ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03930

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 336 del 07/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 07/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BUTTI ALESSIO FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 07/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 07/05/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03930
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Giovedì 7 maggio 2020, seduta n. 336

   CIABURRO, BUTTI, LUCA DE CARLO, GALANTINO e CARETTA. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   in Italia sono oltre 1200 i comuni nei quali si registrano difficoltà nella ricezione del segnale di rete, e dove con almeno uno o più operatori non è possibile effettuare telefonate, inviare messaggi di testo o connettersi ad internet mediante uno smartphone;

   sono 5 milioni i cittadini italiani che non riescono ad accedere ai canali di servizio televisivo pubblico, nonostante il canone Rai sia stato implementato con il pagamento delle utenze, di fatto facendo pagare a quei cittadini un servizio di cui non possono usufruire;

   sono altresì numerosi i comuni dove la velocità di connessione alla rete internet è totalmente inadeguata per far fronte alle sopravvenute necessità di connettività e di lavoro da remoto, o di banale accesso a moderni servizi per privati o della pubblica amministrazione;

   nel 2015 il Governo presieduto da Matteo Renzi ha predisposto il piano banda ultra larga (Bul) per colmare il divario digitale che divide le aree periferiche da quelle centrali in tutta Italia, ma ad oggi, nel 2020, la situazione di divario digitale di cui sopra persiste, colpendo in modo determinante più di 1000 comuni italiani;

   il territorio europeo è classificato in aree nere, grigie e bianche sulla base del numero di operatori ed infrastrutture di rete a banda larga previste sul territorio, definizione recepita dal piano Bul, salvo poi prevedere la rimozione dall'elenco delle aree nere, grigie o bianche di tutti quei comuni nei quali operatori privati hanno espresso un proprio impegno a costruire infrastrutture di rete, senza tuttavia prevedere dei termini imperativi per i lavori di costruzione, così come non sono stati previsti relativamente agli interventi legati al piano Bul –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative, e in quali tempistiche, se del caso, intendano predisporre per:

   a) completare la realizzazione dei punti di consegna neutri (Pcn) in tempi rapidi;

   b) utilizzare il piano Bul per raggiungere tutte le abitazioni sul territorio nazionale, inclusi i rifugi alpini, attraverso segnali su fibra o wireless;

   c) definire una vera e propria strategia nazionale digitale per la montagna che consenta un vero ed adeguato superamento del divario digitale nelle aree rurali e montane, dando seguito alla legge 158/2017 ed alle mozioni in materia di tutela di montanità approvate dalla Camera il 28 gennaio 2020;

   d) promuovere la realizzazione del piano Bul e la costruzione di infrastrutture di rette a banda larga anche mediante l'utilizzo di voucher;

   e) avviare un piano di attuazione dell'agenda digitale per le zone montane, rurali e interne del Paese in accordo con Uncem le associazioni degli enti locali, quelle datoriali e le organizzazioni di rappresentanza delle imprese;

   f) includere nel piano Bul e nella coda di produzione e costruzione delle infrastrutture di rete anche tutti quei comuni in cui operatori privati hanno avanzato offerte relative alla costruzione di infrastrutture senza poi darvi seguito in tempi utili o comunque congrui con la media europea;

   g) fornire tutti i dettagli relativi alle tempistiche di attuazione del piano Bul e della costruzione delle infrastrutture di rete a banda larga e, in generale, garantire una piena attuazione del piano entro il 2023, con misure sanzionatorie verso gli operatori inadempienti.
(5-03930)