ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04011

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 343 del 20/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: ROTTA ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 20/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LORENZIN BEATRICE PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020
QUARTAPELLE PROCOPIO LIA PARTITO DEMOCRATICO 20/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE delegato in data 20/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04011
presentato da
ROTTA Alessia
testo di
Mercoledì 20 maggio 2020, seduta n. 343

   ROTTA, LORENZIN e QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro dell'istruzione, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 17 maggio 2020 non ha previsto la riapertura dei servizi educativi da 0 fino a 6 anni;

   quattro nidi su dieci non potranno svolgere alcun tipo di servizio, tranne alcuni che stanno proponendo strumenti online di supporto alla genitorialità, come disposto dal cosiddetto decreto-legge «Cura Italia»;

   è ampiamente riconosciuto come gli asili nido e i servizi per la prima infanzia abbiano una funzione propriamente educativa e non di semplice custodia;

   con la chiusura di questi servizi, i comuni hanno fatto scattare pressoché ovunque lo «stop» al pagamento delle rette a carico delle famiglie per nidi, mense e trasporto scolastico. Tale scelta ha determinato due problemi: minori entrate per i comuni e una drastica diminuzione delle entrate per i nidi;

   in tal senso, i servizi privati, che si basano esclusivamente sulle rette pagate dalle famiglie rischiano di non riaprire. Il sistema dei nidi si poggia fortemente sugli operatori privati: dei 354.641 posti disponibili, solo il 51 per cento sono in strutture pubbliche. Il nido, infatti, nel sistema di welfare italiano, non è un servizio essenziale garantito dallo Stato, ma un servizio «a domanda individuale»;

   più in generale, anche i servizi convenzionati o in appalto, senza un adeguato sostegno pubblico che riconosca almeno i costi fissi, sono a rischio di chiusura, perché sono a rischio di chiusura gli enti gestori;

   senza riaprire si rischia seriamente di pregiudicare la continuità di più della metà dei servizi per la prima infanzia con un devastante impatto educativo e sociale, poiché essi rappresentano anche un presidio sociale per molte famiglie;

   il tema dei servizi educativi e scolastici ha un ruolo centrale; per questo, è essenziale non mettere in crisi i gestori dei servizi educativi, perché senza gli operatori privati il sistema per l'infanzia non reggerebbe;

   gli ammortizzatori sociali, pur tutelando i lavoratori, non mettono in sicurezza i soggetti che hanno fatto investimenti sulle strutture. Da un'indagine svolta emerge che tutti i nidi hanno già attivato la cassa integrazione o il Fis, consentendo ai lavoratori di avere un reddito, ma tali strumenti non mettono in alcun modo in sicurezza gli enti gestori;

   è del tutto evidente come, senza un piano per la riapertura, la proroga della cassa integrazione, eventuali sgravi per le spese ineludibili o contributi a fondo perduto, si rischia il collasso delle imprese dell'educazione, la perdita di migliaia di posti di lavoro e la contrazione dell'offerta di servizi educativi per bambini e famiglie;

   molti Paesi europei, nel momento in cui hanno pensato di riaprire le attività economiche hanno pensato anche a come offrire supporti educativi in sicurezza per i bambini;

   la riapertura in sicurezza dei servizi per l'infanzia è un tema che deve essere affrontato senza ulteriori indugi, dal momento che – come ribadito dalla comunità scientifica e dalle istituzioni – si dovrà convivere con il COVID-19 ancora a lungo –:

   come il Governo intenda procedere, per quanto di competenza, per la riapertura in sicurezza dei servizi per l'infanzia e, nel frattempo, quali iniziative intenda adottare per la proroga della cassa integrazione per tutte le settimane di chiusura dei servizi e per dare ristoro ai gestori.
(5-04011)