ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03856

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 330 del 23/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: RIZZETTO WALTER
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 23/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 23/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 23/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03856
presentato da
RIZZETTO Walter
testo di
Giovedì 23 aprile 2020, seduta n. 330

   RIZZETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 12 aprile 2020 si è appreso che la Presidenza del Consiglio dei ministri, dopo avere dichiarato a fine gennaio l'emergenza sanitaria nazionale, ha adottato i provvedimenti del caso, ordinando, con determina del 26 febbraio 2020, il materiale sanitario utile a proteggere dal coronavirus, sia il Presidente che i suoi collaboratori: dalle mascherine ai guanti al gel, addirittura i camici e le bombole di ossigeno. Tale ordine è stato poi successivamente integrato con ulteriori dispositivi sanitari;

   al riguardo, non si mette in discussione il fatto che siano stati effettuati gli ordini necessari per porre in essere gli adempimenti di sicurezza e sorveglianza sanitaria a Palazzo Chigi. L'aspetto incomprensibile della questione è per quali motivi gli atti relativi agli approvvigionamenti per il personale sanitario e tutti i cittadini italiani siano stati disposti solo due settimane dopo i predetti adempimenti. Difatti, mentre ai primi di marzo 2020 palazzo Chigi era già in possesso delle prime protezioni necessarie, solo successivamente e con ritardo, è stato chiesto a Consip di fare una gara per il materiale protettivo necessario per il territorio nazionale. Tra l'altro, tale procedura per gli acquisti è stata, secondo l'interrogante, sotto più profili fallimentare, visto che una serie di lotti sono stati revocati e secondo il commissario agli approvvigionamenti sanitari, Domenico Arcuri, buona parte dei materiali ordinati potrebbe arrivare fuori tempo massimo, quando l'emergenza si sarà già drasticamente ridimensionata, lasciando invece scoperto il periodo di necessità;

   inoltre, si apprende che la Presidenza del Consiglio ha ordinato, nel mese di febbraio 2020, anche un importante quantitativo extra di farmaci, per un importo di 9.000 euro, che non vengono specificati, ma che si ritiene siano speciali, considerando che è stato necessario l'ulteriore acquisto, per 2.500 euro, di un frigorifero per la conservazione di farmaci e vaccini. Sul punto, quello che intende verificare l'interrogante, per motivi di trasparenza, è quali medicinali l'ufficio medico competente abbia ritenuto di dover far acquistare alla Presidenza del Consiglio dei ministri per contrastare il Covid-19, nel mese di febbraio 2020, ossia quando ancora, non erano state avviate le sperimentazioni su farmaci specifici, solo successivamente autorizzate come si evince dagli atti pubblicati sul sito dell'Aifa –:

   per quali motivi l'approvvigionamento necessario per proteggersi dal Covid-19 sia stato disposto in largo anticipo, rispetto a quello a tutela del personale sanitario e dei cittadini italiani;

   dove sia stato effettuato l'acquisto e di quali specifici farmaci abbia ritenuto di doversi dotare la Presidenza del Consiglio dei ministri, con un ordine risalente al mese di febbraio 2020, per contrastare l'eventuale contagio da Covid-19, anche con medicinali che richiedono la conservazione in frigo.
(5-03856)