ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04086

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 04/06/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LORENZONI GABRIELE MOVIMENTO 5 STELLE 04/06/2020
BELLA MARCO MOVIMENTO 5 STELLE 04/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04086
presentato da
DAGA Federica
testo di
Giovedì 4 giugno 2020, seduta n. 351

   DAGA, GABRIELE LORENZONI e BELLA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   in data 31 luglio 2019, il Consiglio dei ministri ha autorizzato l'impianto pilota geotermico nel comune di Castel Giorgio (Terni) per la produzione di 5 megawatt alla società ITW LKW Geotermia Italia Spa;

   sulla realizzazione dell'impianto geotermico al momento risultano pendenti quattro ricorsi al Tar;

   è dei giorni scorsi la notizia (http://www.tusciaweb.eu) della richiesta di ventinove sindaci dei comuni delle province di Viterbo e Terni, rivolta al Governo e ai Ministri interessati, di rivedere la Valutazione di impatto ambientale (Via) del progetto per la realizzazione della centrale geotermica prevista nel territorio di Castel Giorgio;

   dalla lettera dei sindaci si evince «che una vasta letteratura ha evidenziato i rischi associati ad attività di esplorazione, trivellazione, estrazione e reiniezione di fluidi in sistemi idrotermali, che presentano analogie con le criticità del territorio in oggetto. I recenti casi di sismicità indotta o innescata, registrati a livello mondiale, a seguito delle attività sopra elencate, hanno ulteriormente confermato le evidenze messe in luce dalla suddetta letteratura»;

   il timore è che la realizzazione degli impianti geotermici possa mettere a rischio l'incolumità dei cittadini e i loro beni materiali a causa di eventuali eventi sismici indotti di tipo transregionale con magnitudo rilevante e potenzialmente distruttiva che «[...] incomberebbe sul distretto vulcanico Vulsino in conseguenza di attività di ricerca e sfruttamento della risorsa geotermica»;

   per via della natura degli impianti di geotermia binari, l'impianto di Castel Giorgio produrrebbe microsismi indotti che potrebbero aggravare la storia sismica dell'area geografica;

   sindaci e popolazione locale sono in allerta a causa di uno sciame sismico, avvertito nella zona interessata nelle scorse settimane che ha contato almeno ottanta scosse di cui trenta nella giornata del 16 maggio 2020;

   il professor Carlo Doglioni, presidente dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha dichiarato (http://www.tusciaweb.eu) che: «L'alta Tuscia è un'area sismica, ma di media pericolosità. L'apprensione, quindi, deve comunque esserci. [...] Al contempo non posso dire che non ci sia alcun pericolo. Una scossa di magnitudo 5,5 o 6, con un'edilizia non antisismica, in base alla sua amplificazione e ad altri fattori, potrebbe comunque fare grossi danni»;

   il sismologo Alessandro Amato dell'Ingv ha dichiarato (https://www.larotta.it) che: «Pur non avendo avuto storicamente terremoti di magnitudo molto elevata, eventi sismici di magnitudo superiore a 4 in questa zona potrebbero causare dei danni a causa della superficialità degli ipocentri e della vetustà del patrimonio edilizio»;

   già in data 30 maggio 2016, un terremoto di magnitudo 4.1 nell'area di Castel Giorgio-Acquapendente, a cui seguirono nei giorni successivi oltre 70 scosse di varia intensità, provocò danni ad immobili e famiglie sfollate. Si ricorda che il 6 dicembre 1957 un terremoto di magnitudo 4,9 rase al suolo circa l'80 per cento delle abitazioni di Castel Giorgio ed interessò una vasta area anche dell'Orvietano. Questi dati non sono stati considerati dalla Commissione Via, che ha dato parere positivo al progetto;

   la richiesta dei sindaci è che le autorità competenti attivino «ogni possibile intervento di prevenzione dei rischi e dei pericoli [...] al fine della tutela, della sicurezza e dell'incolumità della comunità e dei territori da noi amministrati»;

   è di pochi giorni fa la notizia dell'insediamento della nuova Commissione Via-Vas, che va a rinnovare la composizione dei 40 membri dell'ex Commissione rimasta in carica per oltre dodici anni, di cui vari in proroga –:

   se il Governo, per quanto di competenza, alla luce delle criticità esposte e degli avvenimenti degli ultimi anni, tenuto conto anche del rinnovo dei componenti della Commissione Via, intenda adottare iniziative per predisporre una nuova e più attenta valutazione di impatto ambientale e per riesaminare l'opportunità del progetto di cui in premessa.
(5-04086)