ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03531

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 302 del 11/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ELISA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE 26/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 11/02/2020
Stato iter:
26/02/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/02/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 26/02/2020
Resoconto COSTANZO JESSICA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/02/2020

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 26/02/2020

DISCUSSIONE IL 26/02/2020

SVOLTO IL 26/02/2020

CONCLUSO IL 26/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03531
presentato da
SIRAGUSA Elisa
testo presentato
Martedì 11 febbraio 2020
modificato
Mercoledì 26 febbraio 2020, seduta n. 312

   SIRAGUSA, COSTANZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   come riporta il «Corriere Canadese», migliaia di pensionati italiani residenti all'estero, centinaia dei quali residenti in Canada, attendono da oltre venti giorni l'arrivo dell'assegno o del bonifico bancario necessari per poter riscuotere la pensione Inps;

   tale ritardo, sembrerebbe essere causato dall'aggiornamento degli archivi digitali predisposto dall'Inps. Durante la procedura di aggiornamento, infatti, risulterebbero essere stati perduti o modificati migliaia di indirizzi;

   ciò avrebbe causato il blocco delle pensioni per migliaia di connazionali, comportando dei gravi disagi –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa;

   quali iniziative di competenza intenda assumere per sbloccare tale situazione.
(5-03531)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 26 febbraio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03531

  Con il presente atto parlamentare, l'Onorevole interrogante richiama l'attenzione del Governo sul ritardo nell'erogazione da parte dell'Inps del trattamento di pensione ai cittadini residenti all'estero. Al riguardo, fornisco quanto comunicato dall'Inps appositamente interpellato sulla questione.
  I pagamenti delle pensioni avvengono nella maggior parte dei casi con periodicità mensile. Qualora l'importo della pensione sia inferiore a euro 70 il pagamento avviene semestralmente a gennaio e a luglio mentre avviene annualmente a gennaio se l'importo mensile della pensione è inferiore a euro 10. A differenza di quanto avviene per le pensioni pagate nel nostro Paese, il numero delle pensioni pagate all'estero corrisposte semestralmente e annualmente è percentualmente consistente: più del 40 per cento delle 330.000 pensioni pagate fuori dell'Italia viene erogata con questa periodicità.
  Questo fenomeno è dovuto al fatto che molti dei beneficiari di questi trattamenti sono i protagonisti dei consistenti flussi di emigrazione registrati nel nostro Paese nel secolo scorso. Questi lavoratori migranti spesso hanno lavorato pochissimo nel nostro Paese e hanno ottenuto pensioni di importo molto limitato, totalizzando i brevi periodi di contribuzione versata in Italia con quelli più consistenti maturati nei Paesi in cui ha avuto luogo la maggior parte della loro carriera lavorativa.
  Altro elemento da tener presente è costituito dalla preferenza dei titolari di pensioni di importo esiguo (soprattutto nordamericani) verso la forma di pagamento a mezzo di emissione di assegni spediti al loro domicilio. Tale forma di pagamento, che presenta il rischio di mancato recapito del titolo per incompletezza dell'indirizzo o per disguidi postali, è in via di superamento e INPS esprime l'auspicio che i pensionati che ancora non abbiano provveduto optino per il pagamento a mezzo di accredito su un conto corrente. Al momento, il Canada e gli USA sono di gran lunga i Paesi in cui si riscontra il maggior numero di pensionati che preferisce tale forma di pagamento: su circa 34.000 assegni emessi a gennaio per il mondo intero, circa 10.544 sono stati pagati in Canada e circa 8.000 in USA.
  Per i titolari di pensioni semestrali o annuali, nei lunghi intervalli che passano tra un pagamento e l'altro, spesso si verificano eventi, quali il trasferimento della residenza (soprattutto verso congiunti o in struttura di cura o degenza) o variazioni dei conti correnti, che non sempre vengono comunicati agli uffici INPS, anche in considerazione del fatto che spesso la pensione italiana non è la loro principale fonte di reddito.
  Inoltre, l'Inps ha reso noto che l'archivio anagrafico dell'istituto viene aggiornato non solo con informazioni che provengono dai pensionati ma anche con dati che vengono forniti da altre Pubbliche Amministrazioni, quali i Comuni o l'Agenzia delle Entrate, che, a loro volta in un numero estremamente ridotto di casi, possono essere incompleti o inesatti. Ciò determina, in alcuni casi, la possibilità che alcuni pagamenti vengano disposti con dati non corretti.
  Le eventuali inesattezze nei dati di indirizzo dei pensionati, dovute ai motivi esposti, non impediscono il buon esito del pagamento disposto con accredito su conto corrente, in quanto per tale modalità rilevano le coordinate bancarie. Al contrario, alcuni pagamenti disposti con invio di assegni possono non essere eseguiti.
  Le dimensioni del fenomeno registrato a gennaio scorso, che riguarda quasi esclusivamente pagamenti con assegni di pensioni semestrali o annuali di importo molto contenuto sembrano essere molto limitate e non diverse da quelle rilevate negli scorsi anni.
  Tenuto conto della segnalazione del Corriere Canadese e della circostanza che in Canada vengono pagati circa 1/3 del totale degli assegni emessi nel mondo per il pagamento delle pensioni, al momento, risulta che su circa 42.000 pagamenti effettuati in Canada (di cui 10.544 con assegni) circa 250 non hanno avuto esito per incompletezza dell'indirizzo imputabile ad un non corretto aggiornamento degli archivi INPS.
  Ciò premesso, l'Inps ha sottolineato di essere a conoscenza della problematica e che si sta attivando per il corretto ripristino degli indirizzi con una lavorazione centralizzata. Resta ferma anche la possibilità per i pensionati di richiedere il pagamento con accredito su conto corrente, rendendo note le coordinate bancarie per garantirsi una modalità più sicura dell'emissione di assegni.
  Pertanto, in conclusione, posso rassicurare l'Onorevole interrogante che la questione è all'attenzione delle strutture territoriali dell'Inps e che sulla base delle segnalazioni che pervengono dai pensionati, direttamente o tramite i Patronati, le strutture dell'Inps stanno già curando la riemissione delle rate pensionistiche non andate a buon fine.
  Il Ministero che rappresento, ad ogni modo, continuerà a monitorare l'evoluzione della vicenda.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pensionato