ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03692

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 312 del 26/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: COSTANZO JESSICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 26/02/2020
Stato iter:
23/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/07/2020
Resoconto TODDE ALESSANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 23/07/2020
Resoconto COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2020

DISCUSSIONE IL 23/07/2020

SVOLTO IL 23/07/2020

CONCLUSO IL 23/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03692
presentato da
COSTANZO Jessica
testo di
Mercoledì 26 febbraio 2020, seduta n. 312

   COSTANZO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Manitalldea spa è un'azienda di servizi alle imprese, con sede a Ivrea, che lavora con appalti pubblici e privati su tutto il territorio nazionale, in particolare nel settore delle pulizie, occupando circa 5.000 lavoratori;

   gli appalti coinvolti nella provincia di Torino riguardano Fca spa, Fpt spa, Alutek spa, Telecom, Iveco, Inps, Inail, Guardia di finanza, Agenzia del demanio Piemonte e Valle d'Aosta, Equitalia, e Trenitalia, Aci di Asti, e altri comuni della provincia interessati (Nichelino, Città metropolitana, Pianezza, Asti, Alpignano);

   come già segnalato della sottoscritta nell'interrogazione a risposta in Commissione n. 5-00234, da mesi i lavoratori delle varie sedi Manital sul territorio nazionale non ricevono il pagamento degli stipendi, la tredicesima e la quattordicesima;

   I. G. I. Investimenti Group, fondo industriale specializzato nelle ristrutturazioni aziendali, ha acquisito tutte le quote di Manital, e Graziano Cimadom, presidente di Manital che è rimasto all'interno dell'azienda, ha dichiarato il 17 ottobre 2019 che «questo è un piano di rilancio industriale e non di liquidazione»;

   il 21 ottobre 2019 gli operai di Mgc, azienda edile del gruppo Manital che da cinque anni lavora al restauro del castello di Parrella, hanno scioperato per i mancati pagamenti degli stipendi degli ultimi tre mesi, come segnalato da La Stampa in data 21 ottobre 2019;

   secondo quanto riferito dal quotidiano on-line TorinoToday in data 27 novembre 2019 i lavoratori Manital hanno bloccato il transito nella città di Ivrea e dal 4 novembre sono in presidio permanente al castello di Parrella, per protestare contro il mancato pagamento degli stipendi da parte dell'azienda;

   il cambio di proprietà e l'ingresso di Igi investimenti al momento non sembra aver portato benefici e i lavoratori hanno continuato a protestare per i mancati pagamenti in diverse zone d'Italia, proclamando, ad esempio, uno sciopero di due giorni a Reggio Calabria, dove dalla committente Poste Italiane non sono arrivate notizie in merito al pagamento in surroga previsto dalla normativa, come evidenziato dal quotidiano strettoweb.com in data 2 dicembre 2019;

   il 20 dicembre era in programma, presso il tribunale delle imprese a Torino, un'udienza sullo stato di insolvenza di Manital e sull'eventuale passaggio all'amministrazione straordinaria;

   a soffocare Manital ci sono appalti Consip con la pubblica amministrazione vinti ma mai partiti, dal valore di 600 milioni di euro, mentre un altro settore della pubblica amministrazione, facente riferimento al Ministero dell'istruzione, blocca ad esempio un appalto del valore di circa 13 milioni di euro;

   il Ministero dell'istruzione, in particolare la direzione generale per le risorse umane e finanziarie, è stato più volte interpellato su Manital, con mail e telefonate dell'interrogante –:

   quali urgenti iniziative intenda porre in essere per risolvere la problematica esposta in premessa, anche alla luce del cambio di proprietà con l'ingresso del fondo Igi Investimenti, e se non ritenga opportuno promuovere un efficientamento della comunicazione istituzionale all'interno del Ministero, in modo da consentire di fornire gli aggiornamenti necessari sulla situazione.
(5-03692)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 23 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03692

  Come noto, con sentenza del 4 Febbraio 2020, il Tribunale di Torino ha dichiarato lo stato di insolvenza della società Manitalidea S.p.A. («Manitalidea») con relativa nomina a commissari giudiziali dell'avv. Antonio Casilli, del dott. Francesco Schiavone Panni e del dott. Antonio Zecca.
  L'avvio della procedura ha riguardato solo Manitalidea SPA e non anche il Consorzio Manital, dalla prima controllato nella misura del 93 per cento.
  Con riferimento, dunque, alla controllante Manitalidea faccio presente quanto riferito dagli organi della procedura, in particolare evidenziando la situazione che gli stessi hanno trovato all'apertura della procedura di Amministrazione Straordinaria ebbene:
   1) la contabilità generale era ferma al 30 settembre 2019, con conseguente impossibilità di monitorare l'andamento economico finanziario della società, del consorzio e delle controllate;
   2) le significative carenze di organico dovute a numerose dimissioni hanno portato gli uffici amministrativi a due unità: il direttore amministrativo e finanziario e la responsabile della contabilità generale;
   3) le emissioni delle fatture ai clienti risalivano a fine settembre 2019, con conseguente interruzione dei flussi finanziari in entrata;
   4) l'elaborazione dei cedolini stipendi e conseguente erogazione dei medesimi erano fermi al 30 settembre 2019 con giustificate proteste da parte dei numerosi dipendenti a causa della interruzione del rapporto con la società outsourcer che vanta, peraltro, un credito, di oltre 700 mila euro;
   5) la completa indisponibilità di tutti i conti correnti bancari oggetto di pignoramento da parte di oltre 100 creditori;
   6) le continue comunicazione da parte dei clienti che lamentavano disservizi o preannunciavano rescissioni contrattuali.

  A fronte di tale situazione i Commissari giudiziali hanno tempestivamente:
   incaricato una primaria società di servizi contabili per integrare gli uffici amministrativi, per aggiornare la contabilità generale della società del consorzio e delle controllate ed emettere le fatture verso i clienti;
   riacquisito il rapporto con il precedente outsourcer, memoria storica e in possesso della anagrafica dei Dipendenti;
   ottenuta l'autorizzazione dal Giudice Delegato per liberare i conti correnti dai pignoramenti, attività risultata particolarmente difficoltosa anche per inefficienze degli istituti di credito;
   inviato comunicazioni e organizzato incontri con i clienti per migliorare la qualità dei servizi ed evitare, soprattutto, le rescissioni contrattuali.

  Per quanto riguarda il Consorzio, esso non è allo stato oggetto di nessuna procedura anche solo prodromica alla possibile ammissione alla procedura di amministrazione delle grandi imprese in crisi e non beneficia di nessuno degli effetti protettivi di cui al decreto legislativo 270 del 1999 connessi alla predetta dichiarazione di insolvenza che, come specificato, è relativa alla sola società Manitalidea.
  In ragione di ciò, è quindi evidente come i Commissari non dispongano di un alcun diretto potere di gestione del Consorzio, ma ricoprano esclusivamente il ruolo di rappresentanti legali del soggetto giuridico che controlla il Consorzio stesso.
  Tuttavia, preso atto dell'importanza del Consorzio nella prospettiva di un potenziale processo di rilancio dell'attività operativa e di mantenimento dei valori aziendali ed occupazionali, i Commissari giudiziali hanno immediatamente analizzato la situazione del Consorzio riscontrando come anch'esso sia in una situazione di tensione finanziaria; tale situazione discende evidentemente dall'insolvenza della controllante Manitalidea, che ha provocato sensibili ritardi nei versamenti a favore del Consorzio, che, a sua volta, non ha quindi più regolarmente pagato i diversi consorziati coinvolti nelle attività produttive.
  Tutto questo ha evidentemente comportato non solo significative tensioni sociali per i ritardi accumulati dai consorziati stessi nel pagamento dei salari alle maestranze, ma anche delle importanti problematiche operative con ripetute minacce di interruzione del servizio di pulizia in enti di preminente importanza pubblica (per di più in concomitanza con l'emergenza COVID-19). Inoltre, il consorzio risulta poi de facto finanziariamente completamente bloccato, avendo ricevuto pignoramenti dei propri crediti da parte principalmente dei consorziati stessi e non potendo operare sui propri conti correnti per effetto degli anzidetti pignoramenti.
  Per tale delicata situazione, Manitalidea ha provveduto innanzitutto a pagare le spettanze correnti ai consorziati, e poi anche a presentare un'apposita istanza autorizzativa al Giudice Delegato, con la quale è stato richiesto ed ottenuto il pagamento in surroga anche per i periodi antecedenti all'entrata in amministrazione giudiziale di numerosi consorziati che, finanziariamente stremati da mesi di mancati pagamenti, hanno potuto ritrovare nuova linfa per riprendere l'attività. Dunque, la gestione ha sin da subito preso in considerazione l'aspetto più importante per la sopravvivenza del Consorzio stesso, ovvero il ripristino di un regolare flusso di pagamenti verso i consorziati al fine di salvaguardarne l'operatività e scongiurarne il fallimento.
  In aggiunta a ciò, vanno aggiunte, inter alia, le seguenti attività ed in particolare:
   immediatamente dopo la nomina, i Commissari hanno convocato l'assemblea del Consorzio al fine di rimuovere il consiglio di amministrazione in carica, espressione della precedente proprietà, nominando quale amministratore unico prima il Dott. Massimo Ferrero direttore amministrativo di Manitalidea e memoria storica delle vicende di Manitalidea e del Consorzio;
   a seguito delle dimissioni del Dott. Ferrero, intervenute in data 1o aprile 2020, dovute all'impossibilità di reggere due incarichi gravosi, è stata nuovamente convocata l'assemblea in data 14 aprile scorso (poi continuata in data 17 aprile 2020); ed è stato nominato, con il gradimento espresso dalla quasi generalità dei consorziati, il nuovo amministratore unico del consorzio che già ne conosce peculiarità e dinamiche essendo stato in passato era nel cda del Consorzio;
   è stato riattivato il rapporto di collaborazione con i consulenti che per conto del Consorzio si dedicavano ai rapporti sindacali ed alla gestione delle commesse del Consorzio stesso;
   è stato riattivato un costante dialogo con tutti i consorziati e con i loro legali allo scopo di poter assicurare un regolare livello di servizio alle committenze stremate da mesi di disservizi ed agitazioni sindacali;
   è stato ristabilito un dialogo con importanti committenze (quali le scuole della Campania) per assicurare il riavvio delle attività ad oggi sospese ma che rappresentano per la loro significatività una fondamentale fonte di reddito per il Consorzio ed i consorziati;
   è stata prontamente effettuata, ottenendo provvedimento di sospensiva, l'impugnativa inerente al procedimento di esclusione da importanti gare Consip («Caserme», «Beni Culturali» e «Sanità»), in relazione alle quali il Consorzio risulta primo in graduatoria su una serie di lotti;
   è stata messa in atto, con il supporto della già decimata funzione di amministrazione e controllo di Manitalidea e di consulenti esterni, una specifica task force per potere recuperare il rilevante arretrato esistente nell'area amministrazione, che era stata del tutto abbandonata dalle precedenti gestioni, con la conseguente impossibilità di procedere alla regolare fatturazione alla clientela, alla predisposizione delle buste paga ed in generale ad una corretta ricognizione delle partite di credito/debito verso Manitalidea o verso Banca Parma Factoring;
   è stata effettuata una radicale razionalizzazione dell'organigramma aziendale del Consorzio che per effetto di talune assunzioni effettuate in pochissimi giorni dalla gestione precedente contava di (n. 8) dipendenti di cui una dirigente, ubicati in un ufficio in periferia di Roma completamente disarticolate dalla struttura centrale di Ivrea.

  Infine, con riferimento ad alcune delle considerazioni contenute nell'atto di cui si discute, specifico che:
   i dipendenti di Manitalidea a far data dal 4 febbraio 2020, vale a dire dall'avvio della procedura, ricevono regolarmente lo stipendio nonché le spettanze dovute; per ciò che concerne il pregresso trattandosi di credito concorsuale deve trovare la sua collocazione nello stato passivo, la cui prima udienza di verifica si è tenuta in data 9 luglio 2020;
   il precedente legale rappresentante nonché il legale rappresentante di I.G.I. Investimenti Group, non sono mai stati presenti in sede dall'avvio della procedura; il piano di rilancio di IGI Investimenti non è stato reputato dal Tribunale di Torino idoneo al salvataggio della impresa. I mesi trascorsi dalla cessione delle quote dal Presidente di Manital spa ad IGI (dall'ottobre 2019 al gennaio 2020) hanno visto la perdita di ulteriori appalti significativi;
   la società MGC è controllata da Manitalidea ma non è attualmente in procedura; molto probabilmente verrà attratta dopo l'avvio della procedura concorsuale. A tanto si aggiunga che, alla data di avvio della procedura nello scorso febbraio (4 febbraio 2020), non vi erano in essere lavori di restauro del castello;
   vi sono appalti Consip («Caserme», «Beni Culturali» e «Sanità») in relazione ai quali il Consorzio, in ATI con Manitalidea, è risultato primo in graduatoria su una serie di lotti ma è stato escluso. Con relativa impugnazione da parte degli Organo Commissariale, si è ottenuta una sospensiva del provvedimento di esclusione emesso da CONSIP.

  È chiaro ed evidente, dunque, che il Governo ha messo il massimo impegno per garantire la tutela occupazionale della Manital S.p.A. Sarà ora compito dei Commissari straordinari valutare per il futuro tutte le possibili soluzioni per risolvere lo stato di difficoltà in cui versa la Manital, fermo restando che il MiSE nell'ambito dei propri poteri di vigilanza e adottando ogni iniziativa di competenza, continuerà a monitorare la situazione al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere i livelli occupazionali.