ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03671

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 311 del 25/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: GIACOMONI SESTINO
Gruppo: FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 25/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GELMINI MARIASTELLA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
MARTINO ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
CATTANEO ALESSANDRO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
BARATTO RAFFAELE FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
ANGELUCCI ANTONIO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
PORCHIETTO CLAUDIA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
GIACOMETTO CARLO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020
MANDELLI ANDREA FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE 25/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 25/02/2020
Stato iter:
26/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 26/02/2020
Resoconto GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2020
Resoconto VILLAROSA ALESSIO MATTIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 26/02/2020
Resoconto GIACOMONI SESTINO FORZA ITALIA - BERLUSCONI PRESIDENTE
 
INTERVENTO PARLAMENTARE 26/02/2020
Resoconto GUSMEROLI ALBERTO LUIGI LEGA - SALVINI PREMIER
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 26/02/2020

SVOLTO IL 26/02/2020

CONCLUSO IL 26/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03671
presentato da
GIACOMONI Sestino
testo di
Martedì 25 febbraio 2020, seduta n. 311

   GIACOMONI, GELMINI, MARTINO, CATTANEO, BARATTO, ANGELUCCI, PORCHIETTO, GIACOMETTO e MANDELLI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   nella Gazzetta Ufficiale n. 45 del 23 febbraio 2020 è stato pubblicato il decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante «Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19», nonché il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 febbraio 2020 recante le relative disposizioni attuative;

   a tali provvedimenti volti ad evitare la diffusione del Coronavirus a livello nazionale, per quanto risulta, si affiancherà un altro provvedimento d'urgenza recante misure di carattere economico di varia natura;

   il Consiglio nazionale dei commercialisti, nella giornata del 23 febbraio 2020, ha pubblicato una nota in cui chiede al Ministro dell'economia e delle finanze di assumere con urgenza un provvedimento di sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari a norma dell'articolo 9 dello statuto dei diritti del contribuente, poiché nelle aree dove sono applicate misure di quarantena contro il Coronavirus il tempestivo adempimento di obblighi tributari è oggettivamente impedito da cause di forza maggiore;

   l'articolo 9 della legge n. 212 del 2000 prevede, infatti, che in questi casi il Ministro dell'economia e delle finanze rimetta in termini i contribuenti interessati;

   i provvedimenti di quarantena collettiva, con chiusura di attività pubbliche e private disposti ai fini sanitari per scongiurare il diffondersi del coronavirus, ad avviso degli interroganti impongono l'immediata adozione di un decreto-legge;

   è evidente l'interesse pubblico di evitare l'esposizione a un rischio sanitario per la generalità dei cittadini e, quindi, anche per le categorie professionali e imprenditoriali;

   il provvedimento di sospensione eviterebbe a queste ultime le pesanti sanzioni che deriverebbero dal mancato rispetto dei termini fissati dalla normativa;

   ad avviso degli interroganti dovrebbero essere adottate anche misure di sostegno economico per tutte le attività lavorative interessate prevedendo l'estensione, ad esempio, della cassa integrazione guadagni anche ai commercianti e ai lavoratori autonomi, oltre che ai lavoratori dipendenti privati –:

   se il Governo non intenda adottare le iniziative di competenza per prevedere la sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari per i contribuenti e per i professionisti che abbiano la sede dell'attività oppure la residenza dei titolari, soci, professionisti, associati, amministratori esecutivi, collaboratori o dipendenti nelle aree interessate dalle misure di quarantena varate per contrastare la diffusione del coronavirus, introducendo altresì misure di natura fiscale e tributaria volte a garantire il sostegno economico per tutte le attività lavorative interessate svolte dai commercianti, lavoratori autonomi e dipendenti privati.
(5-03671)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03671

  Con il documento in esame gli Onorevoli chiedono di adottare iniziative dirette alla sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari per tutti i contribuenti che risiedano o che abbiano la sede della loro attività nelle aree interessate dalle misure di quarantena varate per contenere la diffusione del coronavirus.
  Al riguardo, si rappresenta quanto segue.
  In data 24 febbraio 2020 il Ministro dell'economia e delle finanze ha firmato il decreto con cui, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, dispone la sospensione dei termini relativi agli adempimenti e ai versamenti tributari a favore dei soggetti (persone fisiche, imprese, professionisti) che, alla data del 21 febbraio 2020, avevano la residenza ovvero la sede legale o operativa nel territorio nei Comuni delle Regioni Lombardia e Veneto, interessati dall'emergenza epidemiologica da COVID-2019.
  La sospensione riguarda i termini dei versamenti e degli adempimenti tributari, inclusi quelli derivanti da cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione, scadenti nel periodo compreso tra il 21 febbraio 2020 e il 31 marzo 2020. Per il medesimo periodo sono sospese anche le ritenute di cui agli articoli 23, 24 e 29 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600.
  Il menzionato decreto è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.