ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04080

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 351 del 04/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: MURONI ROSSELLA
Gruppo: LIBERI E UGUALI
Data firma: 04/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 04/06/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/06/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04080
presentato da
MURONI Rossella
testo di
Giovedì 4 giugno 2020, seduta n. 351

   MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   è in fase di valutazione il «progetto definitivo per la riqualificazione del sistema di raccolta dei reflui nel bacino del Lago di Garda sponda veronese», il più grande lago italiano che contiene il 34 per cento dell'acqua dolce presente sull'intero territorio nazionale; un bene comune da tutelare e salvaguardare dal punto di vista naturalistico, ambientale ed economico e principale fonte di benessere per i turisti e gli abitanti dei comuni gardesani;

   è del tutto evidente la necessità ed urgenza di realizzare un efficace sistema di raccolta e depurazione dei reflui fognari nel bacino del Garda;

   si ricorda che Legambiente Verona e Baldo-Garda, dopo attenta valutazione del progetto, hanno presentato le seguenti osservazioni: è fondamentale che la tutela dell'ecosistema Lago di Garda, come previsto dagli obiettivi del progetto «Nuove opere per il collettamento e la depurazione del Lago di Garda», sia decisa «con una visione unitaria dell'intero bacino lacustre. Riteniamo pertanto che il Ministero dell'Ambiente, quale Ente finanziatore principale dell'opera, svolga funzioni di supervisione e coordinamento», per evitare che il Progetto preveda di realizzare il collettore sulla sponda veronese, rimandando ai «tempi lunghi» la dismissione del collettore sublacuale (in zona sismica 2) con la sponda bresciana, esponendo l'intero ecosistema al grave rischio che, in caso di guasto, siano scaricate a lago ingenti quantità di reflui fognari causando un vero disastro ambientale;

   il progetto definitivo, sponda veronese, contrariamente al progetto preliminare, prevede di posare gran parte delle condotte sulle rive; un ambiente estremamente delicato che richiede approfondite valutazioni di carattere ambientale e naturalistico;

   inoltre, poiché le opere previste interessano direttamente aree della Rete Natura 2000 protette dalla Comunità europea: SIC IT3210004 Monte Luppia e P.ta San Vigilio, SIC-ZPS IT3210018 Basso Garda, SIC-ZPS IT3210039 Monte Baldo Ovest, si ritiene fondamentale che il progetto sia assoggettato a Valutazione di impatto ambientale;

   in attesa del completamento delle opere di collettamento e depurazione del Lago di Garda è prioritario che i comuni collegati al depuratore di Peschiera avviino la mappatura delle reti fognarie comunali (oggi mancante, secondo progetto definitivo) e la separazione tra acque bianche e nere, al fine di ridurre gli scarichi a lago dovuti agli eventi atmosferici e migliorare la funzionalità del depuratore di Peschiera;

   è del tutto evidente che nel progetto definitivo sia necessario prendere in considerazione il fenomeno dei cambiamenti climatici e degli impatti che questi hanno ed avranno sui territori e sugli ecosistemi, e delle strategie di adattamento, come da regolamento europeo del 2013, attuato a livello nazionale con la Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, di cui al decreto direttoriale n. 86 del 16 giugno 2015;

   si ritiene pertanto fondamentale che lo stesso progetto definitivo sia assoggettato a Via comparandolo con la soluzione proposta nel progetto preliminare, come prescrive il codice dell'ambiente: «modifiche o estensioni» di progetti di cui al punto 13 dell'allegato II alla direttiva Via e di cui ai punti 2.h) e 8.t) degli allegati II-bis e IV alla Parte Seconda e in accordo con le tipologie progettuali degli: «Indirizzi operativi per la definizione di determinate tipologie progettuali elencate nell'allegato IV alla Parte Seconda»;

   inoltre, il progetto generale riguarda collettamento e depurazione per due impianti: uno per 300.000 abitanti equivalenti (esistente a Peschiera del Garda – Verona) ed un nuovo impianto in provincia di Brescia, per oltre 100.000 abitanti equivalenti, di competenza regionale (testo unico ambiente, allegati alla parte seconda – allegato III – lettera r) impianti di depurazione delle acque) –:

   alla luce di quanto in premessa se non ritenga necessario adottare le iniziative di competenza per avviare e realizzare la procedura di Via di cui in premessa;

   se non ritenga necessario incontrare le associazioni ambientaliste della Lombardia e del Veneto che da anni suggeriscono osservazioni e proposte.
(5-04080)