARO FEDERICO
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 09/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 09/06/2020
Stato iter:
10/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2020
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2020
Resoconto L'ABBATE GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI, FORESTALI)
 
REPLICA 10/06/2020
Resoconto FORNARO FEDERICO LIBERI E UGUALI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2020

SVOLTO IL 10/06/2020

CONCLUSO IL 10/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04117
presentato da
FORNARO Federico
testo di
Martedì 9 giugno 2020, seduta n. 353

   FORNARO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   tra i settori duramente colpiti dall'emergenza epidemiologica causata dal COVID-19 c'è quello della microfiliera lattiero casearia dop del Piemonte. Si tratta di Castelmagno, Robiola di Roccaverano, Murazzano, Ossolano e Toma Piemontese, una filiera di qualità che lavora anche a presidio del territorio in condizioni già normalmente difficili, che ora sono diventate emergenziali;

   negozi specializzati, ristoranti, osterie, mercatini tradizionali, sbocchi delle produzioni casearie d'eccellenza, sono stati chiusi per più di 70 giorni e la filiera è andata in crisi. Le ripercussioni economiche sulle aziende agricole, piccole imprese e cooperative di un comparto che solitamente fattura oltre 2 milioni di euro, rappresentando il vero sbocco economico per tante famiglie, sono pesantissime;

   questi prodotti sono fuori dai canali della grande distribuzione. Senza i turisti e con il canale «Horeca» fuori gioco per più di due mesi, le aziende di settore hanno avuto difficoltà a vendere il prodotto, che ancora oggi giace perlopiù invenduto nei caseifici;

   questo insieme di cose ha costretto, a seconda delle produzioni, a buttare via il latte o a svenderlo, a interrompere la produzione, a eliminare formaggi non stagionabili, ad avere eccedenze in magazzino che probabilmente non verranno smaltite;

   si tratta di un comparto che, stante le caratteristiche della filiera, non ha potuto fermarsi, ma ha dovuto continuare a lavorare, sostenendo ingenti costi senza incassare per mesi. Per fare solo un esempio, in primavera si producono 60 mila delle 420 mila forme annuali di robiola di Roccaverano: quest'anno ne sono state vendute solo 10 mila;

   è indispensabile attivare una strategia per scongiurare la distruzione di prodotti di qualità che caratterizzano la produzione italiana e assicurare la continuità stessa delle aziende –:

   quali iniziative intenda mettere in atto per salvaguardare una microfiliera che, senza aiuti concreti, rischia di scomparire.
(5-04117)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XIII (Agricoltura)
5-04117

  Il settore delle eccellenze agroalimentari nazionali, comprensivo quindi anche della microfiliera lattiero casearia DOP piemontese, costituisce – come comprensibile – una tematica di prioritaria attenzione di questo Ministero, trattandosi di una filiera produttiva di qualità che è intimamente collegata alle specificità etnogastronomiche, storiche, di tradizione del territorio di produzione e ai relativi comprensibili indotti.
  Nel settore lattiero-caseario gli interventi che sono stati previsti a sostegno del mercato sono stati necessariamente di carattere generale e, comunque, hanno riguardato anche le produzioni realizzate nell'ambito di «microfiliere», quali quella in argomento.
  Tra queste, questo Ministero, attraverso le circolari n. 2224 del 5/5/2020, n. 2569 del 26/5/2020 e n. 2600 del 28/5/2020, ha recepito la normativa comunitaria in materia di concessione di un aiuto per rammasso privato di formaggi, di burro e di latte scremato in polvere.
  Inoltre, il regolamento UE 2020/599 ha autorizzato gli accordi e le decisioni tra le parti al fine di pianificare la produzione del latte.
  Tuttavia, posto che gli interventi attivati a livello comunitario non possono essere sufficienti a risolvere i problemi evidenziati – peraltro riscontrabili in molte altre realtà territoriali, la cui economia agricola è strettamente connessa a microfiliere locali – per questo motivo, con il decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, (DL Rilancio) sono stati previsti ulteriori fondi da destinare a misure di sostegno delle filiere agricole in difficoltà.
  È quindi nostro intendimento, in tale ambito, dedicare ulteriore spazio alla filiera lattiero-casearia e ribadire il nostro impegno per salvaguardare e agevolare tale settore produttivo.