ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03866

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: LAPIA MARA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 28/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NAPPI SILVANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
NESCI DALILA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
PROVENZA NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
SAPIA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
SARLI DORIANA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
SPORTIELLO GILDA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
TROIANO FRANCESCA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
BARONI MASSIMO ENRICO MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
D'ARRANDO CELESTE MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
IANARO ANGELA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
MAMMI' STEFANIA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020
MENGA ROSA MOVIMENTO 5 STELLE 28/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
29/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2020
Resoconto LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/04/2020
Resoconto LAPIA MARA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2020

SVOLTO IL 29/04/2020

CONCLUSO IL 29/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03866
presentato da
LAPIA Mara
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   LAPIA, NAPPI, NESCI, PROVENZA, SAPIA, SARLI, SPORTIELLO, TROIANO, MASSIMO ENRICO BARONI, D'ARRANDO, IANARO, MAMMÌ e MENGA. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il decreto ministeriale 14 luglio 1999, articolo 1, dispone quanto segue: «I medicinali antiblastici iniettabili (...) possono essere erogati (...) soltanto mediante la loro somministrazione presso le strutture ospedaliere o le altre strutture accreditate, in regime di ricovero o day-hospital o trattamento ambulatoriale»;

   la raccomandazione n. 14 del 2012 del Ministero della salute, inoltre, al punto 4.8, prevede che «in accordo con il D.M. 14 luglio 1999, la somministrazione per via parenterale dei farmaci antineoplastici può avvenire nei seguenti setting assistenziali: ospedale, in regime ambulatoriale, di ricovero ordinario o di Day-Hospital»;

   nell'accordo «Nuove linee guida organizzative e raccomandazioni per la rete oncologica ospedale territorio» ratificato il 17 aprile 2019 nella Conferenza Stato-regioni, viene sottolineata la necessità di garantire, su tutto il territorio nazionale, l'equità di accesso alle cure e il superamento della frammentarietà dei percorsi terapeutici;

   la sicurezza del paziente oncologico, come quella del personale sanitario impiegato nei protocolli di cura per le terapie antiblastiche, è caposaldo essenziale dal quale partire per fornire chiarezza ai pazienti stessi in tema di equità di accesso alle terapie e continuità assistenziale;

   non sempre è adeguatamente garantita la possibilità di erogare terapie antiblastiche per via endovenosa anche nelle strutture ambulatoriali, com'è ad esempio il caso della Sardegna dove l'Ats ha disposto per taluni ambulatori la sospensione immediata dell'attività di preparazione, o addirittura dell'attività di erogazione, dei farmaci antiblastici, rimettendo la gestione del servizio al trasporto quotidiano dei farmaci (si vedano le comunicazioni prot. NP/2020/4324; nn. 4327 e 4333 del 28 gennaio 2020; la determina n. 1031 del 25 febbraio 2020 dell'ATS Sardegna; la nota prot. NP/2020/9460 del 25 febbraio 2020 ASSL di Nuoro);

   in questo momento di emergenza sanitaria da diffusione del virus Covid-19, gli spostamenti dei pazienti oncologici devono essere limitati al minimo essenziale, garantendo ad essi la possibilità di sottoporsi alle cure nella struttura più prossima al loro domicilio –:

   se sia consentita l'erogazione delle terapie antiblastiche per via endovenosa nelle Asl territoriali in regime ambulatoriale, chiarendo la normativa citata in premessa, sia in ragione dell'attuale emergenza che in situazioni ordinarie.
(5-03866)
(Presentata il 28 aprile 2020)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 aprile 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03866

  Nel corso dell'emergenza COVID-19, in considerazione della necessità di ridurre il rischio di infezione da SARS-CoV-2 nei pazienti più vulnerabili (anziani e/o con malattie croniche), AIFA ha adottato numerose disposizioni transitorie volte ad agevolare l'approvvigionamento dei farmaci e la continuità terapeutica limitando al contempo l'affluenza negli ospedali e/o negli ambulatori specialistici al fine di ridurre il rischio di contagio. In questo ambito rientrano le disposizioni relative alla proroga dei piani terapeutici di medicinali soggetti a monitoraggio AIFA web-based o cartaceo e la deroga straordinaria concessa per prevedere, in condizioni di massima sicurezza, la gestione delle terapie enzimatiche sostitutive in regime ambulatoriale.
  La terapia antiblastica endovenosa necessita di procedure di preparazione, allestimento e infusione che richiedono accorgimenti specifici in ambienti sterili sorvegliati e controllati, effettuate da personale sanitario specializzato (come richiamato nella Raccomandazione Ministeriale n. 14 del 2012). Per tali motivi non è possibile alcuna deroga al normale regime di fornitura di questi medicinali. I centri oncologici e le reti oncologiche regionali, fin dall'inizio dell'emergenza, hanno messo in atto tutte le misure per garantire le terapie e la sicurezza dei pazienti. L'AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ha esplicitato che, nel caso di pazienti in trattamento attivo, premesso che va garantita la continuità e la tempestività dei trattamenti antineoplastici, occorre prestare ancora maggiore attenzione alle valutazioni che vengono già normalmente eseguite in oncologia, considerando, caso per caso, anche la possibilità di rinvio di un trattamento, in base alle caratteristiche biologiche del tumore, al quadro clinico del paziente e ai potenziali rischi sanitari per infezione da COVID-19.
  Nei casi non procrastinabili, in questa fase epidemiologica, è possibile identificare percorsi e aree dedicate degli ospedali di riferimento in cui poter assicurare la terapia antiblastica in sicurezza.
  Ad ogni modo, si precisa che, ai sensi del decreto ministeriale 14 luglio 1999, i medicinali antiblastici iniettabili possono essere erogati a carico del SSN anche in regime di ospedalizzazione domiciliare.
  Sarà cura delle competenti strutture sanitarie regionali individuare la più opportuna modalità di erogazione, nel rispetto delle disposizioni recate dal citato decreto.