ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03505

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 300 del 05/02/2020
Firmatari
Primo firmatario: CIPRINI TIZIANA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 05/02/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TRIPIEDI DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2020
COMINARDI CLAUDIO MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2020
DI STASIO IOLANDA MOVIMENTO 5 STELLE 05/02/2020


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/02/2020
Stato iter:
28/07/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2020
Resoconto DI PIAZZA STANISLAO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 28/07/2020
Resoconto CIPRINI TIZIANA MOVIMENTO 5 STELLE
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/02/2020

DISCUSSIONE IL 28/07/2020

SVOLTO IL 28/07/2020

CONCLUSO IL 28/07/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03505
presentato da
CIPRINI Tiziana
testo di
Mercoledì 5 febbraio 2020, seduta n. 300

   CIPRINI, TRIPIEDI, COMINARDI e DI STASIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il gruppo Ami Acque Minerali d'Italia, attivo nella produzione e distribuzione di acque minerali, comprende marchi importanti quali Norda, Fabia, San Gemini e Gaudianello e presenta numerosi stabilimenti sul territorio italiano: lo stabilimento in Primaluna conta circa 50 dipendenti, in Bedonia e Tarsogno con 20 dipendenti circa per ogni stabilimento; in Valli del Pasubio il sito occupa 30 dipendenti circa, in Sangemini e Acquasparta con 86 dipendenti e in Basilicata lo stabilimento Gaudianello con circa 92 dipendenti;

   secondo quanto si apprende dalla stampa online (umbriaon.it del 29 gennaio 2020), «“Gli stabilimenti di San Gemini ed Acquasparta come quelli dell'intero gruppo Acque Minerali D'Italia nato nel 2018 – si legge in una nota diffusa dalle tre sigle –, vivono una situazione delicata. Ad oggi sono aperte delle trattative che tutti auspichiamo possano concludersi nel più breve tempo possibile ed in maniera positiva per la totalità dei lavoratori del gruppo”. I lavoratori dello stabilimento come tutta la delegazione sindacale, auspicano che dall'incontro del 6 febbraio alla presenza dell'amministratore delegato Massimo Pessina e poi l'11 febbraio dal tavolo di confronto in regione con l'assessore allo sviluppo economico Fioroni e con l'assessore all'agricoltura e delega alle acque minerali Marroni, “possano giungere notizie concrete e confortanti per lo sviluppo e la salvaguardia occupazionale”. Inoltre le strutture regionali delle organizzazioni sindacali invitano vista la situazione, le segreterie nazionali di Fai, Flai e Uila a chiedere la convocazione del tavolo di coordinamento nazionale.»;

   in particolare il sito produttivo di San Gemini e Acquasparta (Tr) è già interessato da un accordo del novembre 2018 tra sindacati e azienda siglato presso la regione Umbria con il quale si prevedono importanti investimenti, lo sviluppo di un piano commerciale e tutele per l'occupazione;

   attualmente, i dipendenti dello stabilimento di San Gemini - Amerino sono interessati da misure di cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione aziendale con scadenza a dicembre del 2020;

   ad oggi, tuttavia, a parere dell'interrogante, non sono ancora del tutto evidenti lo stato di attuazione e gli sviluppi del piano di investimenti della azienda presso il sito di San Gemini e quali conseguenze possa produrre sull'occupazione, tanto che rimane forte la preoccupazione dei lavoratori –:

   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e quali iniziative intenda intraprendere al fine di conoscere quali siano le intenzioni del gruppo e lo stato di attuazione degli investimenti con riferimento specifico allo stabilimento di San Gemini - Amerino di Terni affinché lo stesso resti strategico per il gruppo Ami e venga scongiurato ogni rischio di eventuali ricadute sugli attuali assetti occupazionali, così da rassicurare i lavoratori in merito al proprio futuro lavorativo.
(5-03505)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 28 luglio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione XI (Lavoro)
5-03505

    Con il presente atto parlamentare, gli Onorevoli interroganti richiamano l'attenzione del Governo sulla salvaguardia dell'occupazione presso gli stabilimenti del gruppo Acque Minerali d'Italia (AMI), azienda del settore delle acque minerali che opera in Umbria con marchi quali la Sangemini, la Grazia e la Fabia.
  Dal 2012 la Sangemini si è trovata a fronteggiare una situazione di crisi che ha portato, il 17 gennaio 2014, il Tribunale di Terni ad ammettere la stessa alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale in esito ad una procedura volta ad ottenere manifestazioni di interesse da parte di operatori economici del settore. Il 1o gennaio 2018 la Sangemini Acque S.p.A. viene fusa per incorporazione nel gruppo Acque Minerali d'Italia. Successivamente, nei primi mesi del 2018, a seguito di dichiarata intenzione da parte del management aziendale di voler intervenire sui costi di produzione attraverso una riduzione del personale si è aperto un confronto tra impresa e organizzazioni sindacali che la Regione Umbria ha costantemente monitorato.
  Nel settembre 2018 la proprietà ha annunciato la volontà di implementare un nuovo piano industriale triennale di valorizzazione del brand Sangemini con interventi di restyling delle linee produttive e della gamma di prodotti immessi nel mercato.
  A conclusione di un confronto, svoltosi al Tavolo Regionale, fra l'azienda e le Organizzazioni Sindacali il 16 novembre 2018 è stato sottoscritto dalle parti il verbale di accordo che prevede un piano industriale di investimenti e di sviluppo commerciale per il triennio 2019/2021 pari a 19 milioni di euro, incentrati sul miglioramento della capacità produttiva della linea «A» e «C» e della linea «vetro» e su strategie di marketing che accrescano il tasso di acquisto.
  Sul versante occupazionale fino al 2024 l'accordo prevede una graduale e non traumatica riduzione del personale, con una gestione delle eccedenze attraverso strumenti che tengano conto della volontà del lavoratore. In particolare, in ossequio al principio della non opposizione al licenziamento, vengono individuati diversi incentivi all'esodo in ragione dei tempi e delle modalità di uscita.
  Per la realizzazione dell'intero piano industriale infine Acque Minerali d'Italia ha attivato la CIGS per riorganizzazione della durata di 24 mesi per l'intero organico aziendale (92 unità).
  Nell'ambito dell'Accordo, la Regione Umbria si è impegnata ad attivare politiche attive del lavoro sia per i dipendenti in uscita volontaria, sia quale strumento di rafforzamento delle competenze dei lavoratori in forza, in coerenza con gli investimenti aziendali previsti.
  Il cambiamento di scenario che agli inizi del 2020 ha interessato il gruppo Acque Minerali d'Italia è stato puntualmente monitorato dalla Regione Umbria anche attraverso incontri con le organizzazioni sindacali ed i sindaci dei territori coinvolti.
  In questo contesto la Regione, si è impegnata a ricercare ogni possibile interlocuzione con la proprietà al fine di perseguire l'obiettivo condiviso tra le parti di operare a tutela dei siti industriali umbri in un'ottica di salvaguardia occupazionale.
  Segnalo, inoltre, che in questa fase, è stato attivato presso il Mise, un Tavolo di Crisi, cui, essendo l'Azienda plurilocalizzata, è demandata la gestione complessiva della crisi.
  Evidenzio altresì che il Tribunale di Milano ha ammesso la Società alla procedura di concordato preventivo e il termine per la presentazione, da parte della società, della proposta concordataria, è stato fissato al 18 giugno 2020.
  Il Tribunale ha inoltre nominato un commissario giudiziale, che oltre ad esprimere il proprio parere sugli atti di straordinaria amministrazione, dovrà vigilare sull'attività della Società.
  Ciò premesso, la Regione Umbria, espressamente interpellata, ha dichiarato la propria disponibilità a sostenere i lavoratori e loro ragioni, nella consapevolezza che l'organizzazione del lavoro attiene in ogni momento alla responsabilità aziendale e a maggior ragione in questo momento. Così come lo stesso impegno e la stessa attenzione è stata manifestata dalla Regione Umbria che ha dichiarato che attiverà nei confronti delle imprese e dei lavoratori dell'area che operano nell'indotto e nella sub-fornitura laddove dovessero determinarsi situazioni di criticità.
  In conclusione, nell'evidenziare l'impegno del Governo e in particolare della Regione Umbria sulla questione, il Ministero che rappresento monitorerà lo sviluppo della vicenda anche al fine di poter valutare possibili azioni di intervento o di tutela per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie.