ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04032

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 346 del 25/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: PRISCO EMANUELE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 25/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER GLI AFFARI REGIONALI E LE AUTONOMIE delegato in data 25/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04032
presentato da
PRISCO Emanuele
testo di
Lunedì 25 maggio 2020, seduta n. 346

   PRISCO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:

   nei giorni scorsi il Ministro interrogato si è reso protagonista di dichiarazioni gravemente dannose per l'immagine della regione Umbria affermando, pubblicamente intervistato, quanto segue: «Le Regioni italiane sono tutte a basso rischio, tranne Molise, Umbria e Lombardia che spero la prossima settimana diventino anch'esse come le altre»;

   le frasi del Ministro, riferite a un report dell'istituto superiore di sanità (Iss) apparentemente non suffragato da dati verificabili, sono state rilanciate dalle televisioni nazionali e dai siti web, creando caos e scompiglio tra gli operatori del settore turistico nazionali e locali;

   non contento del danno già prodotto dalle incaute dichiarazioni dell'Iss dei giorni scorsi, che aveva classificato l'Umbria come regione a rischio al pari della Lombardia, salvo poi tentare di gettare acqua sul fuoco delle polemiche, il Ministro le ha colpevolmente reiterate, nonostante lo stesso Iss fosse tornato sui suoi passi dichiarando che le modificazioni negli andamenti epidemiologici possono essere la conseguenza di un miglioramento della copertura dei sistemi di sorveglianza e pertanto segnalano la capacità dei sistemi sanitari regionali di intercettare i casi;

   i pochi nuovi casi di COVID-19 registrati in Umbria nelle ultime settimane dimostrano come non ci sia alcuna evidenza di una risalita della curva epidemica;

   non è possibile mettere sullo stesso livello nell'algoritmo di assegnazione del valore dell'indicatore Rt regioni con un numero esiguo o nullo di casi, come l'Umbria, con regioni con un gran numero di casi;

   la realtà dell'Umbria è invece questa: alla data del 21 maggio i positivi erano 76 (5 in meno del giorno precedente), i guariti 1.279 (+7 in 24 ore), i positivi due su circa mille casi singoli testati. Invariato era il numero dei deceduti, fermo a 74, e calato in 24 ore il numero dei ricoverati, 19 (8 in meno del giorno precedente), 2 dei quali (invariato) in terapia intensiva. Le persone ancora in isolamento domiciliare erano 499 (-13), mentre 21.242 (+354) sono quelle uscite dalla quarantena;

   è necessario che il codice usato dall'Iss per il calcolo dell'Rt venga disvelato al più presto per consentire alle regioni di fornire il proprio contributo, evitando letture distorte e distorsive della realtà epidemiologica dei singoli territori regionali –:

   per quali ragioni non riveda urgentemente le proprie posizioni e fornisca, numeri alla mano, tutti i dati processati dall'Istituto superiore di sanità per il calcolo dell'Rt che ha equiparato l'Umbria, regione con un bassissimo numero di casi, alla Lombardia, regione con il maggior numero di casi e di decessi.
(5-04032)