ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/04017

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 343 del 20/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CARNEVALI ELENA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIZZETTI LUCIANO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
RIZZO NERVO LUCA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
SIANI PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
SCHIRO' ANGELA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
MARTINA MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
FIANO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
BAZOLI ALFREDO PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
BERLINGHIERI MARINA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
POLLASTRINI BARBARA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 20/05/2020
Stato iter:
21/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 21/05/2020
Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 21/05/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 21/05/2020
Resoconto CARNEVALI ELENA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 21/05/2020

SVOLTO IL 21/05/2020

CONCLUSO IL 21/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-04017
presentato da
CARNEVALI Elena
testo di
Mercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   CARNEVALI, PIZZETTI, RIZZO NERVO, SIANI, PINI, SCHIRÒ, MARTINA, FIANO, BAZOLI, QUARTAPELLE PROCOPIO, BERLINGHIERI e POLLASTRINI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   l'Italia è uno dei Paesi che sta pagando il prezzo più alto in vite umane nella pandemia da SARS-CoV-2, alcune regioni più di altre come la Lombardia dove si è concentrato il 46 per cento di tutti i casi italiani (Bergamo, Brescia. Milano e Cremona hanno registrato il 33 per cento);

   l'attuale emergenza sanitaria, nonostante l'impegno profuso da tutti i medici e i sanitari che lavorano negli ospedali e dei medici di medicina generale, ha evidenziato la difficoltà della capacità di tracciamento, sorveglianza e identificazione delle persone contagiate o che dovevano essere poste in quarantena o in isolamento fiduciario;

   a seguito delle indicazioni previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 aprile 2020, per la gestione della «fase 2» diventa necessario intervenire tempestivamente per l'identificazione di nuovi focolari e la precoce presa in carico dei pazienti;

   la legge regionale della Lombardia n. 23 del 2015 (modificata poi in linea con quanto richiesto dal Governo dalla legge regionale n. 41 del 2015), ha dato via ad una riforma del sistema sanitario regionale con la creazione di due nuove strutture, le Ats che sostituiscono le Asl, ridimensionate da 15 a 8 comprendo aree territoriali molto vaste ed eterogenee e le Asst che sostituiscono le aziende ospedaliere e che avrebbero dovuto avere a loro volta delle articolazioni territoriali, i Pot e Presst, non ancora attuate;

   la stessa legge regionale n. 23 che è stata approvata con carattere di sperimentalità per il primo quinquennio al termine del quale la regione, in collaborazione con il Ministero della salute, valuta i risultati della sperimentazione ha previsto le articolazioni in Ats e in Asst diversamente dalle previsioni del decreto legislativo n. 61 del 1992;

   è necessario, che a ciascun livello si attribuiscano risorse e personale adeguato a svolgere le funzioni ed i compiti indicati dalla legislazione nazionale; la riorganizzazione della sanità pubblica regionale in questi anni è rimasta in parte incompiuta e l'auspicata integrazione ospedale-territorio si è dimostrata spesso inefficace. Nonostante il lungo periodo di riorganizzazione dell'attività delle aziende ospedaliere che si sono viste attribuire competenze prima in capo alle Asl ora Ats molto ridimensionate nei ruoli, la riforma ha mostrato molti limiti, anche per dichiarazioni dello stesso presidente della regione Fontana che ha manifestato la necessità di una rivisitazione ed aggiornamento –:

   alla luce dei termini temporali di «sperimentalità» attribuita alla riforma lombarda e dei fatti sopraesposti, quali verifiche e monitoraggio degli effetti della riforma siano stati effettuati e quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare alla sua scadenza.
(5-04017)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-04017

  Premesso che, la legge regionale n. 23 del 2015 recante «Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo» è il risultato di un processo di riforma della sanità avviata durante la X Legislatura regionale, che ha introdotto profondi mutamenti strutturali. La scelta di fondo, come noto, è stata quella di addivenire ad un assetto organizzativo che separi, a livello territoriale, le funzioni chiave dell'intero sistema sanitario regionale: la programmazione (affidata alla Regione e alle Agenzie per la tutela della salute – ATS), l'erogazione delle prestazioni (affidata alle Aziende socio-sanitarie territoriali – ASST e agli erogatori privati accreditati) e il controllo (rimesso in capo all'Agenzia dei controlli, in raccordo funzionale con le ATS).
  In data 4 aprile 2016 è stato sottoscritto il Protocollo d'intesa tra il Ministro della salute e il Presidente della regione Lombardia per disciplinare le modalità di monitoraggio dell'attuazione della legge regionale in esame.
  Nello specifico, è stata prevista la costituzione di un Comitato paritetico di monitoraggio, che procede all'esame e alla verifica delle relazioni semestrali trasmesse dalla regione Lombardia, ed è competente alla verifica effettiva dei risultati raggiunti dall'intervento di riforma.
  Il monitoraggio formale si è sostanziato nell'ambito del sistema più ampio di verifica degli adempimenti monitorati ai fini dell'accesso al maggior finanziamento del SSN, ai sensi dell'Intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005, tra cui quelli di competenza del Comitato LEA, al quale è affidato il compito di monitorare l'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza (LEA) in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell'utilizzo delle risorse, al fine di promuovere e garantire l'effettiva erogazione e l'uniformità sul territorio.
  Per la valutazione annuale degli adempimenti il Comitato predispone un questionario; il Questionario LEA 2019, il cui monitoraggio è in fase di avvio, si compone di 42 adempimenti, 104 sotto-adempimenti e 147 quesiti. Tra questi, l'adempimento relativo all'area «Mantenimento nell'erogazione dei LEA» viene certificato attraverso l'utilizzo di un set di indicatori ripartiti tra l'attività di assistenza negli ambienti di vita e di lavoro, l'assistenza distrettuale e l'assistenza ospedaliera, raccolti in una griglia (cosiddetta «Griglia LEA») che consente di conoscere e cogliere nell'insieme le diversità ed il disomogeneo livello di erogazione dei livelli di assistenza.
  Si lascia agli atti della Commissione una sintesi dei principali indicatori per le tre macro aree «prevenzione», «assistenza distrettuale» e «assistenza ospedaliera», relativi al triennio 2016-2018 (All. 1). Si coglie l'occasione per comunicare che il dettaglio di tutti gli indicatori è riportato nel documento «Monitoraggio dei LEA», pubblicato annualmente sul sito del Ministero della Salute.
  L'analisi dei dati per il triennio (2016-2017-2018) ha evidenziato livelli appropriati di erogazione dell'assistenza nelle tre macro-aree individuate.
  Da ultimo, si rappresenta che poiché il termine quinquennale fissato dall'articolo 1-bis della legge regionale 11 agosto 2015, n. 23 per la sperimentazione del servizio sociosanitario lombardo e l'individuazione delle ATS e delle ASST scade nel mese di agosto 2020, il Ministero della salute farà la valutazione conclusiva della sperimentazione, anche avvalendosi del Comitato paritetico di monitoraggio.

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