ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03425

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 293 del 27/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: SUT LUCA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 23/01/2020
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE CARLO SABRINA MOVIMENTO 5 STELLE 23/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: IV COMMISSIONE (DIFESA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA DIFESA delegato in data 23/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03425
presentato da
SUT Luca
testo di
Lunedì 27 gennaio 2020, seduta n. 293

   SUT e SABRINA DE CARLO. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:

   la crescente ostilità politica della Turchia verso gli Stati Uniti, unitamente all'avvicinamento del Governo di Ankara all'asse geopolitico filorusso, ha ridefinito la presenza politico/militare, nella Nato dello Stato turco, divenuto alleato quanto più inaffidabile all'interno dell'Alleanza Atlantica;

   alla luce dell'evoluzione antiamericanista della politica estera turca del Governo di Recep Tayyip Erdogan, le forze armate statunitensi hanno in più di un'occasione espresso la volontà di trasferire presso altra base Nato presente in Europa, le testate nucleari — circa 50 — attualmente presenti nella base militare, gestita dalla United States Air Force (Usaf) ad Incirlik, in Anatolia;

   nelle scorse settimane, fonti giornalistiche italiane hanno riportato le dichiarazioni dell'ex generale dell’Air Force Usa, Charles Chuck Wald, già comandante del 31esimo Fighter Wing, stormo caccia della United States Air Forces in Europe e comando dell'Usaf, avente sede nella base Nato di Aviano, in provincia di Pordenone;

   nell'ambito di tali dichiarazioni, Wald prospettava la possibilità di trasferimento delle circa 50 testate atomiche, attualmente presenti nella base turca di Incirlik, proprio ad Aviano;

   l'aeroporto militare di Aviano, in uso congiunto alle forze militari italiane e statunitensi dal 1955, registra già la presenza di armi nucleari, ovvero bombe B61, sulla base del programma di condivisione nucleare della Nato (Nuclear Sharing), al quale l'Italia aderisce assieme a Germania, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Turchia;

   l'eventuale conferma delle affermazioni del Generale Wald, dunque, definirebbe la base di Aviano quale più grande sito nucleare europeo del bacino mediterraneo, oltre che lo Stato con il maggior numero di ordigni atomici nell'ambito del Nuclear Sharing della Nato;

   ai fini della valutazione del rischio a cui, tutt'oggi, la popolazione italiana ed europea sarebbe esposta in caso di incidente nucleare nella base di Aviano, è opportuno citare i risultati dello studio «Calculating effects of a nuclear explosion at european military base», commissionato nel 2014 dall'Ufficio affari esteri del Governo austriaco. La ricerca ha stimato, in tale tragica evenienza e in caso di preventivo avvertimento della popolazione, oltre 82 mila vittime, causate dall'esplosione e dalla conseguente produzione di radiazioni, con una nube tossica in grado di propagarsi in altre Stati europei. Il numero salirebbe a circa 234 mila, in caso di mancate misure di protezione preventiva sulla presenza antropica esposta alle conseguenze dell'incidente –:

   se il Ministro interrogato abbia ricevuto conferma della concreta possibilità di attuazione, da parte delle forze militari Usa, del trasferimento di armi atomiche di provenienza turca presso la base Nato di Aviano (PN) e quali iniziative intenda adottare al fine di scongiurare una così massiccia concentrazione di armamenti nucleari statunitensi sul suolo italiano.
(5-03425)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

arma nucleare

NATO

incidente nucleare