Legislatura: 18Seduta di annuncio: 312 del 26/02/2020
Primo firmatario: GIACOMETTO CARLO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 26/02/2020
Ministero destinatario:
- MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 26/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione RISPOSTA GOVERNO 25/11/2020 Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE) REPLICA 25/11/2020 Resoconto GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2020
DISCUSSIONE IL 25/11/2020
SVOLTO IL 25/11/2020
CONCLUSO IL 25/11/2020
GIACOMETTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
la regione Piemonte è tra quelle più colpite dalle morti causate da mesotelioma, il tumore associato all'inalazione di fibre di amianto. I numeri parlano di un morto alla settimana;
in Piemonte ci sono ben cinque siti contaminati classificati di interesse nazionale: Balangero, Casale Monferrato, Cengio e Valle Bormida, Serravalle Scrivia, Pieve Vergonte, cui si aggiunge il sito di Cavagnolo, già sede dell'Eternit;
nonostante questa «emergenza amianto», alla regione mancano 14,5 milioni di euro già stanziati dallo Stato e mai arrivati, necessari per poter proseguire le opere di bonifica dell'amiantifera di Balangero. Rischiano così di fermarsi i lavori di messa in sicurezza della cava, chiusa nel 1990, un tempo la più grande d'Europa;
l'assessore regionale all'ambiente Matteo Marnati, ha ricordato che «nonostante l'attuale Governo abbia deciso di abbandonare totalmente il Piemonte, l'assessorato ha stanziato con fondi regionali 1,2 milioni per 3 anni»;
peraltro, il piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici previsto nel secondo Addendum al piano operativo «Ambiente» approvato dal Cipe nel 2016 e adottato adesso con un provvedimento dalla direzione generale competente del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, mostra la regione Piemonte in fondo alla graduatoria riguardo ai fondi assegnati per le bonifiche: solo 1,162 milioni di euro assegnati su 385,6 milioni di euro complessivi;
nel piano, sono individuati i soggetti beneficiari delle risorse (regioni e province autonome di Trento e Bolzano) e le modalità di trasferimento;
tutti gli interventi del suddetto piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025. I 385 milioni di euro sono stati ripartiti secondo i coefficienti di assegnazione regionale utilizzati per le risorse del Fondo sviluppo e coesione. Alla regione Sicilia sono stati assegnati i finanziamenti più corposi: 107 milioni di euro. In seconda posizione è la Puglia, con 74 milioni di euro; segue la Calabria, con 43 milioni di euro;
le risorse vengono quindi assegnate principalmente alle regioni del Sud, secondo il criterio previsto dal Fondo sviluppo e coesione, e non in funzione delle maggiori o minori criticità legate alla presenza dell'amianto –:
se non si ritenga necessario adottare iniziative per rivedere la ripartizione delle risorse assegnate dal suddetto piano nazionale di bonifica da amianto degli edifici pubblici, al fine di garantire un aumento di risorse per le regioni maggiormente interessate dagli interventi di bonifica da amianto;
se non intenda adottare quanto prima le iniziative per quanto di competenza per consentire l'immediata assegnazione dei 14,5 milioni di euro per Balangero di cui in premessa.
(5-03685)