ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03801

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 323 del 02/04/2020
Firmatari
Primo firmatario: BUTTI ALESSIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 02/04/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ROTELLI MAURO FRATELLI D'ITALIA 02/04/2020
TRANCASSINI PAOLO FRATELLI D'ITALIA 02/04/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA E LA DIGITALIZZAZIONE delegato in data 02/04/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/04/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03801
presentato da
BUTTI Alessio
testo di
Giovedì 2 aprile 2020, seduta n. 323

   BUTTI, ROTELLI e TRANCASSINI. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:

   il Ministro interrogato ha lanciato una call per la presentazione di progetti di data tracing, ovvero di tracciamento digitale dei movimenti delle persone ai fini del contrasto del contagio da coronavirus;

   i termini del bando sono stati aperti martedì 24 marzo alle 9,00 e chiusi giovedì 26 marzo alle ore 13,00, dopo sole 52 ore;

   la prima lista di membri di una task force era composta da 24 nomi con una preponderante componente di economisti;

   lanciato e chiuso il bando, in tanti si sono chiesti che fine avesse fatto la costituenda task force e finalmente il pomeriggio del 31 marzo 2020 il Ministro interrogato adotta il decreto: una mastodontica task force con addirittura 74 membri, con una composizione e con obiettivi che destano perplessità e domande;

   i membri sono distribuiti in 7 sottogruppi di lavoro tematici e coordinati da un mini-gruppo, l'ottavo, composto da tre soli membri;

   si tratta di un esercito di nomi tra cui spicca qualche nome noto alla pubblica amministrazione e alla cerchia degli addetti ai lavori, ma in molti casi si tratta di persone, ad avviso dell'interrogante, con insufficienti esperienze curriculari e soprattutto non vi è nessun esperto di cyber security;

   una task force di 74 membri è un apparato burocratico impossibile da gestire in modo agile;

   neanche all'Onu ci sono commissioni operative così pletoriche, nonostante gli obblighi di rappresentanza territoriale mondiale;

   dei sottogruppi di lavoro due, il quinto e il sesto, sceglieranno il o i progetti vincenti per realizzare la app di tracciamento della popolazione. Non si sa in quanto tempo, perché, il decreto rimane vago, indica «senza ritardo»;

   ciascuno dei 7 sottogruppi di lavoro svolgerà attività di analisi e ricerca. Secondo le tematiche previste, alcuni gruppi hanno obiettivi complessi. Ad esempio, il terzo, il sottogruppo di lavoro dedicato all'impatto economico, «procede alla stima dell'impatto dell'emergenza COVID-19 sulla produzione industriale italiana a livello combinato di Regione-settore e alla stima degli impatti diretti ed indiretti sulla finanza pubblica». Un tema talmente complesso da richiedere la presenza di gruppi omogenei di ricerca, affiatati e pronti a dedicare anni a un argomento così articolato;

   ciascuno dei 7 sottogruppi di lavoro consegnerà al «Ministro Paola Pisano i risultati dello studio e analisi svolto». L'intero gruppo di lavoro presenterà infine «una sua relazione unitaria sulle attività svolte e sulle proposte elaborate». Difficile dire a cosa porterà un apparato burocratico di tali dimensioni;

   infine, l'ultimo punto riguarda l'inserimento, dettato dal decreto ministeriale, dei rappresentanti di Garante per la protezione dei dati personali, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e Autorità garante della concorrenza e del mercato. Difficile spiegare, a giudizio dell'interrogante, come sia stato possibile che un decreto preveda la presenza organica di rappresentanti di autorità, a giudizio dell'interrogante indipendenti all'interno di un gruppo di lavoro ministeriale –:

   quali siano stati i criteri nella selezione e quali le competenze e le qualifiche richieste per i membri che fanno parte della task force e che gestiranno i dati sensibili degli italiani, alla luce del fatto che tra i membri non c'è nessun esperto di telecomunicazioni, di rete, o di cyber security;

   quali siano i tempi previsti per il completamento dei lavori e soprattutto quale sia la durata della «task force» citata in premessa, dove saranno custoditi i dati raccolti e quali siano le garanzie di riservatezza per i cittadini;

   se non ritenga necessario adottare iniziative per garantire che, a tutela della riservatezza dei dati personali, i dati degli italiani non siano presi in carico da società straniere.
(5-03801)