ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/03547

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: PELLICANI NICOLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 11/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BRAGA CHIARA PARTITO DEMOCRATICO 11/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/02/2020
Stato iter:
12/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 12/02/2020
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 12/02/2020
Resoconto MORASSUT ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 12/02/2020
Resoconto PELLICANI NICOLA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 12/02/2020

SVOLTO IL 12/02/2020

CONCLUSO IL 12/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-03547
presentato da
PELLICANI Nicola
testo di
Martedì 11 febbraio 2020, seduta n. 302

   PELLICANI e BRAGA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   il rapporto Sentieri (Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento) dell'Ispra, avviato come progetto di ricerca nel 2006, costituisce ormai un sistema permanente di sorveglianza epidemiologica sui siti e sugli insediamenti contaminati presenti sul territorio nazionale ed è divenuto riferimento e modello di eccellenza anche a livello internazionale;

   il rapporto segnala 41 siti d'interesse nazionale da bonificare, che complessivamente coprono una superficie di circa 116.000 ettari contaminati da ex petrolchimici, raffinerie, acciaierie, fabbriche chimiche, di amianto e aree con smaltimento dei rifiuti incontrollato; in 13 di questi il risanamento dei terreni è fermo, mentre, nei rimanenti procede a rilento;

   il rapporto si pone l'obiettivo di correlare i profili di salute delle popolazioni residenti con le fonti di esposizione ambientale e le contaminazioni da cui sono caratterizzati; sono infatti coinvolti 319 comuni in tutte le regioni italiane, per una popolazione complessiva di 5,9 milioni di abitanti;

   secondo gli esiti dello studio epidemiologico promosso dal Ministero della salute e coordinato dall'istituto superiore di sanità sullo stato di salute della popolazione residente nei pressi di 38 Sin e 7 Sir (siti d'interesse regionale), i risultati mettono in evidenza un eccesso di mortalità generale e, per tutti, di tumori nell'insieme dei siti considerati, con una stima dei decessi dovuti a cause oncologiche di 3.375 morti in più negli uomini (+3 per cento) e 1.910 in più nelle donne (+2 per cento). Al deterioramento certificato dello stato di salute della popolazione, non corrispondono adeguate risorse per le bonifiche ed il monitoraggio e l'assistenza sanitaria ai cittadini esposti;

   tra i Sin per i quali si registra il mancato completamento della bonifica vi è il polo industriale di Porto Marghera, un'area di 1.618 ettari, di cui ad oggi risulta bonificato solo il 16 per cento dei suoli e l'11 per cento di acque di falda, con progetti di bonifica e messa in sicurezza approvati per il 69 per cento dei suoli e il 66 per cento delle acque di falda, ma non ancora attuati, mentre sono già stati spesi oltre 800 milioni di euro per il marginamento delle sponde dei canali e della laguna senza che il progetto sia stato ultimato –:

   se il Ministro interrogato non intenda adottare con estrema urgenza iniziative per accelerare le bonifiche delle aree Sin, con particolare riferimento all'area di Porto Marghera, e quali siano le risorse attualmente disponibili per il completamento dei progetti.
(5-03547)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 12 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-03547

  Con riferimento alle questioni poste, preme precisare, in via preliminare, che i valori del 16 per cento per la matrice suolo/sottosuolo e del 11 per cento per la matrice acque sotterranee si riferiscono ai procedimenti di bonifica conclusi in relazione alla specifica matrice ambientale e alla destinazione d'uso dell'area interessata, sulla base dell'accertamento, validato dall'ARPA, dell'assenza di superamenti delle concentrazioni soglia di contaminazione (CSC) o dell'assenza di superamenti delle concentrazioni soglia di rischio (CSR). Per quanto riguarda i valori del 69 per cento per la matrice suolo/sottosuolo e del 66 per cento per la matrice acque sotterranee, si sottolinea che la Città Metropolitana di Venezia trasmette periodiche relazioni di aggiornamento inerenti lo stato di avvio e avanzamento dei lavori di bonifica. Da tali relazioni emerge che i lavori previsti dalla maggior parte dei progetti di bonifica approvati risultano avviati.
  Con riferimento agli interventi che comprendono opere di marginamento unitamente ad opere di drenaggio e collettamento verso il depuratore di Fusina delle acque di falda inquinate, si rappresenta che l'attuale stato dei marginamenti è pari ad una lunghezza complessiva di circa 42 chilometri; tratti realizzati: oltre il 90 per cento (circa 38 chilometri realizzati).
  Inoltre, nell'ambito del «Protocollo d'Intesa per l'attuazione del Patto per lo sviluppo della Città di Venezia», siglato il 31 gennaio 2017 dal Ministero dell'ambiente e comune di Venezia, è stato delineato il seguente cronoprogramma per la chiusura delle macroisole «Fusina» e «Nuovo Petrolchimico»: i lavori relativi alla sponda Alcoa potranno essere iniziati nel 2020; la conclusione dei lavori della sponda ENEL, compreso il collaudo, è prevista per il 2023; la conclusione dei lavori della sponda Darsena della Rana, compreso il collaudo, è prevista per il 2023. I suddetti tratti sono di competenza della regione del Veneto, la quale ha dichiarato di essere attualmente in grado di far fronte agli impegni assunti nell'ambito dell'Accordo di Programma del 16 aprile 2012, grazie alle risorse messe a disposizione dal Ministero dell'ambiente, che consentono la copertura finanziaria degli interventi in questione.
  Si segnala, infine, che le risorse ministeriali attualmente disponibili per la realizzazione delle opere di marginamento delle macroisole ricomprese nel SIN ammontano a oltre 102 milioni di euro. Le suddette risorse, saranno disciplinate in un Accordo di Programma in corso di definizione e assicurano la copertura finanziaria degli interventi di marginamento in capo alla regione del Veneto e all'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale. Risultano ancora da programmare da parte della regione oltre 10,7 milioni di euro a valere sullo stanziamento ministeriale di cui al decreto ministeriale n. 468/01, pari a complessivi euro 76.931.206,25 già nella disponibilità della regione.