ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03628

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 307 del 19/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: NARDI MARTINA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 19/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BENAMATI GIANLUCA PARTITO DEMOCRATICO 19/02/2020
BONOMO FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 19/02/2020
LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 19/02/2020
MANCA GAVINO PARTITO DEMOCRATICO 19/02/2020
ZARDINI DIEGO PARTITO DEMOCRATICO 19/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 19/02/2020
Stato iter:
27/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 27/02/2020
Resoconto LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 27/02/2020
Resoconto BUFFAGNI STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 27/02/2020
Resoconto LACARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/02/2020

SVOLTO IL 27/02/2020

CONCLUSO IL 27/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03628
presentato da
NARDI Martina
testo di
Mercoledì 19 febbraio 2020, seduta n. 307

   NARDI, BENAMATI, BONOMO, LACARRA, GAVINO MANCA e ZARDINI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   l'edilizia rappresenta da sempre un settore trainante del sistema economico ed occupazionale del nostro Paese;

   si tratta di un comparto che ha registrato una gravissima crisi negli ultimi anni determinando in Italia la chiusura di circa 130 mila imprese e la perdita di 640 mila posti di lavoro;

   l'ultimo rapporto dell'Osservatorio congiunturale sull'industria delle costruzioni dell'Ance, pur registrando da tre anni una moderata inversione di tendenza, ha comunque rimarcato che i recenti dati positivi non rappresentano un aumento in grado di segnare una vera svolta e di stabilizzare un settore che negli ultimi 11 anni si è ridotto ai minimi storici;

   il valore della produzione in Italia del settore delle costruzioni è rappresentato per il 74 per cento dagli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio edilizio e delle infrastrutture esistenti;

   un fattore importante per la crescita degli investimenti nella riqualificazione del patrimonio è rappresentato dagli incentivi per l'efficienza energetica, che hanno svolto un'azione anticiclica, anche se non risolutiva, rispetto alla forte crisi che ha interessato il mercato delle nuove costruzioni;

   tali incentivi hanno quindi anche rappresentato, promuovendo la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, politiche efficaci di risparmio energetico, di contrasto al consumo di suolo e messa in sicurezza degli edifici;

   alla luce delle varie tipologie di incentivi (che riguardano ad esempio, la ristrutturazione edilizia, la manutenzione straordinaria, il risparmio energetico, l'abbattimento delle barriere architettoniche, la bonifica amianto, gli interventi antisismici, la riqualificazione di facciate e parti comuni del condominio), che prevedono differenti percentuali di detrazione da «spalmare» in tempi diversi e tetti di spesa massima variabili, è ormai necessario un coordinamento del quadro normativo esistente per renderlo organico e in grado di dare stabilità agli investimenti di famiglie e imprese;

   sarebbe, quindi, opportuno elaborare un provvedimento organico se cui inserire tutti gli incentivi legati all'edilizia, anche al fine di promuovere una maggiore consapevolezza di tali strumenti nei confronti dei cittadini, incentivando il loro funzionale utilizzo –:

   quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di rilanciare e sostenere il comparto produttivo dell'edilizia favorendo una filiera produttiva italiana legata alla riqualificazione energetica e alla riconversione ecosostenibile.
(5-03628)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 27 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione X (Attività produttive)
5-03628

  L'edilizia rappresenta senz'altro uno dei settori di traino dell'economia italiana, sia per numero di imprese e lavoratori coinvolti, sia per il volume di fatturato prodotto, ed è indubbio che bisogna favorirne il rilancio.
  Anche per questo motivo è stato istituito presso il Ministero dello sviluppo economico il Tavolo sull'edilizia, con il coinvolgimento del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
  La prima riunione del Tavolo si è tenuta l'11 dicembre scorso ed è stata presieduta direttamente dal Ministro Stefano Patuanelli, il quale ha indicato l'obiettivo di verificare strumenti esistenti ed individuare misure nuove per dare risposte funzionali al rilancio di un settore da anni in difficoltà.
  Le principali misure esistenti per rilanciare e sostenere il comparto dell'edilizia, sono di natura fiscale: detrazioni dall'imposta lorda delle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio, per misure antisismiche, Ecobonus e bonus verde, disciplinate rispettivamente dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi, dal decreto-legge n. 63/2013 relativo alla prestazione energetica nell'edilizia nonché dalla Legge di Bilancio 2019.
  In particolare, l'Ecobonus rappresenta, ad oggi, uno dei principali meccanismi incentivanti per attivare investimenti nell'ambito dell'efficienza energetica in edilizia, avendo stimolato investimenti in un quadriennio per più di 16 miliardi di euro. Le detrazioni Bonus Casa ed Ecobonus hanno assorbito una media di circa 250.000 occupanti nel periodo 2011-2018, 370.000 se si considera anche l'indotto; le assunzioni degli addetti diretti è stata pari a 31.000 unità e 16.000 quelli indiretti.
  Su questa scia si colloca anche la Legge di Bilancio 2020, la quale ha confermato: il bonus ristrutturazioni 2020, il bonus mobili 2020, l'Ecobonus 2020-2021, il bonus verde 2020 e il Sismabonus 2021.
  La Legge di Bilancio 2020 stabilisce anche (commi da 219 a 224) la detraibilità delle spese sostenute per il recupero delle facciate esterne (cosiddetto Bonus Facciate).
  Inoltre, per ovviare alla restrizione del credito bancario alle imprese edili, il Governo ha istituito, nell'ambito del Fondo di garanzia, un'apposita sezione speciale, con una dotazione di 50 milioni di euro, dedicata alla concessione di garanzia in favore delle PMI che vantano crediti verso la Pubblica Amministrazione e delle PMI edili che si trovano in una situazione di difficoltà nella restituzione di un finanziamento bancario.
  In questa direzione si muove il Fondo nazionale per l'efficienza energetica (FNEE), il quale sostiene interventi di efficientamento energetico realizzati sia dalle imprese che dalla PA attraverso prestiti a tasso agevolato e garanzie su operazioni di finanziamento.
  In questa direzione si muove anche il Decreto direttoriale 14 maggio 2019 del MiSE che ha assegnato i contributi stanziati dal Decreto Crescita (complessivamente 500 milioni di euro) in favore dei Comuni, per la realizzazione di progetti di efficientamento energetico e di sviluppo territoriale sostenibile (norma Fraccaro).
  Si ricorda infine che Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) prevede che il settore residenziale sia quello su cui maggiormente si dovranno concentrare gli sforzi di efficienza energetica nel prossimo decennio.
  Quanto alla proposta dell'Onorevole interrogante di un provvedimento organico che raccolga tutti gli incentivi legati all'edilizia, giova tenere conto del fatto che la «Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche» dell'Agenzia delle Entrate è aggiornata annualmente e costituisce un documento organico in materia di deduzioni e detrazioni. Tuttavia, tengo a precisare che il Tavolo tecnico costituito presso il MISE sta anche approfondendo la possibilità di coordinare nonché modificare le misure agevolative esistenti, per adattarle alle esigenze del settore dell'edilizia, tenendo anche conto delle trasformazioni tecnologiche in atto, volte a favorire una filiera produttiva legata alla riqualificazione energetica e alla riconversione ecosostenibile.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

politica energetica

cessazione d'attivita'