ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03448

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 295 del 29/01/2020
Abbinamenti
Atto 5/02878 abbinato in data 28/05/2020
Atto 5/04036 abbinato in data 28/05/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 29/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/01/2020
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 29/01/2020
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 04/02/2020
Stato iter:
28/05/2020
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/05/2020
Resoconto SERENI MARINA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INT.)
 
REPLICA 28/05/2020
Resoconto DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA FRATELLI D'ITALIA
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 29/01/2020

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 28/05/2020

DISCUSSIONE IL 28/05/2020

SVOLTO IL 28/05/2020

CONCLUSO IL 28/05/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03448
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Mercoledì 29 gennaio 2020, seduta n. 295

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in data 9 ottobre 2019 il sottoscritto depositava interrogazione con la quale trattava il tema della violazione del cosiddetto Blocco 7 estrattivo del Governo di Nicosia, della violazione della sovranità di Cipro da parte della Turchia e della violazione degli interessi legittimi di Eni, concessionaria dell'area estrattiva in cui si inseriva prepotentemente e militarmente Erdogan;

   in particolar modo si rilevava che Erdogan aveva inviato la nave Yavuz per trivellare il Blocco 7, accompagnata da navi militari;

   nella interrogazione si rilevava che il Mediterraneo orientale stava diventando sempre più il teatro di un'inquietante partita a scacchi per l'accaparramento energetico e segnatamente delle ingenti risorse di gas naturali ivi presenti;

   Erdogan lanciava una nuova sfida alla comunità internazionale e segnatamente all'Italia nello scacchiere del mare circondante Cipro, dando sfacciatamente l'ordine di iniziare le trivellazioni nel cosiddetto Blocco 7, non solo e non tanto di pertinenza del Governo di Nicosia, quanto e soprattutto assegnato ad un consorzio formato da Eni e Total;

   nella interrogazione, ad oggi senza risposta, si chiedeva di condannare apertamente la violazione della sovranità di Cipro, anche quale Nazione europea, e della sua zona marittima esclusiva, oltre che degli interessi legittimi di Eni;

   nell'interrogazione si chiedeva se fosse intendimento del Governo chiedere, in seno al Consiglio europeo del 17 ottobre 2019 che avrebbe trattato il tema l'applicazione di sanzioni severissime nei confronti del Governo turco;

   l'interrogazione è rimasta inevasa, l'Italia non ha richiesto sanzioni, la Turchia nel frattempo è prepotentemente entrata anche nello scacchiere libico;

   non avendo fine le mire espansionistiche turche e non registrando alcuna seria reazione, Erdogan in data 18 gennaio 2020 ha inviato sempre la nave Yavuz a trivellare una nuova area marittima di Cipro e segnatamente il «blocco 8», nuovamente in concessione legittima del governo cipriota ad Eni;

   è indifferibile ormai valutare la possibilità di assumere misure severe contro Ankara per la spregiudicata posizione in campo di accaparramento energetico al di fuori di ogni legalità ed in spregio alla territorialità cipriota e contro gli interessi legittimi di Eni;

   il Governo italiano, nonostante il coinvolgimento di Eni e l'evidente interesse nazionale nel campo dell'approvvigionamento energetico, continua incredibilmente per l'interrogante a non esprimere compiutamente una posizione ufficiale;

   la politica che per l'interrogante risulta rinunciataria nei confronti di Ergodan da parte dell'Italia evidentemente non ha sortito alcun effetto se non alimentare la voracità del sultano –:

   quale sia la posizione del Governo in relazione alla gravissima e per l'interrogante illegittima decisione del Governo turco di iniziare le trivellazioni nel Blocco 8 di esclusiva pertinenza di Nicosia e in concessione anche ad Eni;

   quale sia la posizione del Governo per tutelare l'Eni e gli interessi strategici italiani all'approvvigionamento energetico;

   se il Governo intenda immediatamente chiedere, al fine di tutelare l'interesse nazionale ed Eni, nelle competenti sedi comunitarie, l'applicazione di sanzioni decisamente severe e proporzionate alla gravissima provocazione turca;

   se il Governo intenda convocare immediatamente l'ambasciatore turco in Italia per chiedere spiegazioni in ordine al contegno assunto dal Governo di Ankara ed in ogni caso per trasmettere una vibrata protesta.
(5-03448)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 28 maggio 2020
nell'allegato al bollettino in Commissione III (Affari esteri)
5-03448
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

approvvigionamento d'energia

sanzione internazionale

nave