ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03418

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 18
Seduta di annuncio: 292 del 21/01/2020
Firmatari
Primo firmatario: DELMASTRO DELLE VEDOVE ANDREA
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA
Data firma: 21/01/2020


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 21/01/2020
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 21/01/2020

Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-03418
presentato da
DELMASTRO DELLE VEDOVE Andrea
testo di
Martedì 21 gennaio 2020, seduta n. 292

   DELMASTRO DELLE VEDOVE. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la situazione in Libia non accenna a migliorare a seguito del prepotente intervento del premier Erdogan e della Turchia;

   la conferenza di Berlino, nonostante i toni a tratti trionfalistici, ha palesato le ritrosie e le riserve mentali di Al Sarraj e di Haftar ad addivenire ad una soluzione seria della crisi che preveda la cessazione del conflitto come requisito per la pacificazione della Libia e per la sua ricostruzione; i due attori libici, infatti, non hanno firmato alcun documento proposto all'esito della conferenza di Berlino;

   a smorzare i toni più trionfalistici in ordine all'esito della conferenza di Berlino è stata la stessa dichiarazione di Joseph Borrell, Alto Commissario per la politica estera europea che ha testualmente chiosato: «siamo in una situazione di tregua, non ancora di cessate-il-fuoco. Meglio di prima, ma bisogna trovare il modo di passare dalla tregua al cessate-il-fuoco»;

   in effetti, vengono riportate notizie di continui conflitti armati sebbene a bassa intensità nelle medesime ore in cui taluni, improvvidamente, commentavano entusiasti l'esito della conferenza di Berlino sulla Libia;

   incredibilmente, nel pieno della conferenza, taluni organi di informazione e segnatamente quotidiano «La Repubblica» in data 19 gennaio 2020 riportava on line la notizia che una milizia di Haftar ha bloccato l'oleodotto che trasporta il greggio dal giacimento della raffineria di Zawiya sotto il titolo «Libia, Haftar chiude anche i pozzi petroliferi di Eni nel Sud»;

   in effetti sia i predetti pozzi che la raffineria sono gestiti dalla società Mellitah Oli & Gas, società in joint venture fra la Noc ed Eni;

   lo stesso amministratore delegato della Noc ha lanciato un appello in cui condivisibilmente si chiedeva come potesse procedere come se nulla fosse la conferenza di Berlino, mentre una delle parti proseguiva in flagrante violazioni di legge ai danni di Eni e, indirettamente, dell'Italia –:

   se il Ministro interrogato abbia chiesto con la dovuta determinazione l'immediata revoca del blocco da parte di Haftar e se abbia posto la questione nel corso della conferenza di Berlino;

   in ogni caso, quale sia la strategia del Ministro interrogato per tutelare gli interessi legittimi di Eni nel quadro libico.
(5-03418)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guerra

PESC

cessate il fuoco