Legislatura: 18Seduta di annuncio: 307 del 19/02/2020
Primo firmatario: BALDINI MARIA TERESA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 19/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma GEMMATO MARCELLO FRATELLI D'ITALIA 19/02/2020
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Ministero destinatario:
- PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
- MINISTERO DELLA SALUTE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega Delegato a rispondere Data delega PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/02/2020 PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/02/2020 Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 24/02/2020
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 19/02/2020
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 24/02/2020
BALDINI e GEMMATO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la sindrome di Brugada è una patologia cardiaca identificata verso la fine degli anni ’80, partendo dall'osservazione dell'interrelazione tra una specifica alterazione dell'elettrocardiogramma e l'insorgenza di aritmie ventricolari tali da condurre, in talune condizioni, al decesso;
l'osservazione clinica ha condotto a successivi approfondimenti genetici che hanno appurato che la duplice sussistenza di alterazione dell'elettrocardiogramma e di aritmie sia determinata da un'alterazione genetica che coinvolge i canali ionici cardiaci: la mutazione ne altera la funzione e rende il muscolo cardiaco elettricamente instabile e suscettibile all'arresto cardiaco;
l'individuazione della sindrome è spesso una sfida diagnostica, in quanto l'Ecg basale talora mostra solo tratti latenti;
la sindrome, unitamente ad altre patologie quali la cardiopatia ipertrofica, la displasia aritmogena e la sindrome del QT lungo, si colloca tra le principali cause di arresto cardiaco giovanile, poiché la fascia di età maggiormente a rischio è tra i 20 e i 40 anni: il decesso di noti giovani sportivi si colloca proprio in questo scenario;
considerando che i criteri diagnostici e prognostici sono ancora in sviluppo, tra la comunità dei cardiologi pediatri e i medici dello sport le patologie citate risultano ancora poco conosciute; pertanto, il sospetto è difficilmente sollevato in assenza dell'adeguata conoscenza, anche in ragione del fatto che spesso l'elettrocardiogramma non è eseguito personalmente dal medico specialistico;
a seguito di accertata diagnosi nei casi a rischio, esistono specifiche terapie che consentono di svolgere le normali attività quotidiane in sicurezza: pertanto, la mancata diagnosi, segnatamente per assenza di adeguata conoscenza e formazione in capo agli specialisti, può essere causa di eventi avversi. Tali aspetti confermano, dunque, il carattere determinante e prioritario di un corretto percorso di informazione e sensibilizzazione sul versante medico in materia di sindrome delle morti improvvise nei giovani;
il 30 luglio 2019, nell'ambito del provvedimento recante disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extra-ospedaliero, il Governo pro-tempore ha accolto l'ordine del giorno a firma dell'interrogante che lo impegna a «a valutare la possibilità di prevedere, anche attraverso iniziative di carattere normativo, la possibilità di allestire su tutto il territorio nazionale centri di prevenzione per la sindrome delle morti improvvise nei giovani» –:
se si intendano intraprendere opportune iniziative per la promozione della conoscenza delle patologie di cui in premessa, al fine di renderle oggetto di formazione obbligatoria nella comunità dei cardiologi, pediatri, medici sportivi e medici di famiglia, e se in questa prospettiva si intenda promuovere l'istituzione della giornata nazionale contro le morti cardiache improvvise.
(5-03618)
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):malattia
prevenzione delle malattie
malattia cardiovascolare