ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03872

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: GEMMATO MARCELLO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIRIELLI EDMONDO FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
LOLLOBRIGIDA FRANCESCO FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
BUCALO CARMELA FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
CAIATA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
LUCASELLI YLENJA FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
VARCHI MARIA CAROLINA FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020
CIABURRO MONICA FRATELLI D'ITALIA 29/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO PER IL SUD E LA COESIONE TERRITORIALE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 29/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03872
presentato da
GEMMATO Marcello
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   GEMMATO, CIRIELLI, LOLLOBRIGIDA, BUCALO, CAIATA, DEIDDA, FERRO, GALANTINO, LUCASELLI, VARCHI e CIABURRO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per il sud e la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto si evince da organi di stampa, risulterebbe essere stata diffusa una bozza di documento denominato «L'Italia e la risposta al COVID-19» elaborato ad aprile 2020 dal dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri, all'interno della quale sembrerebbero sussistere alcune proposte emendative volte a modificare la normativa vigente in materia di destinazione di risorse economiche alle regioni del Sud Italia;

   in particolare, le proposte sembrerebbero essere due, ovvero:

    a) proposta di emendamento per modificare la chiave di riparto delle risorse del Fondo sviluppo e coesione (ciclo di programmazione 2014-2020), come stabilita dall'articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147;

    b) proposta di emendamento per sospendere la clausola di riequilibrio territoriale nella destinazione alle regioni del Mezzogiorno degli stanziamenti in conto capitale delle Amministrazioni centrali (decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, articolo 7-bis, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18);

   con riferimento alla proposta di cui alla lettera a) si osserva che l'intento sembrerebbe essere quello di modificare la chiave di riparto delle risorse del Fondo sviluppo e coesione, che attualmente destina l'80 per cento alle regioni del Mezzogiorno e il 20 per cento alle regioni del Centro-nord, anche se l'emendamento non riporta la percentuale rimodulata probabilmente rimandando tale definizione a seguito di prossima interlocuzione con regioni ed enti locali coinvolti. Si osserva inoltre che il vincolo di destinazione territoriale delle risorse, di cui all'articolo 1, comma 6, della legge 27 dicembre 2013, n. 147, ha quale fonte di origine l'attuazione dell'articolo 119 della Costituzione laddove si prevede che, per promuovere lo sviluppo economico, la coesione e la solidarietà sociale e per rimuovere gli squilibri economici e sociali, lo Stato destina risorse aggiuntive e nello specifico il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) che, congiuntamente ai fondi strutturali europei, rappresenta lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali;

   con riferimento alla proposta di cui alla lettera b) si osserva che il decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, recante «Interventi urgenti per la coesione sociale e territoriale, con particolare riferimento a situazioni critiche in alcune aree del Mezzogiorno» – convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2017, n. 18 – ha introdotto, all'articolo 7-bis, un principio di riequilibrio territoriale riferito agli stanziamenti in conto capitale delle amministrazioni centrali, nella percentuale del 34 per cento. Tale articolo persegue la finalità di favorire il riequilibrio territoriale tra le diverse zone del Paese, prevedendo che le risorse aggiuntive per la politica di coesione siano assegnate anche secondo le differenzialità presenti nei territori del Mezzogiorno. Si osserva, quindi, che, a seguito dell'esplosione della crisi sanitaria e delle sue conseguenze economiche nel Paese, sembra considerarsi necessario operare una sospensione del criterio di riparto delle risorse dei programmi di spesa in conto capitale finalizzati alla crescita o al sostegno degli investimenti, consentendo all'autorità politica la valutazione delle zone ove concentrare la maggior quantità di risorse per investimenti in considerazione del mutato scenario sociale e produttivo –:

   se la bozza di documento citato in premessa sia da considerarsi atto ufficiale del dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e se le proposte corrispondano alla reale intenzione del Governo e, in caso affermativo:

    a) se il Governo non intenda chiarire quali siano le percentuali di riparto rimodulate e riferite alla proposta di cui alla lettera a) e relative alle risorse del Fondo sviluppo e coesione (ciclo di programmazione 2014-2020) e, con riferimento alla proposta di cui alla lettera b), se realmente intenda adottare iniziative per sospendere l'applicazione della disposizione dell'articolo 7-bis del decreto-legge 29 dicembre 2016, n. 243, e quali siano le zone ove intenda concentrare la maggior quantità di risorse per investimenti e con quale percentuale;

    b) quali iniziative urgenti intenda adottare al fine di assicurare un congruo e adeguato riparto di risorse in favore delle regioni del Sud Italia, affinché si possa garantire sempre e comunque il riequilibrio territoriale tra le diverse zone del Paese nonché lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali del Paese, così come disposto dall'articolo 119 della Costituzione della Repubblica italiana.
(5-03872)