ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04064

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 349 del 28/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 28/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04064
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 28 maggio 2020, seduta n. 349

   RIZZETTO. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   si apprende da un'inchiesta del programma Le Iene che, qualche mese fa, dieci tigri sono partite da Latina con destinazione ufficiale, come approvata dal Ministero della salute, in uno zoo di Daghestan in Russia. Sul punto, sui documenti di viaggio era presente il timbro dell'Asl di Latina, che autorizzava un viaggio previsto di 21 ore. Mentre, solo per arrivare a Terespol, ossia al confine fra Polonia e Bielorussia, il camion ci ha impiegato ben 46 ore, pur trovandosi solo a metà del viaggio. Ed è proprio al confine tra Polonia e Bielorussia che, in assenza di un documento, il camion è stato fermato e rimandato in Polonia;

   le autorità locali che hanno effettuato i controlli, hanno verificato che le tigri erano trasportate in condizioni illegali: le gabbie erano talmente piccole e ammassate che risultava oltre modo complicato provvedere a nutrire e abbeverare gli animali. Difatti, una delle tigri è stata rinvenuta senza vita e le altre erano ai limiti della sopravvivenza. Pertanto, sono stati arrestati e poi rilasciati i due camionisti italiani, nonché il rappresentante dello zoo in Russia, giunto in Polonia per cercare di prendere possesso delle tigri;

   stando a quanto ha confermato il procuratore capo di Latina, dall'Italia è arrivato sul luogo del sequestro anche un veterinario dell'Asl per consegnare il documento mancante, necessario per far proseguire il viaggio degli animali. Fatto, a parere dell'interrogante, di per sé ambiguo ed incomprensibile;

   la procura di Latina ha aperto un'indagine, dopo la denuncia «per maltrattamenti» della Lav, ma il caso è stato archiviato, per mancanza di prove. A tale archiviazione si è opposta la Lav;

   la Polonia ha fatto sequestrare le tigri sopravvissute, che hanno avuto differenti destinazioni: 4 sono state accolte da uno zoo in Polonia e 5 in un santuario in Spagna;

   la vicenda è stata raccontata da una giornalista di TVN24 Poland, che ha riferito che all'indirizzo dello zoo verso il quale erano dirette le tigri ci sarebbe in realtà un negozio di liquori. Pertanto, è emerso che la destinazione autorizzata era fittizia e probabilmente finalizzata a nascondere dei traffici illeciti verso la Cina, dove questi animali selvatici vengono consumati;

   ebbene, ci si chiede come sia possibile che il trasferimento delle tigri sia stato autorizzato dalle autorità italiane competenti;

   l'85 per cento del commercio mondiale di tigri avviene in Europa, perché c'è una grande presenza di circhi, che storicamente scambiano fra loro gli animali. Ma accade che molti animali sono oggetto di traffici illeciti, agevolati dall'assenza di un'adeguata normativa che tutela, in particolare, gli animali nati e cresciuti in cattività;

   tra l'altro, il commercio di questi animali costituisce un potenziale rischio sanitario per le persone. Difatti, gran parte delle epidemie, come quella del COVID-19 (per quanto emerso sino ad oggi), sono nate da zoonosi e si sono diffuse a causa dello sfruttamento degli animali –:

   quali siano, per quanto di competenza, gli orientamenti sui fatti esposti in premessa, considerando che è stato autorizzato il trasporto di 10 tigri per una destinazione fittizia e con modalità che appaiono non conformi alla legge;

   quali siano nello specifico i documenti emessi dagli organi competenti italiani che hanno autorizzato il trasferimento delle tigri e, in particolare, se sia presente l'autorizzazione Cites;

   se risultino elementi, per quanto di competenza, circa la regolarità della procedura secondo la quale sembra che un veterinario dell'Asl si sia recato sul luogo del sequestro delle tigri per fornire un documento mancante e autorizzare la prosecuzione del trasporto delle tigri, nonostante siano state trovate in evidente stato di maltrattamento;

   se e quali iniziative normative intendano adottare per contrastare i traffici illeciti di animali esotici, nati e cresciuti in cattività.
(5-04064)