ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03925

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 335 del 06/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: FUSACCHIA ALESSANDRO
Gruppo: MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Data firma: 06/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LO SPORT
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LO SPORT delegato in data 06/05/2020
Stato iter:
07/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 07/05/2020
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
 
RISPOSTA GOVERNO 07/05/2020
Resoconto SPADAFORA VINCENZO MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO - (POLITICHE GIOVANILI E SPORT)
 
REPLICA 07/05/2020
Resoconto FUSACCHIA ALESSANDRO MISTO-CENTRO DEMOCRATICO-RADICALI ITALIANI-+EUROPA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 07/05/2020

SVOLTO IL 07/05/2020

CONCLUSO IL 07/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03925
presentato da
FUSACCHIA Alessandro
testo di
Mercoledì 6 maggio 2020, seduta n. 335

   FUSACCHIA. — Al Ministro per le politiche giovanili e lo sport. — Per sapere – premesso che:

   lo sport di base, a seguito delle misure che si sono rese necessarie per contrastare la diffusione del Coronavirus, rischia di risultare gravemente danneggiato, con conseguenze sul contributo che lo sport dà al benessere individuale e alla coesione sociale. Non c'è infatti solo il danno economico per le tantissime piccole società sportive italiane, con ripercussioni su migliaia di lavoratrici e lavoratori rimasti senza reddito e a cui le iniziative del Governo non hanno ancora dato una risposta compiuta. Occorre considerare anche le ripercussioni che questa crisi produce su tantissimi giovani che sono stati impossibilitati a fare attività sportiva e rischiano di non poter tornare a farla neppure quando sarà di nuovo possibile;

   l'introduzione di un reddito di emergenza basato sul modello proposto dal Forum disuguaglianze diversità e dall'Asvis costituirebbe una tutela minima in questa fase emergenziale capace di ricomprendere tutti coloro che sotto varie forme collaborano anche con le società sportive, superando l'approccio per categorie e per tipologia di contratti che inevitabilmente lascia indietro moltissime persone;

   le attività sportive di base sono un patrimonio irrinunciabile dal punto di vista educativo e della salute, la cui mancanza grava su tutti i cittadini, ma colpisce soprattutto i giovani. Vivendo già in una situazione di isolamento prolungato, e senza possibilità di riapertura delle scuole materne e di ripresa delle attività scolastiche, lo sport rappresenta ancor di più un elemento centrale per la salute psico-fisica;

   inoltre, con la progressiva riapertura delle imprese e gli istituti scolastici ancora chiusi, i centri estivi, i centri sportivi, le aree giochi che vedono attive anche associazioni culturali, ricreative e di volontariato rappresentano un valido sostegno a tutte le famiglie;

   a oggi non sono ancora state previste aperture immediate, né sono stati adottati protocolli di sicurezza validi per consentire a queste attività di riprendere e continuare il loro lavoro e ai genitori di organizzare le proprie vite;

   quali misure il Governo intenda adottare per permettere la sanificazione degli ambienti e la riapertura delle piccole società sportive, culturali e ricreative del mondo associativo e del terzo settore attive nell'ambito dello sport di base, al fine, da un lato, di garantire il sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori impegnati con queste realtà e, dall'altro, di offrire ai genitori la possibilità di attività utili alla cura psico-fisica e al progressivo ritorno alla socialità dei propri figli.
(5-03925)