ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03901

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 334 del 05/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIANNONE VERONICA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 05/05/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/05/2020
Stato iter:
06/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 06/05/2020
Resoconto GIANNONE VERONICA MISTO
 
RISPOSTA GOVERNO 06/05/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 06/05/2020
Resoconto GIANNONE VERONICA MISTO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 06/05/2020

SVOLTO IL 06/05/2020

CONCLUSO IL 06/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03901
presentato da
GIANNONE Veronica
testo di
Martedì 5 maggio 2020, seduta n. 334

   GIANNONE. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   il 10 aprile 2020, Leccecronaca.it, riportava la notizia di un sostanziale «ricatto», pervenuto tramite lettera ai lavoratori di Ediltunnel Spa, operanti nel gasdotto Tap, che richiedevano l'auto sospensione delle attività per quarantena fiduciaria, già il 27 marzo 2020;

   con riferimento alla lettera di risposta di Ediltunnel Spa, pubblicata dal quotidiano, afferma: «Il profitto di pochi speculatori economici e finanziari deve andare avanti, anche a costo di pericoli per i lavoratori e passando sopra le ragioni delle popolazioni»;

   nella lettera di risposta della ditta ai dipendenti si legge: «siamo tenuti a ribadire che ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 marzo 2020 la nostra azienda è tenuta a proseguire legalmente le attività. Vi ricordiamo anche che siamo sotto contratto con la committente Snam e Associate a Streicher e Icop, le quali proseguono i lavori sui cantieri. Non è possibile non comprendere le motivazioni presentate nella vostra richiesta né noi siamo disposti ad andare contro il diritto alla tutela della salute del singolo... quindi, se anche la riorganizzazione dovesse costare in termini di programmazione generale, desideriamo che “siate sicuri delle vostre decisioni”. Prendete gentilmente visione e coscienza in piena responsabilità di quali sono le vostre singole possibilità... abbiamo il dovere di rispondere che siete liberi di scegliere cosa sia meglio per voi»;

   il 22 marzo 2020, Tg Rai Puglia, ha trasmesso un servizio nel quale riporta un'intervista ad un lavoratore del Cantiere Tap che denuncia dei particolari preoccupanti per la salute di tutti i cittadini del Salento. Emergono dubbi circa l'utilizzo corretto delle mascherine e dei guanti in area di cantiere. Non è possibile mantenere le distanze di almeno 1 metro. Diversi operai arrivano dal Nord, fortemente colpito dal Virus, in 10/15 operai utilizzano gli stessi spogliatoi a 20 cm l'uno dall'altro;

   alcuni sindaci dei paesi limitrofi avevano già denunciato all'Asl del territorio l'accaduto e questa denuncia ha avuto come conseguenza un controllo della Asl –;

   se il Ministro sia a conoscenza dei gravi fatti esposti in premessa e se non ritenga opportuno promuovere dei controlli nel cantiere a tutela della salute dei lavoratori che operano all'interno dello stesso.
(5-03901)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 6 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03901

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante, chiede se e quali iniziative si intendano prendere nei confronti della Edil Tunnel Spa per i comportamenti illegittimi datoriali, paventati nell'interrogazione, che la società sembrerebbe aver posto in essere nei confronti dei lavoratori che chiedevano l'autosospensione delle attività per quarantena fiduciaria alla data del 27 marzo 2020.
  Al riguardo, si ritiene utile in questa sede ripercorrere l'iter dei controlli messi in campo dal Governo in favore di quelle attività produttive la cui prosecuzione è stata consentita dapprima con il D.P.C.M. del 22 marzo 2020, successivamente con il DPCM del 10 aprile 2020 e da ultimo con il D.P.C.M. del 26 aprile 2020 di recente emanazione. In particolare, con il D.P.C.M. del 10 aprile 2020, all'articolo 2 si consente a determinate aziende, individuate con un apposito allegato al decreto, di proseguire l'attività lavorativa, unitamente alle altre attività produttive rispondenti ai requisiti contemplati sempre dall'articolo 2, nel rispetto dei contenuti del protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus covid-19 negli ambienti di lavoro, sottoscritto il 14 marzo 2020 fra il Governo e le parti sociali e successivamente integrato in data 24 aprile 2020.
  Con lo stesso Decreto, all'articolo 7, è stata demandata alla competenza dei Prefetti la funzione di controllo necessaria ad assicurare il puntuale rispetto e, con esso, il buon fine delle misure adottate per consentire il superamento della corrente fase emergenziale, compresa la verifica della ricorrenza delle condizioni previste per la prosecuzione delle attività produttive, industriali e commerciali di riconosciuta pubblica necessità, nonché il coordinamento delle verifiche effettuate dalle amministrazioni competenti. Per completezza, si precisa che nel D.P.C.M. del 26 aprile 2020 l'articolo 9 conferma la riconduzione al prefetto territorialmente competente della esecuzione e del monitoraggio delle misure di contenimento del contagio, prevedendo la possibilità di avvalersi dell'ispettorato nazionale del lavoro e del comando carabinieri per la tutela del lavoro per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
  A tal fine, il Ministero dell'interno, con circolare del 14 aprile 2020, ha previsto la possibilità, per i Prefetti di «... chiedere la collaborazione dei competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali ed avvalersi del supporto delle articolazioni territoriali dell'ispettorato Nazionale del Lavoro, ai fini del controllo sulle modalità di attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali oggetto del Protocollo Governo-parti sociali del 14 marzo 2020, aggiornato al 24 aprile 2020, e, più in generale, sull'osservanza delle precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori».
  Nello specifico, si evidenzia che l'attività di controllo richiesta agli organi di vigilanza dell'ispettorato Nazionale non rientra nell'ambito delle ordinarie attività di verifica effettuate sul territorio, che sono state, viceversa, temporaneamente sospese, bensì è volta ad accertare ai sensi del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 aprile 2020 ed in stretto raccordo con i competenti servizi delle Aziende Sanitarie Locali l'attuazione, da parte dei datori di lavoro, delle procedure organizzative e gestionali prescritte per la continuazione dell'attività lavorativa e, più nello specifico, delle precauzioni idonee per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori, rimettendo alle competenti Prefetture l'esito degli accertamenti per l'adozione degli eventuali provvedimenti di competenza, anche di carattere interdittivo in capo all'azienda. Per completezza, si evidenzia che seppur la norma rimette in capo agli organi del Ministero dell'Interno il potere di accertamento e sanzionatorio, all'ispettorato Nazionale del Lavoro è devoluta l'attività di supporto e di verifica delle modalità di attuazione da parte dei datori di lavoro delle procedure organizzative adottate.
  In merito al caso oggetto dell'interrogazione l'ispettorato del lavoro di Lecce, territorialmente competente, interpellato sulle vicende rappresentate nell'atto di sindacato ispettivo, ha riferito che la locale Prefettura non ha disposto il suo supporto ai fini del controllo sulle modalità di attuazione del Protocollo Governo-Parti Sociali del 14 marzo 2020, in relazione alla ditta Edil Tunnel SPA operante nel cantiere del gasdotto di interconnessione TAP.
  Non vi è motivo, inoltre, di ritenere che i sollecitati controlli dell'ASL non siano avvenuti secondo legge; infatti l'Ufficio territoriale dell'ispettorato di Lecce ha comunicato al Ministero che rappresento che gli esiti dell'accertamento effettuato dall'ASL-SPESAL a carico della citata ditta risultano essere stati trasmessi alla competente Prefettura.
  L'azione del Ministero che rappresento sarà sicuramente condotta in raccordo con il Ministero dell'interno e con gli organi competenti ed individuati dalla legge a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro in questa particolare fase di emergenza che il Paese sta vivendo, al fine di assicurare la salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro.