ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03666

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 311 del 25/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: FREGOLENT SILVIA
Gruppo: ITALIA VIVA
Data firma: 25/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 25/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03666
presentato da
FREGOLENT Silvia
testo di
Martedì 25 febbraio 2020, seduta n. 311

   FREGOLENT. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   la legislazione statale in materia di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, e in particolare il decreto legislativo n. 288 del 2003, nel dettare la regolamentazione sul riordino degli istituti, all'articolo 13 prevede le procedure e i requisiti valevoli per l'istituzione e il riconoscimento di nuovi istituti di ricovero e cura a carattere scientifico;

   il decreto del Ministero della salute 14 marzo 2013 e il successivo decreto di modifica 5 febbraio 2015 definiscono la «Documentazione necessaria per il riconoscimento degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico»;

   gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) sono ospedali di eccellenza, che perseguono finalità di ricerca, prevalentemente clinica e traslazionale, nel campo biomedico e in quello della organizzazione e gestione dei servizi sanitari;

   attualmente, in Italia gli istituti che hanno ottenuto tale riconoscimento scientifico sono in totale 49, di cui 21 pubblici e 28 privati;

   il «riconoscimento del carattere scientifico» da diritto alla fruizione anche di un finanziamento statale, che si integra a quello regionale, finalizzato esclusivamente allo svolgimento della attività di ricerca relativa alle materie riconosciute;

   tali istituti effettuano una ricerca che deve trovare sbocco in applicazioni terapeutiche negli ospedali, in aree di expertise definite, tra cui ad oggi non risulta essere presente una specifica area dedicata alle patologie ambientali;

   secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, circa il 24 per cento di tutte le malattie globali (e il 33 per cento delle malattie nei bambini al di sotto dei 5 anni) è dovuto all'esposizione a fattori ambientali;

   l'attività di assistenza e ricerca erogata ai fini del soddisfacimento del bisogno di salute dei pazienti affetti da patologie correlate e, più in generale, da patologie ambientali, concorre alla realizzazione dei livelli essenziali e uniformi di assistenza, per costituire un riferimento multidisciplinare per le cure delle malattie a maggiore complessità di trattamento, rappresentando, con la loro attività di ricerca, un riferimento scientifico e culturale per le strutture del servizio sanitario nazionale (Ssn);

   sono numerose le evidenze scientifiche che imputano all'ambiente il principale fattore di rischio di molte malattie e tra queste va evidenziato il mesotelioma maligno. Il mesotelioma maligno è un tumore raro con incidenza inferiore a 6 casi su 100.000 all'anno;

   in Italia la sorveglianza epidemiologica del mesotelioma, la ricerca attiva, la registrazione dei casi incidenti e l'analisi delle modalità di esposizione all'amianto sono svolte dal Registro nazionale dei casi di mesotelioma (ReNaM), che stima un'incidenza di 1.500 nuovi casi all'anno;

   in questo contesto va sottolineato come ogni anno vengano diagnosticati, in provincia di Alessandria, tra i 50 e i 90 casi di mesotelioma maligno pleurico dei quali più del 70 per cento presenta un'esposizione ambientale all'amianto;

   la regione Piemonte sta portando avanti da anni politiche attive e interventi mirati per contrastare le problematiche sanitarie, ambientali e di ricerca inerenti all'amianto;

   l'azienda ospedaliera di Alessandria per rispondere all'emergenza in esame, in collaborazione con l'azienda sanitaria locale, accanto agli specifici percorsi assistenziali, ha dato avvio e implementato il percorso di istituzionalizzazione della ricerca attraverso l'Infrastruttura ricerca, formazione ed innovazione;

   un percorso che ha portato oggi il polo ospedaliero di Alessandria a rappresentare un centro di eccellenza per la cura del mesotelioma maligno. I professionisti coinvolti nella cura del paziente sono numerosi e alcuni accompagnano il paziente in ogni fase della malattia: lo pneumologo, il patologo, l'oncologo, il palliativista, lo psicologo, il radioterapista, il chirurgo toracico, il radiologo, il medico di medicina nucleare, l'infermiere, ma anche il data manager che segue i pazienti;

   la regione Piemonte ha deliberato ufficialmente l'11 aprile 2019 (verificando e garantendo quindi che sussistano i requisiti e il rispetto delle altre condizioni previste dalla normativa vigente) la candidatura dell'azienda ospedaliera di Alessandria e dell'Asl di Alessandria al riconoscimento quale Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per patologie ambientali e mesotelioma –:

   a che punto sia l’iter della candidatura dell'azienda ospedaliera di Alessandria e dell'Asl di Alessandria per il riconoscimento quale sede di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per patologie ambientali e mesotelioma.
(5-03666)