ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03931

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 336 del 07/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: SURIANO SIMONA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 07/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 07/05/2020


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 07/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03931
presentato da
SURIANO Simona
testo di
Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   SURIANO e NESCI. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:

   a luglio 2019 l'Ateneo di Catania è stato protagonista dell'inchiesta «Università Bandita» ed in seguito agli scandali sono seguite le dimissioni del rettore Francesco Basile;

   il 26 agosto 2019 sono avvenute le nuove elezioni per eleggere il nuovo rettore dell'università di Catania per il sessennio 2019-25 e a settembre è stato nominato nuovo rettore il professor Francesco Priolo;

   in data 20 dicembre 2019 il consiglio di amministrazione dell'università di Catania ha nominato il professore Giovanni La Via quale direttore generale, la cui nomina sembra in contrasto con l'articolo 53, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 e con l'articolo 2, comma 1, lettera n), della legge n. 240 del 30 dicembre 2010, tanto che la prima firmataria del presente atto ha presentato un'interrogazione;

   in data 31 luglio 2018 l'Università di Catania aveva pubblicato un bando ad oggetto «Decreto n. 2488 del 27 giugno 2018 – Procedura di selezione per la chiamata di n. 1 (uno) posto di professore di I fascia, ai sensi dell'articolo 18, comma 4, della legge n. 240 del 2010»; i dipartimenti interessati erano il «Dipartimento di economia e impresa» e il «Dipartimento di scienze umanistiche» per un posto di ordinario di diritto romano per il corso di laurea magistrale in filologia classica, che non prevedono un qualsiasi riferimento al diritto romano e al settore scientifico-disciplinare IUS/18-diritto romano e diritti dell'antichità; in ogni caso semmai avessero voluto sperimentare, avrebbero potuto avvalersi della collaborazione di ben otto docenti di diritto romano già di ruolo presso l'ateneo catanese, caso che fu attenzionato dalla prima firmataria del presente atto, vista la palese anomalia;

   in data 24 aprile 2020 si apprende dalla testata online Sudpress che nella stessa giornata si sarebbe svolta una riunione di consiglio del dipartimento di giurisprudenza, in modalità telematica, per l'assunzione di due docenti di natura economico-finanziaria; in particolare, per il settore «economia aziendale 13/B1» si è deciso di chiamare dall'esterno un professore ordinario, nonostante ce ne siano già sette e per il settore «scienza delle finanze 13/A3» ce ne siano già sei, di cui quattro ordinari;

   non si è a conoscenza se sia stato fatto un atto di interpello, né se i docenti già pagati abbiano esaurito il monte ore. Si sa però che l'Ateneo catanese è in forte sofferenza ed è stato già agli onori della cronaca per l'inchiesta «Università bandita» e per la «strana» assunzione del professore Licandro nel 2018 –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda intraprendere anche tramite i servizi ispettivi di finanza pubblica e l'Ispettorato per la funzione pubblica, in relazione alle due assunzioni a chiamata, che, tra l'altro, gravano sulle già sofferenti casse dell'Ateneo.
(5-03931)