ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03510

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 701 del 07/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 06/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DEIDDA SALVATORE FRATELLI D'ITALIA 24/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 06/02/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 07/02/2020

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/02/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03510
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo presentato
Venerdì 7 febbraio 2020
modificato
Lunedì 24 febbraio 2020, seduta n. 310

   DELMASTRO DELLE VEDOVE, DEIDDA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il Governo italiano ha già condannato l'irruenta e scomposta invasione turca della Siria;

   in questi giorni il Governo siriano ha ottenuto un nuovo successo militare giungendo sino alle porte di Iblid;

   Erdogan ha già inviato nuovi rinforzi militari e, segnatamente, 40 veicoli militari corazzati e blindati hanno attraversato la frontiera, alcuni elicotteri hanno sorvolato il Nord di Iblid provenendo da Ankara;

   la città di Iblid è passata sotto il controllo delle forze di opposizione nel 2015;

   in particolare, la città è governata sia da jihadisti, sia da oppositori del regime, anche se questi sempre meno rilevanti in termini militari;

   il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Di Maio, in intervista al Corriere della Sera del 6 dicembre 2019, testualmente ha precisato che occorre «dare maggiore impulso anche al dialogo con Damasco»;

   qualora non si fosse trattato solo di una intervista fine a se stessa, la predetta posizione del Ministro sarebbe decisamente condivisibile anche alla luce della necessità di pacificare l'area, sconfiggere definitivamente l'Isis e garantire il pluralismo religioso che ha contraddistinto la Siria prima del sanguinario ingresso dell'integralismo islamico;

   a seguito della predetta dichiarazione, all'interrogante consta che nulla sia accaduto di significativo, nemmeno sul versante della riapertura della ambasciata d'Italia in Siria –:

   quali passi concreti abbia già intrapreso e quali intenda intraprendere il Ministro interrogato nella direzione del preannunciato «dialogo con Damasco».
(5-03510)