ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03465

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 296 del 30/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: CAPITANIO MASSIMILIANO
Gruppo: LEGA - SALVINI PREMIER
Data firma: 30/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 30/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03465
presentato da
CAPITANIO Massimiliano
testo di
Giovedì 30 gennaio 2020, seduta n. 296

   CAPITANIO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   già con l'atto di sindacato ispettivo n. 5-03311, del 18 dicembre 2019, tuttora privo di risposta, l'interrogante richiamava l'attenzione del Governo sull'avvio della procedura di licenziamento collettivo da parte di Adidas Italy per 41 lavoratori;

   in particolare, nell'evidenziare che il piano della multinazionale tedesca di abbigliamento sportivo prevedeva un taglio di 500 dipendenti, focalizzava l'attenzione sulla sede di Monza, la principale in Italia con 277 dipendenti, quale maggior stabilimento a rischio per il futuro dei 35 lavoratori del reparto credito, per la scelta aziendale di trasferire le relative funzioni in Portogallo;

   secondo quanto pubblicato sul quotidiano II Giornale di Monza in data 29 gennaio 2020, i temuti licenziamenti sono diventati una realtà;

   nella risposta alla lettera che una decina di giorni fa i lavoratori avevano scritto al general manager Franck Denglos, per chiedere, anche a fronte dei risultati positivi e della forte crescita di tutti gli indicatori, di utilizzare gli strumenti di ammortizzazione sociale conservativi dell'occupazione, di ricorrere alle uscite volontarie e di ridiscutere un nuovo piano industriale – coinvolgendo anche le istituzioni – al fine di dare stabilità ai livelli occupazionali in Italia, considerato il susseguirsi di riorganizzazioni aziendali, la multinazionale tedesca ha risposto dichiarando di non voler retrocedere dalla scelta di delocalizzazione e che i 41 licenziamenti sono necessari;

   dinanzi a tale situazione, che coinvolge il tessuto economico-produttivo e i livelli occupazionali, appare sconcertante, per l'interrogante, la totale assenza del Governo –:

   se e quali urgenti iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, il Governo intenda adottare in merito alla specifica vicenda di cui in premessa e, più in generale, per contrastare il fenomeno delle delocalizzazioni da parte di multinazionali spinte solo dalla logica del profitto.
(5-03465)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

delocalizzazione

politica industriale

soppressione di posti di lavoro