ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04067

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 350 del 03/06/2020
Firmatari
Primo firmatario: CUNIAL SARA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 03/06/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/06/2020
Stato iter:
06/10/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 06/10/2020
Resoconto CUNIAL SARA MISTO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/06/2020

DISCUSSIONE IL 06/10/2020

SVOLTO IL 06/10/2020

CONCLUSO IL 06/10/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04067
presentato da
CUNIAL Sara
testo di
Mercoledì 3 giugno 2020, seduta n. 350

   CUNIAL. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Impresa Sicura è il bando di Invitalia rivolto alle aziende che vogliono chiedere un rimborso per le spese sostenute per l'acquisto di Dpi, finalizzati al contenimento e al contrasto dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, regolarmente costituite e iscritte come «attive» nel registro delle imprese;

   dal 21 maggio 2020 l'elenco delle prenotazioni ordinato sulla base dell'orario di arrivo è disponibile online all'indirizzo https://prenotazione.dpi.invitalia.it/ e riporta il codice di prenotazione, l'importo del contributo richiesto e l'esito della prenotazione (ammessa o non ammessa);

   complessivamente, sono state inviate 249.681 prenotazioni, di cui 208.826 valide, per un importo richiesto complessivo pari a 1.207.561.075 euro;

   dal 26 maggio le imprese ammesse possono procedere con la compilazione della domanda di rimborso sul sito che è indicato con la pubblicazione dell'elenco;

   sono giunte all'interrogante segnalazioni di alcune partite iva ammesse ma cessate da anni, come ad esempio: 00165110248, 01825020363, 02196600965, 02651490589, 07012130584, 07710020582;

   il controllo è stato eseguito con il tool dell'Agenzia delle entrate messo a disposizione del cittadino per la verifica della partita iva –:

   se, prima del 26 maggio 2020, sia stata verificata l'effettiva attività delle partite iva ammesse al bando.
(5-04067)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 6 ottobre 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-04067

  L'atto in discussione rimanda al Bando Invitalia «Impresa Sicura», rivolto alle aziende regolarmente costituite e iscritte come «attive» nel Registro delle imprese che vogliono chiedere un rimborso per le spese sostenute per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale, destinati al contenimento e al contrasto dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.
  Occorre premettere che tale misura non è gestita dal Ministero dello sviluppo economico, ma direttamente dall'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa – Invitalia S.p.A. Infatti, l'articolo 43 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 ha previsto, allo scopo di sostenere la continuità in sicurezza dei processi produttivi delle imprese nonché delle attività di interesse generale degli enti del terzo settore, il trasferimento dall'INAIL a INVITALIA dell'importo di 50 milioni di euro da erogare alle suddette imprese e agli enti del terzo settore per l'acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale.
  Sentita nel merito, quale soggetto a cui la stessa legge attribuisce l'attuazione della misura, INVITALIA ha comunicato che la procedura di accesso al richiamato Bando «Impresa Sicura» è stata articolata in tre fasi temporalmente consecutive:
   Fase 1 – Prenotazione del rimborso: in questa fase, le imprese interessate all'intervento hanno potuto inviare la prenotazione del rimborso. Tale fase si è svolta a partire dalle ore 9.00 dell'11 maggio 2020 fino alle ore 17 del 18 maggio 2020, attraverso la piattaforma informatica dedicata;
   Fase 2 – Pubblicazione dell'elenco cronologico delle prenotazioni del rimborso: in questa fase, l'Agenzia ha provveduto alla pubblicazione dell'elenco di tutte le imprese che hanno inoltrato la prenotazione, secondo l'ordine cronologico di trasmissione, fornendo il dettaglio delle prenotazioni che, secondo il medesimo ordine di trasmissione, sono risultate collocate in posizione utile all'accesso alla fase tre;
   Fase 3 – Compilazione e istruttoria della domanda di rimborso: in questa fase, le imprese ammesse alla fase tre hanno potuto compilare e trasmettere la domanda di rimborso. Tale fase si è svolta a partire dalle ore 10.00 del 26 maggio 2020 e fino alle ore 17.00 dell'11 giugno 2020, attraverso la piattaforma informatica dedicata.

  Con specifico riferimento alla fase uno, oggetto dell'atto in discussione, l'Agenzia ha riferito che l'elenco delle prenotazioni trasmesse dalle imprese nella Fase 1, pubblicato a partire dal 21 maggio, contiene tutte le prenotazioni correttamente inoltrate dalle imprese, ordinate secondo il criterio cronologico definito sulla base dell'orario di arrivo della richiesta. Invero, come previsto dal punto 9.1 del bando, la prenotazione risulta regolarmente inoltrata solo qualora il codice fiscale dell'impresa e il codice fiscale del legale rappresentante/titolare della medesima siano correttamente indicati nell'ambito della procedura. Nel caso in cui i predetti dati non siano formalmente corretti o nel caso in cui differiscano dalle informazioni desumibili dal Registro imprese, la prenotazione del rimborso risulta irricevibile e la stessa si considera decaduta.
  Pertanto, sulla base dei controlli effettuati in fase di accesso, INVITALIA ha confermato che nessuna delle 3.150 imprese presenti nell'elenco delle prenotazioni ammesse risulta «cessata» al Registro delle imprese, che è la fonte di riferimento per la verifica in merito all'esistenza e allo stato in attività delle imprese.
  L'Agenzia ha precisato, inoltre, che i casi segnalati dall'Onorevole Interrogante fanno riferimento a sei imprese (tutte società per azioni) risultanti attive al Registro imprese, le quali hanno una partita IVA attiva diversa dal codice fiscale pubblicato nell'elenco delle prenotazioni. Si ricorda, a tal fine, che nel «Registro delle imprese» le aziende sono identificate in relazione al codice fiscale che può essere anche diverso dalla partita IVA attiva e che tali informazioni sono rinvenibili attraverso una visura camerale.
  Infine, con riferimento specifico alle modalità di controllo sull'effettiva attività delle partite IVA in capo alle aziende che hanno partecipato al Bando «Impresa Sicura», INVITALIA ha evidenziato che attraverso la verifica presso l'Agenzia delle entrate, possono essere accertati esclusivamente i dati relativi alla partita IVA delle imprese che, come detto, può essere diversa dal codice fiscale, mentre l'esistenza dell'impresa può essere accertata solo attraverso il Registro imprese.