ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03577

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 303 del 12/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: CURRO' GIOVANNI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 12/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE 13/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 12/02/2020
Stato iter:
13/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 13/02/2020
Resoconto GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
 
RISPOSTA GOVERNO 13/02/2020
Resoconto BARETTA PIER PAOLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 13/02/2020
Resoconto GRIMALDI NICOLA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 14/02/2020

DISCUSSIONE IL 13/02/2020

SVOLTO IL 13/02/2020

CONCLUSO IL 13/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03577
presentato da
CURRÒ Giovanni
testo presentato
Mercoledì 12 febbraio 2020
modificato
Venerdì 14 febbraio 2020, seduta n. 304

   CURRÒ, GRIMALDI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

   Smart&Start Italia è uno strumento agevolativo istituito con decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 e successive modificazioni e integrazioni, finalizzato a promuovere, su tutto il territorio nazionale, le condizioni per la diffusione di nuova imprenditorialità e sostenere le politiche di trasferimento tecnologico e di valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata;

   nel suindicato decreto, l'articolo 11 rubricato «cumulo delle agevolazioni» dispone che: «Le agevolazioni di cui al presente decreto non sono cumulabili con altre agevolazioni concesse al soggetto beneficiario, anche a titolo di de minimis, laddove riferite alle stesse spese ammissibili» fatta salva, nel rispetto dell'articolo 8 del regolamento di esenzione, la garanzia rilasciata dal fondo di garanzia per le piccole e medie imprese con il quale l'impresa ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza dover concedere garanzie aggiuntive sugli importi garantiti dal Fondo, che non offre comunque contributi in denaro;

   la circolare esplicativa n. 68032 del 10 dicembre 2014, aggiornata con le modifiche successivamente apportate dalla circolare del Ministero dello sviluppo economico n. 102159 del 14 febbraio 2018, all'articolo 16 non risulta esaustiva in merito alla cumulabilità delle agevolazioni introdotte dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 con altri incentivi e/o benefici;

   i commi da 198 a 209 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019 «legge di Bilancio per il 2020» introducono la rinnovata disciplina del credito d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative;

   risulta evidente che detto credito d'imposta disciplinato nella legge di bilancio 2020 sia cumulabile con altre agevolazioni –:

   se ritenga di adottare iniziative per chiarire la possibilità per imprese start-up e piccole e medie imprese di cumulare le agevolazioni derivanti dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, così come successivamente modificato ed integrato, con il credito d'imposta introdotta e disciplinato dalla legge n. 160 del 27 dicembre 2019 «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022» pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 304 del 30 dicembre 2019.
(5-03577)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 13 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VI (Finanze)
5-03577

  Con il documento in esame l'Onorevole interrogante chiede di chiarire se esiste la possibilità per le imprese Start-up e PMI di cumulare le agevolazioni derivanti dal decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, così come successivamente modificato ed integrato, con il credito d'imposta, introdotto e disciplinato dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160 (legge di bilancio 2020), per investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 e altre attività innovative.
  A tal riguardo, sentiti gli Uffici dell'Amministrazione finanziarie e il Ministero dello Sviluppo economico, si rappresenta quanto segue.
  Preliminarmente, deve precisarsi che lo strumento agevolativo previsto dal decreto del Ministro dello sviluppo economico per le imprese Start-up e PMI non ha natura fiscale.
  In merito alla cumulabilità del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, in transizione ecologica, in innovazione tecnologica 4.0 con altre misure agevolative, la legge n. 160 del 2019 prevede – al comma 203 – che la base di calcolo del credito d'imposta è «assunta al netto delle altre sovvenzioni o dei contributi a qualunque titolo ricevuti per le stesse spese ammissibili» e – al comma 204 – che «il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell'imposta regionale sulle attività produttive ..., non porti al superamento del costo sostenuto».
  In base alle citate disposizioni, pertanto, il citato credito d'imposta, introdotto dalla legge di bilancio per il 2020, deve ritenersi fruibile anche in presenza di altre misure di favore, salvo che le norme disciplinanti le altre misure non dispongano diversamente.