ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03641

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 307 del 19/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: BELLUCCI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/02/2020
Stato iter:
20/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 20/02/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
 
RISPOSTA GOVERNO 20/02/2020
Resoconto ZAMPA SANDRA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SALUTE)
 
REPLICA 20/02/2020
Resoconto BELLUCCI MARIA TERESA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 20/02/2020

SVOLTO IL 20/02/2020

CONCLUSO IL 20/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03641
presentato da
BELLUCCI Maria Teresa
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2020, seduta n. 307

   BELLUCCI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Cem centro di educazione motoria, di Roma, è una struttura di riabilitazione attiva gestita dalla Croce rossa italiana in convenzione con il sistema sanitario regionale, che offre i servizi di attività residenziale, semi-residenziale, ambulatoriale e domiciliare;

   il centro è un'eccellenza nel campo dell'assistenza alle persone con gravi problemi di disabilità psicomotoria;

   già in passato la struttura ha scongiurato il pericolo di essere chiusa per problemi burocratici, grazie anche alle battaglie portate avanti dalle famiglie delle persone assistite, al fine di poter continuare a garantire loro l'assistenza adeguata e il giusto rapporto operatori-utenti;

   nonostante ciò, ancora una volta, quaranta pazienti ricoverati al Cem sono rimasti con un solo infermiere, come denunciato dalle famiglie dei ragazzi ospiti del centro: «È il primo gennaio 2020. Al Cem la giornata è iniziata con la presenza di un solo operatore su due gruppi, composti dalla presenza di venti ragazzi. L'assistenza sotto i limiti della dignità, poiché la presente ha dovuto provvedere a tutto ciò che riguarda i ragazzi da sola. Lavarli, cambiarli e dargli da mangiare. Se questo è il modo di intendere l'assistenza a ragazzi con grave disabilità e inammissibile»;

   la gravissima carenza assistenziale avrebbe costretto molti giovani pazienti a rimanere a letto, giorno e notte, senza cura della persona, né della dovuta somministrazione dei pasti;

   tale situazione ha costretto i familiari dei pazienti a correre ai ripari, sostituendosi al personale mancante, in attesa di una soluzione che tarda ad arrivare;

   le istituzioni non possono permettere che venga portato al collasso un servizio che lavora per l'inclusione sociale di ragazzi, ai quali la vita ha purtroppo riservato un percorso già difficile;

   ai servizi offerti dall'ambulatorio dell'età evolutiva del Cem di Roma sono legate le speranze per tanti bambini e ragazzi e per le loro famiglie di condurre una vita migliore –:

   quali urgenti iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda adottare per garantire la salvaguardia del diritto alla salute e l'adeguata assistenza dei pazienti, anche attraverso l'attivazione di un tavolo di confronto tra il Commissario ad acta per l'attuazione del piano di rientro dei disavanzi sanitari, la Croce rossa italiana e la regione Lazio, al fine di trovare la soluzione migliore per evitare il ripetersi dei disagi descritti e il protrarsi di una situazione precaria che si trascina da anni.
(5-03641)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 20 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XII (Affari sociali)
5-03641

  Il Centro di Educazione Motoria (CEM), attualmente gestito dalla Associazione della Croce Rossa Italiana-Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale, è una struttura sanitaria di riabilitazione, deputata all'assistenza di pazienti affetti da gravi e gravissime patologie neuromotorie. Sin dalla sua fondazione, avvenuta nel 1956, il CEM è sempre stato e continua ad essere gestito dalla Croce Rossa, sulla base del budget assegnato, per ciascun anno, dalla Regione Lazio.
  Nel tempo è mutata la natura giuridica dell'Associazione e dei suoi Comitati, trasformati da enti pubblici non economici ad associazioni di diritto privato regolate dalla normativa del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 e, per quanto da esso non previsto, dal decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo Settore).
  L'assistenza sanitaria prestata dagli operatori che lavorano presso il CEM è articolata, per rispondere alle diverse esigenze dei pazienti, in trattamenti ambulatoriali non residenziali di recupero e riabilitazione funzionale e, nel contempo, in posti residenziali e semiresidenziali socio-riabilitativi in modalità di mantenimento.
  Stante la tipologia di patologie da cui sono affetti i pazienti e la diversa varietà dei servizi offerti, il CEM è sempre stato caratterizzato da un carico assistenziale elevatissimo, come riconosciuto dalla stessa Regione Lazio in più occasioni.
  In questa veste esso costituisce un «centro di eccellenza nel campo dell'assistenza alle persone con gravi e gravissimi problemi di disabilità psicomotoria» a cui «sono legate le speranze per tanti bambini e ragazzi e per le loro famiglie di condurre una vita migliore» come indicato dagli Onorevoli interroganti. Le prestazioni erogate ai pazienti sono state assicurate anche a fronte delle difficoltà finanziarie che ha affrontato e sta affrontando il Centro.
  Tuttavia, la Croce Rossa ha precisato che le menzionate difficoltà non hanno comunque mai compromesso la garanzia dei livelli essenziali di assistenza assicurata agli utenti del CEM.
  Con riferimento all'episodio del 1o gennaio 2020, a cui si fa riferimento nell'interrogazione in esame, la Croce Rossa segnala di essere a conoscenza della disfunzione organizzativa che si è verificata, che la stessa va considerata come un episodio eccezionale. L'episodio del 1o gennaio è riferito ad uno dei due operatori socio-sanitari dedicati, e non un infermiere; tale assenza è stata determinata da un'imprevista malattia dell'operatore di turno, documentata da certificazione medica, e dalla conseguente difficoltà di trovare, per tempo, una sostituzione dell'operatore in malattia a causa della particolarità della giornata festiva.
  Ad ogni modo, l'assenza è stata temporanea (poche ore) ed in effetti nessuno dei pazienti è rimasto costretto a letto, senza pasti, o senza cura della persona.
  A tal riguardo, il Comitato Area Metropolitana di Roma Capitale ribadisce che da sempre si è presa cura degli ospiti del Centro, con una dedizione che va ben oltre gli impegni presi in sede di accreditamento e lo stesso «budget» stanziato dalla Regione Lazio.
  Infatti, la Croce Rossa Italiana ha scelto di sostenere i pazienti ospitati nella struttura in questione, ed in particolar modo quelli afferenti al regime residenziale, con personale in più rispetto a quello previsto dalla citata normativa.
  A conferma di ciò, si ricorda che, per gli attuali 39 ospiti del plesso residenziale, la CRI ha messo a disposizione nella struttura 29 operatori socio-sanitari a fronte dei 12 previsti dalla normativa.
  Pertanto, al CEM non risulta sussistere alcuna gravissima carenza assistenziale, da parte di operatori, medici e personale della Croce Rossa Italiana, bensì viene fronteggiato un carico assistenziale maggiore rispetto al budget assegnato.
  Di tale esigenza sono state rese edotte la Regione e la competente ASL RM 3, al fine di ottenere un incremento di «budget» per l'anno 2020, anche per far fronte all'ampliamento dei servizi assistenziali accordati con i decreti del Commissario ad acta n. 328 e 329 del 1o agosto 2019.
  In questo senso, la Croce Rossa manifesta la massima disponibilità a partecipare a un eventuale tavolo di confronto con il Commissario ad acta e con la Regione Lazio, non già per risolvere problematiche organizzative, che non si registrano, ma per rispondere in modo ancora più ampio ai bisogni degli utenti, attraverso lo stanziamento di un «budget» più congruo alle nuove sfide richieste dalla stessa Regione al CEM e, per il suo tramite, all'Associazione della Croce Rossa Italiana.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

spese sanitarie

Croce Rossa