ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03693

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 312 del 26/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: PINI GIUDITTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 26/02/2020
Stato iter:
21/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/05/2020
Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 21/05/2020
Resoconto PINI GIUDITTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2020

DISCUSSIONE IL 21/05/2020

SVOLTO IL 21/05/2020

CONCLUSO IL 21/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03693
presentato da
PINI Giuditta
testo di
Mercoledì 26 febbraio 2020, seduta n. 312

   PINI. — Al Ministro della difesa, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il 5 settembre 2019 il direttore generale dell'Agenzia industrie difesa emanava un decreto di annullamento in procedura di gara in autotutela relativamente al lotto n. 3 della gara a procedura aperta accelerata mediante aggiudicazione per lotti separati, per la fornitura presunta di 400 chilogrammi di Cannabis per le esigenze dello Stabilimento chimico farmaceutico di Firenze, importo presunto euro 1.520.000,00 al netto di I.V.A. codice Gara 7462842;

   in tale decreto si legge che le motivazioni per l'annullamento sono da riscontrarsi in quanto di seguito riportato: «Sentito il parere del Direttore dello Stabilimento Militare Chimico Farmaceutico di Firenze che, vista la sopravvenuta irrilevanza, nel quadro del fabbisogno nazionale, della tipologia Cannabis infiorescenza ad alto contenuto di CBD (lotto di gara n. 3) ritiene non necessario l'approvvigionamento»;

   tale sopravvenuta irrilevanza, a giudizio dell'interrogante, non trova riscontro nella realtà dei fatti;

   in tutto il territorio nazionale è sempre più difficile reperire il farmaco anche a causa dell'impossibilità di reperire l'infiorescenza di Cannabis ad alto contenuto di Cbd da parte dei farmacisti;

   il fabbisogno di Cannabis ad uso medico era stato stimato, nel 2017, a 1.000 chilogrammi. In relazione alla diffusione delle prescrizioni a livello regionale, tuttavia, il dato ha subìto nel tempo (e potrà subire prossimamente) un incremento significativo;

   ciò è testimoniato dalla relazione tecnica al cosiddetto disegno di legge «Cannabis» (approvato in prima lettura dalla Camera nella scorsa legislatura), ove si legge che il fabbisogno potrebbe realisticamente raggiungere in poco tempo i 2.000 kg/anno;

   la previsione risulta essere confermata anche dal report Estimated World Requirements of Narcotic Drugs 2020 dell’International Narcotics Control Board, che riporta un fabbisogno di 1.950 chilogrammi;

   a fronte di tale domanda, sulla base di quanto pubblicato sul sito del Ministero della salute, lo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, nel 2018, ha distribuito alle farmacie Cannabis per soli 146 chilogrammi con un totale di vendite ammontante a 578 chilogrammi;

   questo quantitativo è assolutamente insufficiente tanto è vero che, a seguito degli accordi intercorsi a fine 2018 tra il Ministero della salute italiano e quello olandese, la quota importata dall'Italia passata da 450 kg/anno a 700 kg/anno per il 2019;

   lo stesso comunicato del Ministero della salute, tuttavia, ha specificato che «le varietà inviate dipenderanno dall'effettiva disponibilità», senza alcuna garanzia, pertanto, della continuità terapeutica per i pazienti;

   migliaia di pazienti e di medici in tutto il territorio nazionale non riescono a reperire il farmaco;

   la sottoscritta ha già interrogato due volte il Ministero della salute; nell'ultima risposta, la Sottosegretaria per la salute delegata, ha indicato il Ministero della difesa come dicastero cui rivolgersi per ulteriori approfondimenti;

   l'annullamento del lotto e la carenza sistematica del farmaco ormai da mesi stanno causando un grave danno a pazienti e medici;

   i pazienti che necessitano il suddetto farmaco appartengono alle fasce più deboli, malati oncologici o cronici –:

   sulla base di quali dati il direttore generale dell'Agenzia industrie difesa abbia annullato il lotto n. 3 indicato in premessa;

   sulla base di quali dati il direttore dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze abbia ritenuto di esprimere un parere di sopravvenuta irrilevanza, nel quadro del fabbisogno nazionale, della tipologia cannabis infiorescenza ad alto contenuto di Cbd;

   se il Governo non ritenga opportuno approfondire ulteriormente le motivazioni che spingono enti vigilati dal Ministero della difesa a dichiarare sopravvenute irrilevanze in relazione alla reperibilità di farmaci che il Ministero della salute deve reperire dall'estero a causa della loro mancanza sul territorio nazionale, causando gravi disagi al sistema sanitario nazionale.
(5-03693)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 21 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03693

  Prima di entrare nel merito delle questioni sollevate con l'atto in discussione, desidero sottolineare come lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze rappresenti una vera eccellenza in ambito sanitario, farmaceutico e scientifico al servizio del Paese.
  Basti pensare alle qualificate competenze e alle indubbie capacità che esso esprime per rispondere in modo tempestivo, sicuro ed efficace alla domanda di farmaci per il settore civile, nel primario interesse della salute pubblica.
  Lo Stabilimento – che da sempre collabora con il Ministero della salute, con le Regioni e con l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) – è attivo in tutti i servizi connessi alla produzione, distribuzione e stoccaggio di farmaci orfani per circa 3000 pazienti affetti da patologie rare e croniche, farmaci carenti/salvavita, medicinali a base di cannabis e, da ultimo, è impegnato grazie alla sua flessibilità di impiego e alla sua capacità produttiva, nel fare fronte all'emergenza del COVID-19 in ambito nazionale.
  Ciò premesso, riguardo alla cannabis a uso terapeutico, lo Stabilimento, unica officina farmaceutica dello Stato autorizzata alla coltivazione di cannabis per uso medico, ha il compito di produrre 100 Kg/anno della sostanza attiva di origine vegetale a base di cannabis (prodotte a partire da genetiche messe a punto dal Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'analisi dell'economia agraria-CREA di Rovigo) per la successiva distribuzione alle farmacie che ne facciano richiesta per la dispensazione a uso umano.
  In relazione alle stime – di esclusiva competenza del Ministero della salute – sul fabbisogno nazionale delle diverse varietà di cannabis, sul relativo trend di progressiva crescita, nonché sul numero complessivo delle farmacie resesi disponibili alla vendita, lo Stabilimento dovrà potenziare l'attuale capacità produttiva (150 Kg/anno) per giungere ai 300 kg/anno entro l'anno in corso, allestendo nuove serre su finanziamento dello stesso Ministero della salute.
  In attesa di tale potenziamento, lo Stabilimento contribuisce, comunque, a soddisfare l'incremento del fabbisogno nazionale anche mediante importazione, così come già avvenuto nel 2017 (100 Kg) su specifica richiesta del richiamato Ministero della salute.
  Inoltre, lo Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare assicura le richieste avanzate dalle farmacie, fornendo mediamente, dal 2017 a oggi, circa 140 Kg/anno di sostanza attiva di origine vegetale a base di cannabis.
  Si tratta evidentemente di un quantitativo esiguo, in quanto il numero della farmacie che ricorrono allo Stabilimento è di gran lunga inferiore a quello complessivo delle farmacie presenti sul territorio.
  Questo si verifica perché le farmacie, in assenza di vincoli, provvedono autonomamente a richiedere e ad acquisire la cannabis ad uso medico nelle varietà e nelle quantità occorrenti, rivolgendosi anche agli importatori autorizzati dal Ministero della salute.
  Inoltre, diversi ordini di cannabis ricevuti dallo Stabilimento, sono stati successivamente annullati proprio perché le farmacie richiedenti hanno poi acquisito il prodotto da altro operatore economico.
  Ne consegue che alcuni quantitativi di cannabis prodotti nel 2019 sono tuttora in attesa di essere venduti, con il rischio di andare perduti, stante la loro limitata validità d'impiego (12 mesi).
  Nel merito, invece, della gara cui si riferisce l'interrogante, si precisa che in data 13 giugno 2019, per contribuire al soddisfacimento del crescente fabbisogno nazionale, è stata indetta una procedura di gara ad evidenza pubblica per importare complessivamente 400 kg di cannabis per uso medico, da fornire «a somministrazione» dalla ditta aggiudicataria nell'arco di due anni e articolata su tre lotti, così suddivisi:
   1o lotto: 320 kg di cannabis infiorescenza secca ad alto contenuto di THC (tetraidrocannabinolo), tipologia di prodotto maggiormente richiesto dalle farmacie e che, al momento, non è fornibile dallo Stabilimento non essendovi disponibilità da parte del CREA di Rovigo di una genetica di cannabis con caratteristiche idonee;
   2o lotto: 40 kg di cannabis infiorescenza secca a contenuto similare di THC e CBD (cannabidiolo), inserito per fare fronte ad eventuali picchi di richiesta, ad oggi, peraltro, non verificatisi;
   3o lotto: 40 kg di cannabis infiorescenza ad alto contenuto di CBD, normalmente reperibile sul mercato olandese con il nome di Bedrolite e per la quale, in passato, si sono registrate richieste allo Stabilimento in misura notevolmente inferiore a quelle invece registrate per le tipologie di cannabis dei primi due lotti.
  Con riferimento, in particolare, al richiamato annullamento dell'acquisto del 3o lotto di gara, l'Agenzia Industrie Difesa non ha ritenuto necessario l'approvvigionamento del prodotto in questione, considerata la mancanza di richieste pervenute allo Stabilimento di Firenze per la tipologia di cannabis oggetto di quel lotto normalmente reperibile sul mercato olandese – nonché sulla base dei dati storici dei consumi di tale sostanza, irrilevanti nel quadro del fabbisogno nazionale.
  Inoltre, l'Ufficio Centrale Stupefacenti del Ministero della salute, che è l'Organo competente ad autorizzare, di volta in volta, i quantitativi da importare da parte sia dello Stabilimento sia degli operatori privati, finora, non ha mai reso nota una «carenza sistematica» di tale farmaco.
  Queste sono le effettive motivazioni che hanno portato ad annullare il 3o lotto, le quali sono state anche pubblicate, per dovere di trasparenza, nel sito dei bandi di gara dell'Agenzia Industrie Difesa.
  Tengo a precisare, infine, che l'Agenzia Industrie Difesa ha fatto presente che, in presenza di documentate necessità, l'Ente di Firenze è in grado di attivare il tempestivo approvvigionamento della varietà di cannabis in questione tramite l'avvio della procedura d'importazione.