ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03700

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 313 del 27/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: QUARTAPELLE PROCOPIO LIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03700
presentato da
QUARTAPELLE PROCOPIO Lia
testo di
Giovedì 27 febbraio 2020, seduta n. 313

   QUARTAPELLE PROCOPIO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   da notizie a mezzo stampa parrebbe che, nella notte di mercoledì 15 gennaio 2020, un cittadino libico si sia presentato al pronto soccorso dell'ospedale San Raffaele di Milano con alcuni tagli presumibilmente procurati da una aggressione, motivo per il quale, i medici hanno chiamato la polizia;

   sulla base di un programma di aiuto sanitario tra il gruppo San Donato e l'ambasciata di Tripoli presso la Santa Sede, all'ospedale San Raffaele vengono ricoverati i feriti libici, senza specificare se si tratti di miliziani, militari o semplici feriti, che vengono evacuati dal Paese nordafricano e portati presso la struttura ospedaliera milanese, a spese del Governo di Tripoli. Quest'ultimo paga anche l'alloggio al vicino Hotel Rafael per chi, pur dimesso dal nosocomio, deve comunque rimanere a Milano per controlli ed accertamenti. Il libico che si è presentato ferito al pronto soccorso, è proprio uno di quelli che alloggiano in questo albergo. Dunque, si tratta di uno dei pazienti seguito nell'ambito del programma stipulato con l'ambasciata libica presso la Santa Sede;

   alla polizia lo stesso ha raccontato di essere stato aggredito da due suoi connazionali all'interno dell'Hotel Rafael per futili motivi. Intanto, al pronto soccorso, dove il ferito era ricoverato, per alcune ore si sarebbe verificato un via vai di persone legate al locale consolato libico, tale da informarne anche il capo del pool Antiterrorismo della procura di Milano, Alberto Nobili, che ha aperto un fascicolo, programmando per il giorno successivo un interrogatorio dei due presunti aggressori;

   purtroppo però, quando gli inquirenti sono tornati all'Hotel Rafael, i due non c'erano più. Hanno preso un volo di linea diretto a Tripoli e sarebbero stati fatti «emigrare» dall'Italia da funzionari del consolato e dell'ambasciata libica a Roma, nonostante su di loro pendesse un'indagine per lesioni e soprattutto, parrebbe, senza che alle forze di polizia milanesi, né alla procura, venisse comunicato nulla –:

   se quanto esposto corrisponda al vero e, in tal caso, se il Ministro interrogato sia a conoscenza dell'accordo tra il gruppo medico San Donato e il Governo di Tripodi e se siano stati avviati contatti con le autorità libiche al fine di contribuire, per quanto di competenza, a chiarire le circostanze del rientro dei due libici citati in premessa nel Paese d'origine.
(5-03700)