Legislatura: 18Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Primo firmatario: ZOFFILI EUGENIO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 05/05/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 BILLI SIMONE LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 COMENCINI VITO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA LUIS ROBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 GIORGETTI GIANCARLO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 GRIMOLDI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 PICCHI GUGLIELMO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020 RIBOLLA ALBERTO LEGA - SALVINI PREMIER 05/05/2020
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Ministero destinatario:
- MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 05/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione ILLUSTRAZIONE 06/05/2020 Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER RISPOSTA GOVERNO 06/05/2020 Resoconto DEL RE EMANUELA CLAUDIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.) REPLICA 06/05/2020 Resoconto FORMENTINI PAOLO LEGA - SALVINI PREMIER
DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 06/05/2020
DISCUSSIONE IL 06/05/2020
SVOLTO IL 06/05/2020
CONCLUSO IL 06/05/2020
ZOFFILI, FORMENTINI, BILLI, COMENCINI, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, GIORGETTI, GRIMOLDI, PICCHI e RIBOLLA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
autorevoli esponenti del Governo degli Stati Uniti d'America, inclusi il Presidente Donald Trump e il Segretario di Stato Mike Pompeo, affermano ormai che l'origine della pandemia da Covid-19 abbattutasi con violenza anche sul nostro Paese, non sarebbe naturale, ma sarebbe invece da collegarsi ad attività di dubbia liceità e certamente pericolose condotte nel laboratorio di Wuhan;
a responsabilità cinesi rilevanti hanno fatto cenno anche le intelligence dei Paesi anglosassoni che si coordinano nel cosiddetto club dei «Five Eyes», comprendente le agenzie informative e di sicurezza degli Stati Uniti, del Regno Unito, del Canada, dell'Australia e della Nuova Zelanda, in particolare sottolineando il difetto di trasparenza e tempestività delle comunicazioni rese dal Governo della Repubblica popolare alla comunità internazionale;
dalla Cina sono giunte smentite ed inviti, rivolti alle autorità americane, affinché mostrino al più presto le prove su cui sono basate le loro accuse alla Repubblica Popolare;
l'azione intrapresa dal Governo degli Stati Uniti, fiancheggiata dalle intelligence dei Five Eyes, sembra rafforzare i presupposti per un'azione legale tendente all'ottenimento di un risarcimento del danno da parte della Repubblica Popolare Cinese;
non è chiara la posizione del Governo italiano rispetto agli sviluppi che si profilano su questo specifico problema che ormai oppone frontalmente gli Stati Uniti alla Cina, a dispetto della sua rilevanza oggettiva ai fini della definizione dell'allineamento geopolitico del nostro Paese, che di fatto è apparsa problematica anche al Segretario alla difesa statunitense Esper, stando almeno ai contenuti dell'intervista fattagli da La Stampa e pubblicata il 4 maggio 2020 –:
quale posizione il Governo intenda assumere in merito ai fatti generalizzati in premessa.
(5-03914)
Il Governo italiano ha più volte affermato che sarebbe assurdo pensare che la solidarietà internazionale ricevuta da tanti Paesi del mondo possa minimamente mettere in dubbio – se non altro per la sua stessa ampiezza – la nostra chiara collocazione geopolitica e il quadro delle alleanze cui l'Italia storicamente e culturalmente appartiene. Abbiamo sempre anche sottolineato come lo scambio d'informazioni tra i Paesi e le rilevanti organizzazioni internazionali siano cruciali. E che l'Italia offre, ma chiede anche a tutti, massima trasparenza.
Fin dall'emergere delle prime notizie sulla diffusione del nuovo coronavirus, le autorità italiane hanno assicurato contatti e raccordo costanti con l'Organizzazione Mondiale della Sanità, con i suoi Paesi membri, con le autorità cinesi, al fine di monitorare l'evolversi della situazione e adottare le necessarie, tempestive misure. Ugualmente strettissimo il coordinamento del nostro Paese con i partner UE e G7.
L'Italia ha preso parte alle regolari riunioni informative organizzate a Pechino dalle autorità cinesi per il corpo diplomatico. La Commissione Nazionale della Salute cinese ha tenuto inoltre regolari conferenze stampa di aggiornamento in stretto raccordo con l'OMS. Il 20 e 21 gennaio – come ricorderete – una delegazione della stessa OMS si è recata a Wuhan, epicentro dell'epidemia, dove ha potuto svolgere esami e verifiche che hanno condotto a ritenere efficaci e tempestive le misure di risposta al virus adottate dalle autorità sanitarie cinesi a livello nazionale, provinciale e cittadino.
I contatti tra Italia e Cina sono poi proseguiti parallelamente anche a Ginevra proprio in seno all'OMS. Il coordinamento e la condivisione d'informazioni avevano come obiettivo una migliore comprensione dell'evoluzione dell'epidemia e della sua origine.
L'Italia – è bene ribadirlo – si è sempre espressa chiaramente in tutte le sedi multilaterali (OMS, UE, NATO, G7 e G20) in favore della collaborazione solidale e coordinata nella lotta al Covid-19 e della trasparente condivisione delle relative informazioni scientifiche.
In ambito G7 abbiamo avviato un esercizio volto a individuare le risposte di breve, medio e lungo periodo alla pandemia, con l'obiettivo di definire in maniera coordinata la risposta all'emergenza COVID-19 e alle sue conseguenze in diversi ambiti: dal settore umanitario e del sostegno ai Paesi più vulnerabili, all'impatto geopolitico; dalle conseguenze economiche alla protezione dei nostri valori; dal coordinamento nel settore dei trasporti alla preparazione a nuove, eventuali, pandemie.
In questo contesto, come Italia, ci siamo posti l'obiettivo di mantenere un approccio collaborativo con gli altri partner, fondato sul multilateralismo e sull'ordine internazionale basato sulle regole. Anche in futuro, come ricordato dalla stessa OMS, sarà fondamentale assicurare un'attività di monitoraggio e informativa accurata e tempestiva per avere una corretta cognizione delle dimensioni e della letalità della pandemia a livello globale.
Quanto alle ipotesi sull'origine del virus, il responsabile delle emergenze dell'OMS, Mike Ryan, ha espressamente dichiarato: «Abbiamo ascoltato più e più volte numerosi scienziati che hanno esaminato le sequenze e analizzato questo virus» e «siamo sicuri che la sua origine è naturale. Ciò che è importante è approfondire la conoscenza del suo “natural host”, per conoscerlo meglio e per mettere in atto le necessarie misure di prevenzione e di sanità pubblica, in modo da evitare che il fenomeno del passaggio da animale a uomo si ripeta, ovunque».
Con l'Unione Europea e gli altri Stati membri stiamo lavorando a una bozza di risoluzione che verrà presentata all'Assemblea Mondiale della Sanità dell'OMS in programma il 18 maggio. Il progetto di risoluzione, attualmente oggetto di negoziato con l'intera membership dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, tocca i vari aspetti della risposta internazionale alla crisi sanitaria causata dal COVID-19, anche al fine di migliorare la preparazione futura alle pandemie, e contiene un paragrafo che impegna l'OMS ad approfondire – insieme agli altri organismi internazionali competenti e agli Stati membri – le origini del virus e la sua trasmissione agli esseri umani.