ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03584

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 303 del 12/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: D'UVA FRANCESCO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO GIOVANNI MOVIMENTO 5 STELLE 12/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 12/02/2020
Stato iter:
13/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/02/2020
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/02/2020
Resoconto CALVISI GIULIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (DIFESA)
 
REPLICA 13/02/2020
Resoconto D'UVA FRANCESCO MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 13/02/2020

SVOLTO IL 13/02/2020

CONCLUSO IL 13/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03584
presentato da
D'UVA Francesco
testo di
Mercoledì 12 febbraio 2020, seduta n. 303

   D'UVA e GIOVANNI RUSSO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   la Marina militare è impegnata in numerose e importanti missioni internazionali. Tra queste, «Mare sicuro», «Eunavfor Med – operation Sophia», «Atalanta», fondamentali non solo per la difesa e la sicurezza nazionale, ma anche per sottolineare in Europa la presenza dell'Italia nel Mediterraneo;

   nonostante gli ottimi risultati ottenuti con le citate missioni, l'attuale forza di 29 mila uomini e donne non risulta sufficiente e, per numero di equipaggi, la Marina militare italiana presenta il valore minimo in tutta l'Unione europea tra le tre Forze armate;

   la situazione, allarmante per il grado di stress a cui sono sottoposti i militari italiani in mare, impone una seria riflessione, non solo sugli obiettivi generali sulle Forze armate, previsti dalla legge 31 dicembre 2012, n. 244, che prevede la riduzione fino a 150.000 unità di personale militare delle tre Forze armate entro il 2024, ma anche sulla percentuale di organico militare da assegnare alla Marina;

   infatti, per il ruolo strategico che questa Forza armata attualmente assume per la sicurezza del Mediterraneo, sarebbe necessario portare i suoi effettivi almeno a 30 mila unità, in modo da consentire al personale impegnato in lunghe missioni e navigazioni, di avere tempi di ripresa e non dover esser rimbarcati immediatamente in altre missioni in mare –:

   se intenda intraprendere iniziative di competenza volte a una rimodulazione della percentuale di unità di personale militare in dotazione alla Marina militare.
(5-03584)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-03584

  Lo strumento militare che scaturisce dai dettami della legge 31 dicembre 2012, n. 244, è basato sui vincoli numerici e su volumi finanziari.
  L'obiettivo delle riduzioni organiche avviate, dal volume iniziale di 190.000 unità – passando per le 170.000 unità stabilite dal decreto-legge n. 95 del 2012 («Spending review») – dovrà giungere, entro il 31 dicembre 2024, alle 150.000 unità previste dalla legge 244.
  In particolare, per quanto riguarda la Marina Militare, il processo di revisione in atto comporterà, a regime, la contrazione degli organici dalle 34.000 unità contemplate dal precedente modello alle 26.800 del futuro modello.
  Nel quadro dei contatti avviati con gli Stati Maggiori/Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, la tematica della carenza di personale interessa tutti i comparti e anche la componente civile.
  Pertanto, la non disconosciuta problematica deve essere affrontata nell'ambito di un esame complessivo che non può prescindere da valutazioni sulla spesa che un eventuale correttivo della legge comporterebbe e che, doverosamente, deve essere preceduta dall'espressione di una significativa e coerente volontà del Parlamento di sostenere iniziative in tal senso.
  Per quanto attiene alla posizione del Dicastero, il Ministro intende avviare una riflessione generale sulla legge che, preservandone l'impianto, la aggiorni proprio alla luce del mutato contesto geostrategico e tenga conto delle effettive esigenze numeriche di personale delle Forze armate, individuando, nel contempo, le necessarie coperture finanziarie.