ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03848

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 329 del 22/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIABURRO MONICA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 22/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020
FERRO WANDA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020
GALANTINO DAVIDE FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020
CARETTA MARIA CRISTINA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020
MANTOVANI LUCREZIA MARIA BENEDETTA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020
DE CARLO LUCA FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 22/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 22/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 22/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03848
presentato da
CIABURRO Monica
testo di
Mercoledì 22 aprile 2020, seduta n. 329

   CIABURRO, DEIDDA, FERRO, GALANTINO, CARETTA, MANTOVANI, LUCA DE CARLO e ROTELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   si riporta che nelle ultime settimane, tre trasmissioni televisive facenti parti del palinsesto Rai, «Sapiens», «Indovina chi viene a cena» e «Report», hanno sottolineato – ciascuna in modo differente;

   la presenza di una relazione vincolante tra i liquami degli allevamenti zootecnici e l'inquinamento atmosferico;

   nella fattispecie a giudizio dell'interrogante si tratterebbe di insinuazioni secondo cui il predetto rapporto si sostanzierebbe nello spandimento dei reflui che, tramite l'ammoniaca prodotta dagli stessi, avrebbe generata maggiori concentrazioni di polveri sottili Pm10, incentivando la diffusione del Covid-19;

   tali accuse troverebbero origine nella correlazione ritrovata in campo medico tra inquinamento atmosferico, e segnatamente le polveri sottili Pm10, e infiammazioni dell'apparato respiratorio; non esistono pareri univoci nella comunità scientifica riguardo la correlazione tra liquami e Covid-19, anzi, le maggiori evidenze riportano come l'emissione delle particelle sia in buona parte causata dal riscaldamento domestico e dai mezzi di trasporto su strada;

   come riportato dalle associazioni di categoria, infatti, il settore della zootecnia alimenta pratiche virtuose a tema di economia circolare, con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni che stanno alla base delle agricolture «Bio» italiane, specificando inoltre come negli anni, a fronte di una popolazione di animali stabile, la produzione di Pm10 sia in costante diminuzione; questo fenomeno troverebbe attuazione grazie al fondamentale progresso tecnologico del settore;

   si riporta, altresì, che è lo stesso Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) a certificare come l'agricoltura sia responsabile di emissioni di Pm10 e Pm2.5 in percentuali nettamente inferiori e meno significative rispetto ad altri comparti produttivi nazionali;

   ad ora non esistono correlazioni scientifiche nette quindi tra la zootecnia e la diffusione del Covid-19, allorché invece esistono, suffragate da numerose evidenze empiriche, testimonianze di come il comparto agricolo, con particolare riguardo all'Italia, costituisca un esempio virtuoso di tutela dell'ambiente;

   a giudizio dell'interrogante le insinuazioni mosse dalle predette trasmissioni televisive sono lesive e dannose nei confronti di un comparto che rappresenta un'eccellenza in tutto il mondo, e che anzi si trova in uno stato di particolare difficoltà a causa della crisi da Covid-19 –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative di competenza intenda predisporre per:

    a) riparare il grave danno all'immagine delle aziende agricole derivanti dai servizi televisivi di cui in premessa;

    b) predisporre un tavolo di confronto tra il mondo giornalistico e le categorie agricole di cui in premessa, anche con il fine di promuovere le pratiche virtuose del comparto agricolo italiano.
(5-03848)