ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03865

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 332 del 29/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CECCONI ANDREA
Gruppo: MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Data firma: 28/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 28/04/2020
Stato iter:
29/04/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 29/04/2020
Resoconto CECCONI ANDREA MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
 
RISPOSTA GOVERNO 29/04/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 29/04/2020
Resoconto CECCONI ANDREA MISTO-MAIE - MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL'ESTERO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 29/04/2020

SVOLTO IL 29/04/2020

CONCLUSO IL 29/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03865
presentato da
CECCONI Andrea
testo di
Mercoledì 29 aprile 2020, seduta n. 332

   CECCONI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   secondo quanto riferito agli organi di stampa dal Ministro interrogato, il piano del Governo per tornare lentamente alla normalità e convivere con il Covid-19 è sostanzialmente formato da 5 punti: distanziamento sociale e mascherine obbligatorie, più ospedali dedicati interamente al coronavirus, App per mappare i contagi e telemedicina, potenziamento delle reti sanitarie territoriali, tamponi a tappeto e test sierologici;

   a tal fine, le linee di indirizzo assistenziali del paziente critico affetto da Covid-19 pubblicate dal Ministero della salute il 29 febbraio 2020 prevedono che ogni regione deve identificare prioritariamente una o più strutture/stabilimenti da dedicare alla gestione esclusiva del paziente affetto da Covid-19 (Covid Hospital);

   nel rispetto di tali indicazioni la regione Marche, con la collaborazione dell'ex direttore del dipartimento della protezione civile Guido Bertolaso, ha individuato presso i padiglioni della fiera di Civitanova Marche un'area in cui creare 100 nuovi posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva dedicati al trattamento e alla gestione dei pazienti Covid positivi alla stregua di quanto già avvenuto nella città di Milano;

   il costo previsto di tale operazione che allo stato attuale non è ancora stata avviata, è calcolato in circa 12 milioni di euro per l'adeguamento strutturale e la dotazione strumentale ai quali vanno aggiunti i costi di gestione e di personale aggiuntivo rispetto alla pianta organica regionale attuale;

   la regione Marche negli ultimi 5 anni, a seguito dall'applicazione del decreto ministeriale 2 aprile 2015, n. 70 «Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera», ha avviato una riorganizzazione dell'offerta sanitaria nel territorio chiudendo 13 strutture sanitarie ospedaliere e riorganizzando le restanti in base al regolamento sopracitato;

   questa riorganizzazione ha di fatto chiuso o svuotato interi stabilimenti sanitari, riducendone sensibilmente la capacità operativa ma lasciando di fatto inalterata la capienza strutturale –:

   quali sia, per quanto di competenza, la posizione del Ministero della salute in merito all'edificazione di nuove strutture o all'adeguamento di strutture sanitarie esistenti per l'ottenimento dei cosiddetti Covid Hospital, al fine di pervenire a un contenimento dei costi e una ottimizzazione dei servizi, secondo i criteri imprescindibili di efficienza, economicità e buon andamento della pubblica amministrazione.
(5-03865)
(Presentata il 28 aprile 2020)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 29 aprile 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03865

  Le «Linee di indirizzo assistenziali del paziente critico affetto da COVID-19», pubblicate con la Circolare del 29 febbraio 2020, individuano la necessità della predisposizione di un piano di emergenza regionale, che consenta di garantire idonei livelli di trattamento del paziente critico affetto da COVID-19 attraverso un adeguato numero di posti letto di terapia intensiva, lasciando alle regioni e province autonome il compito di individuare le soluzioni organizzative che consentano di soddisfare il potenziale incremento della necessità di ricovero in tale ambito assistenziale. Ogni regione ha identificato una o più strutture/stabilimenti da dedicare alla gestione esclusiva del paziente affetto da COVID-19 («COVID Hospital») in relazione alle dinamiche epidemiologiche locali, provvedendo nel frattempo a garantire la predisposizione di postazioni isolate, terapie intensive di coorte (con separazione fisica da altre unità di terapia intensiva presenti in ospedale) destinate al ricovero ed al trattamento di pazienti affetti da COVID-19.
  La Circolare del 1o marzo 2020 avente ad oggetto «Incremento disponibilità posti letto del Servizio Sanitario nazionale e ulteriori indicazioni relative alla gestione dell'emergenza COVID-19», ha fornito alle regioni e province autonome indicazioni relative alla necessità di incrementare la disponibilità dei posti letto di Terapia Intensiva (nella misura del 50 per cento del numero dei posti letto già attivi) e ha ribadito la necessità di individuare le strutture/stabilimenti ospedalieri da dedicare alla gestione esclusiva dei pazienti affetti da COVID-19.
  I documenti indicati, come linee di indirizzo, si limitano a tracciare le indicazioni generali di riferimento cui attenersi, demandando al livello regionale l'individuazione delle scelte organizzative ritenute più opportune per attuare le indicazioni nei territori di competenza.
  La strategia per la gestione della emergenza sanitaria da implementare nell'immediato futuro, mediante specifiche iniziative normative già allo studio da parte del Ministero della salute, mira a garantire in modo strutturale la riorganizzazione e il potenziamento della rete territoriale ed ospedaliera.
  Tale strategia si articola sui seguenti punti:
   1. riprogrammare e riorganizzare il fabbisogno e la disponibilità di posti letto di area semi intensiva ed intensiva, con la necessaria dotazione impiantistica idonea a supportare le apparecchiature di ausilio alla ventilazione e monitoraggio (impianti di erogazione di ossigeno, aria compressa e vuoto, elettrici e di implementazione tecnologica) in modo che tali letti siano fruibili sia in regime ordinario, sia in regime di trattamento infettivologico per alta intensità di cure;
   2. per almeno il 50 per cento dei letti di area semi intensiva è prevista l'ulteriore possibilità di immediata conversione in letti intensivi con la sola integrazione della strumentazione di ventilazione e monitoraggio;
   3. contestualmente è prevista una adeguata rete logistica, organizzata per la rotazione e distribuzione delle attrezzature e strumentazioni.

  Pertanto, facendo riferimento al modello organizzativo richiamato nella circolare del 25 marzo 2020, avente ad oggetto: «Linee di indirizzo organizzative dei servizi ospedalieri e territoriali in corso di emergenza COVID-19», sarà necessario agire prioritariamente sulle strutture già individuate e dedicate alla gestione del paziente affetto da COVID-19.
  Ove non sia stato possibile individuare strutture dedicate alla gestione del paziente affetto da COVID-19 si procederà separando nettamente i percorsi di cura e assistenza al fine di garantire un corretto approccio che consenta una distinzione sia organizzativa che logistica.
  Il percorso del paziente sospetto COVID-19 sarà gestito da personale dedicato ed adeguatamente formato, all'interno di spazi strutturalmente distinti. L'organizzazione dei medesimi, quindi, consentirà l'individuazione di servizi di diagnostica dedicati e, solo qualora ciò non fosse possibile, garantirà la sanificazione costante, eventualmente programmando adeguatamente gli accessi.