ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/04007

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 343 del 20/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 20/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 20/05/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 20/05/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 20/05/2020
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 20/05/2020
FRASSINETTI PAOLA FRATELLI D'ITALIA 21/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 20/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 20/05/2020

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 21/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-04007
presentato da
CIABURRO Monica
testo presentato
Mercoledì 20 maggio 2020
modificato
Giovedì 21 maggio 2020, seduta n. 344

   CIABURRO, LUCA DE CARLO, GALANTINO, FERRO, BUTTI, FRASSINETTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   l'emergenza epidemiologica da COVID-19, come riportato da numerosi operatori del settore, ha colpito negativamente i processi produttivi e di approvvigionamento per varie aziende delle piccole D.o.p. piemontesi, con particolare riguardo per il Castelmagno D.o.p., il Robiola di Roccaverano D.o.p., il Murazzano D.o.p., l'Ossolano D.o.p. e la Raschera D.o.p., veri e propri presidi economici per il territorio;

   le predette criticità derivano, oltre che dal difficile contesto economico, dalle numerose limitazioni conseguenti alle misure di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, che ha colpito duramente le filiere bloccando logistica, distribuzione e rivendita dei prodotti, basti pensare che si tratta di D.o.p. fortemente diffuse nel canale Horeca, che comprende alberghi e ristoranti, tra le ultime attività che potranno tornare a pieno regime nella fase di ripartenza;

   tali difficoltà costituiscono nuovi ed ulteriori costi ed impedimenti per le filiere di questi prodotti tipici che, a causa di disciplinari di produzione tra i più rigorosi del settore caseario, hanno costi di produzione di per sé già molto elevati;

   per quanto attiene al Castelmagno D.o.p., si riporta inoltre come i produttori stiano vendendo il 60 per cento del latte prodotto, ricavando una cifra di circa 28,50 centesimi per litro, a fronte di un costo di produzione pari a 57 centesimi per litro, con 4000 chilogrammi di prodotto invenduto per settimana, con un danno stimato di euro 40.000 a settimana per le aziende del settore;

   per il Robiola di Roccaverano D.o.p. si stima un invenduto settimanale pari a 2000 chilogrammi, equivalente a circa 13.000 chilogrammi di latte, corrispondenti ad un danno di euro 20.000 a settimana per il comparto;

   la situazione per questa filiera risulterebbe ulteriormente compromessa a seguito del calo delle quotazioni dei capretti, fenomeno che ha inciso anche sulle quotazioni degli ovini per la produzione di Murazzano D.o.p., formaggio che, peraltro, necessita di consumo e commercializzazione in tempi brevi;

   parimenti, per l'Ossolano D.o.p. si registrano notevoli problemi dovuti ai quantitativi di formaggio invenduto, nonché per la necessità di collocare dai 300 ai 600 quintali di latte a settimana;

   per natura della posizione delle filiere produttive di questi prodotti, l'assenza di misure ad hoc per filiere di produzione casearia D.o.p. situate in aree montane e rurali, al netto delle già esistenti difficoltà di ordine economico e logistico, dà luogo ad un contesto di concorrenza sleale tra piccoli e grandi produttori, i quali sono in grado di abbattere i costi di produzione dei prodotti ricorrendo a processi produttivi di qualità inferiore –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative intenda predisporre per:

    a) fornire finanziamenti a fondo perduto per le aziende delle filiere produttive quali, ad esempio, quelle di cui in premessa, anche al netto del sopravvenuto crollo dei prezzi di vendita di latte e bestiame;

    b) prevedere, anche in raccordo con gli operatori del settore, la certificazione D.o.p. dei prodotti da parte di un ente terzo, come l'Organizzazione nazionale degli assaggiatori di formaggio (Onaf), mediante un esame olfattivo e gustativo finale, al fine di tutelare la qualità, tipicità e la specificità di una filiera nobile simbolo del made in Italy, nonché presidio produttivo dei territori, dai danni derivanti dalla concorrenza sleale dovuta a prodotti risultanti da catene produttive industriali di qualità inferiore.
(5-04007)