ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03731

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 314 del 03/03/2020
Firmatari
Primo firmatario: BIGNAMI GALEAZZO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 03/03/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OSNATO MARCO FRATELLI D'ITALIA 03/03/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 03/03/2020
Stato iter:
04/03/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 04/03/2020
Resoconto BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 04/03/2020
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 04/03/2020
Resoconto BIGNAMI GALEAZZO FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 04/03/2020

SVOLTO IL 04/03/2020

CONCLUSO IL 04/03/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03731
presentato da
BIGNAMI Galeazzo
testo di
Martedì 3 marzo 2020, seduta n. 314

   BIGNAMI e OSNATO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   il 28 settembre 2018, Astaldi spa, azienda leader nel settore delle costruzioni, ha chiesto il concordato preventivo e portato i libri in tribunale, dopo aver deliberato una operazione sul mercato di ricapitalizzazione da 300 milioni di euro che prevedeva l'ingresso come partner del colosso giapponese delle costruzioni Ihi;

   si apprende così che l'azienda ha debiti per oltre 3 miliardi di euro e che senza aiuto è a rischio di fallimento: ovviamente il valore delle sue obbligazioni scende vorticosamente;

   una situazione che coglie di sorpresa tutti, soprattutto gli obbligazionisti, per lo più comuni cittadini che avevano investito nell'azienda molti dei loro risparmi, anche per via dei buoni tassi di interesse e da un nome «storico» delle costruzioni italiane, con ottima reputazione internazionale;

   si comincia dunque a cercare un gruppo che possa salvare la società: allo scadere della presentazione delle offerte, il 14 febbraio 2019, l'unica è quella di Salini Impregilo che acquista il 63 per cento di Astaldi per 225 milioni, a fronte però di una rinuncia da parte dei creditori chirografari, tra cui gli obbligazionisti, a una non meglio identificata quota del loro credito;

   dopo mesi di richieste agli obbligazionisti non viene fornito alcun dettaglio: gli stessi, al fine di tutelare i propri interessi, si riuniscono nel comitato «Bondholders Astaldi». Sulla base delle analisi effettuate dal Comitato, si rende evidente che per gli obbligazionisti il ristoro si aggirerebbe intorno al 23 per cento contro il 38 per cento indicato da Astaldi. Inoltre, tale percentuale potrebbe essere inferiore, in quanto il rimborso avverrebbe mediante assegnazione di azioni e di strumenti finanziari partecipativi e, dunque, non in denaro. La perdita, secondo il comitato, sarebbe del 77 per cento delle somme investite;

   i commissari giudiziali nominati dal tribunale stimano che le azioni e gli Sfp possano rappresentare un valore pari al 33 per cento dell'originario credito;

   il salvataggio di Astaldi, propedeutico alla nascita di Progetto Italia sembra destinato a essere tutto sulle spalle degli obbligazionisti che, nel complesso, hanno sottoscritto 890 milioni di euro di bond per sostenere la crescita del gruppo;

   ad inizio agosto 2019 il consiglio di amministrazione di Cassa depositi ha dato il via libera all'intervento del gruppo Cdp nel Progetto Italia: la controllata Cdp Equity assume l'impiego di sottoscrizione fino a 250 milioni di euro nell'ambito di un aumento di capitale a condizioni di mercato. Tale aumento verrà lanciato da Salini Impregilo e vedrà la partecipazione di un pool di banche e dell'azionista di controllo della stessa società –:

   di quali elementi conoscitivi si disponga rispetto a quanto esposto in premessa e quali iniziative siano state assunte o si intendano assumere a tutela degli obbligazionisti di Astaldi sui quali sembra ricadere il peso dell'intera operazione di salvataggio.
(5-03731)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 4 marzo 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03731

  In riscontro all'interrogazione in riferimento inerente alle vicende della società Astaldi e all'intervento della Cassa Depositi e Prestiti per lo svolgimento del Progetto Italia, si rappresenta, in via preliminare che la Consob, interpellata sull'argomento, ha fornito un excursus sulle principali vicende societarie di Astaldi SpA, comunicando di aver provveduto al monitoraggio del contesto informativo fornito al pubblico dall'emittente stessa sulla materia oggetto dell'interrogazione.
  A partire dal 15 maggio 2018, la Consob ha assoggettato Astaldi agli obblighi di informativa periodica supplementare con cadenza trimestrale ai sensi dell'articolo 114, comma 5, del TUF. Ciò, in quanto la società di revisione KPMG S.p.A., con riferimento alle relazioni di revisione sui bilanci d'esercizio e consolidato al 31 dicembre 2017, pur esprimendo un giudizio positivo senza rilievi, ha richiamato, in uno specifico paragrafo della propria relazione, l'informativa fornita dagli amministratori in merito alla «rilevante incertezza che può far sorgere significativi dubbi sulla capacità della società di continuare ad operare sulla base del presupposto della continuità aziendale».
  In data 28 settembre 2018, dinanzi al Tribunale di Roma, Astaldi ha depositato una domanda di concordato preventivo «con riserva» ai sensi degli articoli 161, sesto comma, e 186-bis R.D. 16 marzo 1942, n. 267 («l.fall.»), prodromica al deposito di una proposta di concordato preventivo in continuità aziendale ex articoli 160 e 186-bis ss. l.fall.
  In pari data, Astaldi ha comunicato al mercato di non avere proceduto all'approvazione della Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2018, pertanto l'ultima rendicontazione contabile pubblicata risulta essere il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2018.
  In data 19 giugno 2019, Astaldi ha depositato il piano concordatario presso il Tribunale di Roma (successivamente integrato in data 16 luglio, 20 luglio e 2 agosto 2019).
  Tale piano si basa su un'ipotesi di continuità di business, supportata da un'offerta vincolante pervenuta da Salini. Con specifico riferimento all'intervento di tale ultima società, si sottolinea che l'offerta Salini Impregilo prevede la sottoscrizione di un aumento di capitale in Astaldi per €/mln. 225 destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili di Astaldi (€/mln 165) e per la parte rimanente al servizio del piano di continuità.
  In estrema sintesi il piano concordatario prevede che le attività di Astaldi vengano separate tra attività in continuità e attività oggetto di liquidazione a favore dei creditori (c.d. patrimonio destinato, costituito da asset non-core tra cui le principali concessioni in Turchia e Cile, il credito venezuelano e l'immobile della sede centrale di Roma).
  Il passivo concordatario alla data del 28 settembre 2018 – data di presentazione della domanda di concordato ex articoli 161 l.fall. – ammonta a €/mln 3.598.
  Con riferimento al suddetto passivo, il piano concordatario prevede quanto segue:
   l'integrale soddisfazione dei debiti prededucibili (compensi per i commissari giudiziali e per i professionisti della procedura, fondi rischi di natura prededucibile), per complessivi €/mln. 67,8;
   l'integrale soddisfazione dei debiti privilegiati (debiti tributari, fondi rischi e debiti commerciali privilegiati, debiti verso il personale), per complessivi €/mln. 96,7;
   assegnazione di azioni Astaldi e strumenti finanziari partecipativi (SFP) ai creditori chirografari (debiti verso banche e obbligazionisti, debiti commerciali, debiti intercompany e fondi rischi chirografari), per €/mln. 3.433,5. Nello specifico, il piano concordatario prevede che i creditori chirografari siano soddisfatti, entro 120 giorni centoventi giorni dall'omologa definitiva del concordato, con l'attribuzione di: (i) azioni di Astaldi di nuova emissione, quotate, che saranno assegnate ai creditori chirografari in ragione di n. 12,493 azioni per ogni 100 Euro di credito; (ii) Strumenti Finanziari Partecipativi (SFP) che attribuiranno al creditore il diritto di concorrere al ricavato netto della liquidazione di specifici beni ricompresi nel patrimonio destinato oggetto di liquidazione e saranno assegnati ai creditori in ragione di un SFP per ogni Euro di credito vantato.

  A tale ultima categoria, appartengono i titolari di due prestiti obbligazionari, vale a dire il prestito denominato «Euro 140,000,000 4.875 per cent. Equity-Linked Notes due 21 June 2024», retto dalla legge inglese, e il prestito cd. high yield denominato «Euro 750,000,000 7.125 per cento Senior Notes due 2020», retto dalla legge di New York, per complessivi €/mln. 890. In particolare trattasi:
   (i) un prestito obbligazionario senior unsecured, emesso nel dicembre 2013 (e seguito da due ulteriori emissioni a dicembre 2013 e febbraio 2014), per un importo complessivo di €/mln 750, con scadenza nel 2020, e cedola semestrale a tasso fisso pari al 7,125 per cento, pagabile il 1o giugno e il 1o dicembre di ogni anno. Le obbligazioni oggetto del prestito obbligazionario in parola sono quotate presso il mercato Euro MTF organizzato e gestito dalla Borsa del Lussemburgo. Il prestito in argomento prevede una serie di impegni a carico della Società finalizzati alla tutela delle posizioni di credito dei finanziatori, la violazione dei quali può comportare il verificarsi di un evento di inadempimento a seguito del quale i creditori potrebbero decidere di avvalersi dei rimedi contrattualmente previsti, fra cui il rimborso anticipato obbligatorio;
   (ii) un prestito obbligazionario Equity Linked, emesso a giugno 2017, riservato a investitori qualificati italiani ed esteri del valore nominale di complessivi €/mln 140, con scadenza 21 giugno 2024 e cedola trimestrale a tasso fisso pari al 4,875 per cento annuo, pagabile il 21 marzo, il 21 giugno, il 21 settembre e il 21 dicembre di ogni anno. I termini e le condizioni delle Equity Linked Notes prevedono alcuni eventi di default in linea con la prassi di mercato che includono, tra l'altro, il mancato pagamento del capitale e degli interessi; l'insolvenza dell'Emittente o di alcune delle sue controllate rilevanti; la liquidazione o scioglimento dell'Emittente o di alcune delle sue controllate rilevanti.

  In data 11 febbraio 2020 la Società ha diffuso un comunicato stampa con il quale ha reso noto al mercato l'avvenuto deposito presso il Tribunale di Roma della relazione dei Commissari Giudiziali i quali, ad esito delle valutazioni svolte, hanno espresso parere positivo sulla fattibilità giuridica ed economica del piano e della proposta concordataria qualificando quest'ultima «sicuramente più vantaggiosa per i creditori chirografari» rispetto allo scenario alternativo dell'amministrazione straordinaria.
  Come comunicato al mercato in data 25 febbraio 2020, l'Assemblea dei portatori delle obbligazioni del prestito obbligazionario di €/mln. 140 ha approvato con il voto favorevole dell'80,05 per cento dei presenti la proposta di concordato preventivo, mentre l'Assemblea dei portatori delle obbligazioni del prestito obbligazionario di €/mln. 750 non ha raggiunto il quorum costitutivo e, pertanto, si riunirà in seconda convocazione il 10 marzo 2020 ovvero in terza convocazione in data 24 marzo 2020.
  Quanto a Salini Impregilo S.p.A., tale emittente, previa autorizzazione da parte della Consob, ha pubblicato, in data 7 novembre 2019, il prospetto informativo relativo all'ammissione alle negoziazioni delle azioni rinvenienti da un aumento di capitale riservato di Euro 600 milioni («Prospetto»).
  Detto aumento di capitale si inseriva nel contesto del progetto di rafforzamento del settore nazionale delle grandi opere e delle costruzioni denominato «Progetto Italia».
  In tale contesto, in data 14 febbraio 2019, l'Emittente ha presentato ad Astaldi S.p.A. l'offerta avente ad oggetto un'operazione di rafforzamento patrimoniale, volta ad acquisirne il controllo, da eseguirsi nell'ambito della succitata procedura di concordato preventivo per cui Astaldi ha depositato presso il Tribunale di Roma il piano concordatario («Piano») e la Proposta concordataria, recanti le indicazioni per il soddisfacimento dei creditori.
  Il Prospetto contiene informazioni «interamente tratte dal Piano di Astaldi, pubblicato dalla stessa Astaldi in data 7 ottobre 2019» a cui Salini Impregilo S.p.A. ha fatto rinvio per informazioni di maggior dettaglio.
  Nel Prospetto è riportato altresì che della suddetta esdebitazione fanno parte, tra l'altro, anche i Bondholder richiamati.
  Per quanto attiene agli specifici aspetti relativi all'intervento di Cassa Depositi e Prestiti, la stessa, sentita anche la società controllata CDP Equity, ha precisato che lo scorso 12 novembre 2019, si è perfezionata l'operazione di aumento di capitale di Salini Impregilo S.p.A. a condizioni di mercato, alla quale hanno partecipato, oltre a CDP Equity, un pool di investitori istituzionali, nonché l'azionista di controllo della stessa Società (Salini Impregilo).
  L'iniziativa Progetto Italia – promossa da Salini Impregilo e aperta a tutti i soggetti industriali che intendono parteciparvi – ha una valenza di sistema, contribuendo alla costituzione di un player nazionale capace di competere sui principali mercati internazionali. Essa, inoltre, intende contribuire alla realizzazione di progetti infrastrutturali strategici per il Paese e al rafforzamento, lungo tutta la filiera, delle eccellenze presenti, a beneficio anche delle piccole e medie imprese. In tale ottica, l'operazione di CDP Equity è in linea con la missione istituzionale del Gruppo CDP a supporto del Paese.
  Si precisa infine, in relazione allo specifico quesito degli interroganti, che l'investimento effettuato da CDP Equity è nel capitale sociale di Salini Impregilo e che non sussiste alcuna interlocuzione con Astaldi.
  Si ritiene utile ribadire altresì che Astaldi è oggetto di una procedura di concordato preventivo che prevede, tra l'altro, il voto favorevole del ceto creditorio di Astaldi quale condizione di procedibilità. Pertanto, tale ceto creditorio può esprimere le proprie valutazioni nel contesto della procedura di concordato preventivo.