ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04097

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 353 del 09/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: PLANGGER ALBRECHT
Gruppo: MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE
Data firma: 09/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/06/2020
PEDRAZZINI CLAUDIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/06/2020
BENIGNI STEFANO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/06/2020
SILLI GIORGIO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/06/2020
SORTE ALESSANDRO MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO 09/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 09/06/2020
Stato iter:
10/06/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 10/06/2020
Resoconto GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 10/06/2020
Resoconto MARGIOTTA SALVATORE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INFRASTRUTTURE E TRASPORTI)
 
REPLICA 10/06/2020
Resoconto GAGLIARDI MANUELA MISTO-NOI CON L'ITALIA-USEI-CAMBIAMO!-ALLEANZA DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 10/06/2020

SVOLTO IL 10/06/2020

CONCLUSO IL 10/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04097
presentato da
PLANGGER Albrecht
testo di
Martedì 9 giugno 2020, seduta n. 353

   PLANGGER, GAGLIARDI, PEDRAZZINI, BENIGNI, SILLI e SORTE. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:

   le opere infrastrutturali nel nostro Paese sono ferme; nonostante le promesse e proclami, il Governo non ha ancora sbloccato nessun cantiere né per realizzare nuove opere né per manutenzioni straordinarie;

   le 77 «opere prioritarie» che l'ex Ministro Toninelli aveva indicato all'ex Ministro dell'economia e delle finanze, Giovanni Tria, poco prima che cadesse il Governo, sono nello stesso stato di stallo dello scorso anno. Il valore di questi cantieri è di circa 38 miliardi;

   ci sono poi molte altre opere infrastrutturali, circa 700, già finanziate e altrettanto bloccate come quelle prioritarie, che hanno un valore più o meno di 30 miliardi;

   nei giorni scorsi il Ministro interrogato ha annunciato la riforma del codice degli appalti con la finalità di far ripartire queste opere;

   l'apertura dei cantieri, ora più che mai, con la grave crisi economica che sta attraversando il nostro Paese, a seguito dell'emergenza sanitaria del COVID-19, consentirebbe a un settore strategico della nostra economia nazionale di tornare a essere operativo, con evidenti benefici anche in termini di ricaduta occupazionale;

   nelle scorse ore il sottosegretario Cancelleri ha annunciato la revoca delle concessioni auto stradali, mentre il Ministro non ha ancora reso pubblico il dossier su cui sta lavorando ormai da mesi;

   una delle opere strategiche per la Liguria è la realizzazione del progetto della Gronda di Genova che attende di essere autorizzata in via definitiva dal settembre 2017: da quando, con decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'opera veniva dichiarata di pubblica utilità;

   la realizzazione della Gronda rientra nella concessione ad Autostrade per l'Italia che calcola l'eventuale prezzo dello scioglimento contrattuale in almeno un miliardo di euro. Paradossalmente, la revoca al concessionario potrebbe far ripartire da zero l'intero progetto, nell'ipotesi migliore ritardare di almeno altri 10 anni un'infrastruttura strategica per Nord-ovest del Paese e per Genova colpita dopo il crollo del Ponte Morandi;

   il «congelamento» del progetto preoccupa i cittadini, il mondo produttivo e gli amministratori pubblici, in primis il presidente della regione Liguria. Un progetto cantierabile, che gli italiani stanno già pagando: molte persone ed aziende sono state espropriate perché il cantiere sarebbe già dovuto partire. I costi sostenuti da parte di Autostrade per l'Italia ammontano a circa 1,030 miliardi di euro –:

   quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare, in un momento così delicato per la vita del Paese, per avviare con immediatezza la realizzazione delle infrastrutture bloccate e in particolare la Gronda di Genova.
(5-04097)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 10 giugno 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-04097

  Il progetto per la realizzazione della Gronda di Genova è stato sottoposto dal precedente Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ad una analisi costi benefici dell'opera nel suo complesso.
  Successivamente sono stati richiesti ed effettuati approfondimenti specifici, per cui l'analisi non ha riguardato solo il progetto originario, ma anche le soluzioni alternative finalizzate al potenziamento del nodo stradale di Genova.
  Le risultanze documentali della predetta attività sono state pubblicate sul sito istituzionale del Ministero nel mese di agosto 2019 e sono liberamente consultabili.
  Nei giorni immediatamente successivi all'insediamento del Governo, il Ministro De Micheli ha incontrato sia il sindaco di Genova che il presidente della Regione Liguria per costituire un tavolo di lavoro con gli enti locali, per l'ascolto di tutti gli interessati, per raccogliere suggerimenti utili a migliorare il progetto e le ulteriori opere collegate, nonché per consentire una compiuta verifica e valutazione dell'opera da parte di tutte le forze politiche.
  Serve, infatti, un modo diverso di pensare alle infrastrutture, alle opere utili in tempi ragionevoli realizzate all'esito di percorsi il più possibile condivisi in tempi serrati.
  Quanto alle interrelazioni, tra l'opera in questione e il procedimento di contestazione avviato nei confronti del concessionario a seguito del crollo del Ponte Morandi, qualunque sarà la decisione assunta dal Governo in relazione a detto procedimento non è intenzione del Ministero determinare conseguenze negative in termini temporali e realizzativi non compatibili con le aspettative del territorio, che ha sicuramente bisogno di supporto infrastrutturale per rilanciare il proprio sistema produttivo e quello portuale, in particolare secondo modalità eco-sostenibili.