ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03586

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 304 del 14/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: DEIDDA SALVATORE
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 13/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 13/02/2020
Stato iter:
09/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 09/07/2020
Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 09/07/2020
Resoconto DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/02/2020

DISCUSSIONE IL 09/07/2020

SVOLTO IL 09/07/2020

CONCLUSO IL 09/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03586
presentato da
DEIDDA Salvatore
testo di
Venerdì 14 febbraio 2020, seduta n. 304

   DEIDDA. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   da notizie apparse sulla stampa, il Ministero della difesa avrebbe recentemente comunicato a tutto il personale militare impiegato nelle missioni di lungo corso all'estero, addetto alle ambasciate o impegnato in corsi fuori dal territorio nazionale, che, dal 24 gennaio 2020, le indennità di missione non saranno corrisposte a causa di onerosi vincoli pignoratizi imposti sui conti del Ministero, per un totale complessivo pari a circa 22,6 milioni di euro;

   tali pignoramenti sarebbero conseguenti al mancato pagamento ad opera del Ministero della difesa degli oneri dovuti per la luce, l'acqua e il gas: in particolare, tale situazione sarebbe stata determinata da stanziamenti insufficienti e, comunque, dai continui tagli subiti dal comparto Difesa negli ultimi anni;

   da quel che risulta, a causa di tali pignoramenti, non potrà essere assicurata alcuna attività d'istituto, vale a dire, a titolo esemplificativo e non esaustivo: erogazione degli emolumenti al personale in servizio all'estero presso gli uffici degli addetti della Difesa, somministrazione di fondi ai distaccamenti di dipendenti, spese connesse ai periodi all'estero, anticipi e liquidazioni missioni;

   il lavoro diplomatico, strategico, militare e politico del personale all'estero è di fondamentale importanza per la tutela degli interessi nazionali e tale paralisi, più volte denunciata anche dalle rappresentanze militari, riflette la deleteria politica portata avanti dagli ultimi Governi nell'ambito della Difesa;

   tale situazione causerà un grave danno anche agli operatori interessati e alle rispettive famiglie, che, infatti, si vedranno negare il pagamento di significativi importi mensili, ricompresi, in media, tra i 2.000 e i 3.500 euro –:

   se sia a conoscenza dei fatti sopraesposti, se corrisponda al vero quanto riportato e, in caso affermativo, quali iniziative intenda assumere al fine di consentire l'immediato e regolare pagamento delle spettanze in questione, garantendo, per il futuro, adeguata copertura per le spese relative alle utenze di pertinenza del Ministero della difesa.
(5-03586)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 9 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03586

  In merito alle notizie apparse sui principali organi di stampa nazionali, si rende noto che il debito della Difesa nel settore delle utenze (energia e acqua) e della TARSU generatosi negli anni scorsi, ammontava al 31 dicembre 2018 a circa 420 milioni di euro.
  Il Ministro della difesa, sin dal suo insediamento, si è immediatamente fatto carico della problematica, attivando presso lo Stato Maggiore della Difesa un tavolo tecnico per elaborare un piano di rientro.
  In particolare, nel quadro delle iniziative poste in essere, è stata nominato un «Referente unico per la Difesa», unitamente alla costituzione, nel novembre 2019, di una dedicata taskforce interforze a supporto per la gestione della criticità in parola mediante l'individuazione delle modalità maggiormente costo-efficaci tese a contenere e ridurre quanto più possibile il contenzioso con i creditori.
  L'obiettivo che si pone la Task Force è quello di un azzeramento del debito entro l'anno 2022.
  Al riguardo, si rende noto che sono stati già raggiunti effetti concreti; infatti, alla data del 31 dicembre 2019, il debito è stato ridotto a 325 milioni.
  Relativamente al pignoramento riportato dalla stampa è già in atto un'attività mirata a rimuovere nel più breve tempo possibile i vincoli prodotti dalla procedura di esecuzione forzata sui beni del debitore.
  In particolare, la funzionalità del conto corrente postale dell'Ufficio Amministrazioni Speciali presso il Segretariato Generale della Difesa è stata ripristinata a seguito dell'estinzione di alcune procedure esecutive.
  Al riguardo, si precisa che il conto corrente in questione non è destinato al pagamento delle missioni del personale militare nei teatri operativi all'estero, che continuano invero ad essere correttamente corrisposte senza alcuna soluzione di continuità.
  Dal conto corrente oggetto di pignoramento, invece, erano state tratte, nelle more dell'emissione dei relativi finanziamenti, le risorse per taluni emolumenti dovuti al personale degli Uffici degli Addetti della Difesa e delle Rappresentanze militari italiane presso l'ONU, la NATO e l'UE; si tratta nel complesso di n. 298 unità di personale, nei riguardi delle quali, peraltro, il pagamento delle competenze stipendiali è avvenuto (e continua ad avvenire) con assoluta regolarità.
  Parallelamente, proseguono le attività per ridurre il fabbisogno energetico delle Forze Armate, attraverso l'ammodernamento delle infrastrutture, che saranno improntate a criteri innovativi di ridotti consumi e di basso impatto ambientale.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rappresentanza diplomatica

lavoro temporaneo

personale militare